Libretto postale e conto deposito, ecco quanto rendono se investo 10.000 euro

Continuano a volare gli investimenti in conto deposito e i libretti postali. Ma quanto rendono se investo 10.000 euro? Ecco il confronto tra i 2.

Il 2024 è iniziato all’insegna dei rincari, segno di una crisi economica che continua a perdurare non lasciando in pace gli italiani.

Pochissimi coloro che in questi mesi hanno messo da parte qualche soldo. I dati comunicati negli ultimi tempi riferiscono di una sensibile riduzione dei risparmi, secondo i dati diffusi dall’osservatorio mensile di Findomestic soltanto un italiano su quattro in questo ultimo anno ha risparmiato circa l’8% delle entrate mensili.

Solo il 35% però preferisce investire, la restante parte lascia i propri soldi sui tranquilli fermi sui tranquilli conti corrente senza avere dunque nessuna possibilità di guadagno.

Sempre secondo tali studi tra le soluzioni preferite da chi investe ci sono i Titoli di Stato, libretti remunerati, i buoni fruttiferi postali e i nuovi conti deposito.

Se siete tra i temerari che in questo periodo sono riusciti a mettere da parte qualche soldo e volete investirli senza troppi rischi e pretese c’è la possibilità di farlo in tutta tranquillità ottenendo rendimenti che possono arrivare a sfiorare il 5%.

In periodi come questo dunque è molto difficile scegliere e capire dove investire.

Se state optando di scegliere tra i conto deposito e libretto postali, vediamo concretamente quando rendono 10.000 euro investiti in entrambe le soluzioni.

Libretto postale e conto deposito, ecco quanto rendono se investo 10.000 euro

Tra le soluzioni di gestione del risparmio più usate dagli italiani spiccano senza alcun i Conto Deposito e libretti postali sempre più sottoscritti dai piccoli risparmiatori italiani.

Si tratta di soluzioni che permettono di far coincidere rischi praticamente nulli a rendimenti buoni che possono arrivare a sfiorare il 5%.

Ma una soluzione è migliore dell’altra o i due strumenti si equivalgono?

In realtà non esiste una scelta migliore delle altre o per lo meno non c’è in termini assoluti, questo perché le variabili da tenere in considerazione sono molte e perciò dipendono da numerosi fattori.

Certamente un consiglio dato dagli esperti è quello di diversificare il proprio portafoglio titoli cosi da diversificare il rischio non erodendo i risparmi.

Perciò per diversificare il rischio tenendolo anche sotto controllo molti si affidano alle soluzioni di risparmio postale come Buoni fruttiferi e libretti postali ma ultimamente sono balzate in avanti anche le sottoscrizioni dei nuovi conti deposito.

Queste soluzioni allo stato attuale sono il giusto mix tra sicurezza e rendimenti.

I conti deposito sono garantiti dal Fondo interbancario di tutela depositi (Fidt) fino a 100mila euro mentre i secondi invece sono garantiti dallo Stato ed emessi dalla Cassa depositi e prestiti (CDP). La loro distribuzione è affidata a Poste Italiane.

Ma hanno come obiettivo comune far ottenere un rendimento economico sulla somma depositata e vincolata per un certo periodo di tempo.

Ad oggi ci sono soluzioni in riferimento ai conti deposito che offrono tassi di interesse fino al 5,70%  mentre se l’investimento ad esempio viene fatto sul buono fruttifero postale dedicato ai minori, il tasso di interesse arriva al massimo al 4,50%.

Ma quando rendono le soluzioni se si investono 10.000 euro?

Se tale cifra viene investita ad esempio in Buoni fruttiferi postali 3×2, che offrono interessi ogni 3 anni alla scadenza di avrà un valore di rimborso pari a 11.697,95 euro.

Se si decide di sottoscrivere un libretto postale Smart, accedendo all’offerta Supersmart premium 540 giorni che offre interessi lordi annui del 4%, si può generare un rimborso netto di circa 10.437 euro.

Mentre optando per un conto deposito vincolato con un rendimento lordo annuo del 5,3% si ottiene a scadenza un guadagno netto di 550 euro.

Libretto Postale e Conti Deposito, ecco le differenze

Sicuramente ad essere tra le soluzioni più usate in circolazione ci sono i libretti postali con offerte Supersmart.

Poste italiane  al momento offre un ampio ventaglio di opzioni di sottoscrizioni a seconda dei vincoli temporali ma anche dei tassi di interesse ultimamente divenuti molto allettanti ma che certamente restano inferiori a quelli dei conti deposito.

Gli interessi, va detto vengono tassati al 12,5%, una tassazione inferiore a quella dei conti deposito tassati al 26%.

I conti deposito, invece offrono tassi di interesse più elevati rispetto ai buoni postali ma questi variano in base alla durata e alle condizioni e ai vincoli.

I conti deposito vincolati sono certamente più remunerativi rispetto a quelli svincolati.

Ma allora quale scegliere?

Come per ogni cosa, non esiste una scelta assoluta che vada bene per tutti i piccoli risparmiatori.

Naturalmente la scelta giusta dipende da tante variabili quali le esigenze e dall’obiettivo che vuole raggiungere il piccolo investitore.

Certamente se si cerca un investimento sicuro ma con scadenza più breve l’opzione di scelta ricade sui libretti postali che potrebbero essere una scelta giusta.

Qualora si voglia un rendimento più elevato tendo sempre conto della sicurezza e considerando di voler  vincolare i soldi per più tempo allora conviene investire in conti deposito.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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