Prima seduta al Senato per Liliana Segre: chi è la senatrice a vita, storia, testimonianza

Si apre oggi la XIX legislatura con la prima seduta del Senato. A presiederla sarà la senatrice a vita e superstite dell’olocausto Liliana Segre.

Liliana Segre darà il via alla XIX legislatura. Oggi la senatrice a vita e superstite dell’olocausto presiederà la prima seduta del Senato della Repubblica in sostituzione Di Giorgio Napolitano, senatore più anziano, impossibilitato per precarie condizioni di salute. Ma chi è il provvisorio presidente di Palazzo Madama e senatrice a vita Liliana Segre?

Ai nastri di partenza la XIX legislatura. Con le elezioni dei presidenti di Camera e Senato inizia la formazione della nuova stagione repubblicana. Soltanto dopo questa fase, infatti, si svolgeranno le consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la formazione del nuovo governo dalle quali uscirà il nome del nuovo premier. 

Si tratta di passaggi formali ma necessari anche se il nome del nuovo premier non è un mistero considerati i risultati elettorali.

Quello di oggi è il primo adempimento formale del nuovo Parlamento. Si tratta infatti di eleggere i presidenti delle due nuove Camere. La seduta è convocata per le ore 10 alla Camera e alle 10.30 a Palazzo Madama.

Se la presidenza provvisoria della Camere tocca ad Ettore Rosato (ItaliaViva) e vice-presidente più anziano della scorsa legislatura, la presidenza del Senato spetta al Senatore più anziano, Giorgio Napolitano, che lo scorso giugno ha compiuto 97 anni, purtroppo impossibilitato a presiedere la seduta odierna a Palazzo Madama per motivi di salute.

Per questo motivo sullo scranno più alto del Senato salirà per la prima volta la senatrice a vita Liliana Segre, classe 1930 e donna simbolo dell’olocausto.

Sembra uno strano gioco del destino, ma la Segre qualche mese in un’intervista a Pagine ebraiche aveva controbattuto alla presa di posizione della Leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, sulle responsabilità storiche del fascismo dichiarando “Nella mia vita ho sentito di tutto e di più, le parole pertanto non mi colpiscono più di un tanto. A Giorgia Meloni dico questo: inizi dal togliere la fiamma dal logo del suo partito“. 

Alle dichiarazioni della Senatrice Segre è seguita senza troppa attesa la replica di Giorgia Meloni: “La destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia ormai da decenni, condannando senza ambiguità la privazione della democrazia e le infami leggi anti-ebraiche”.

Ed oggi proprio la senatrice a vita aprirà, per uno strano gioco del destino i lavori della XIX legislatura che porteranno Giorgia Meloni a capo del nuovo esecutivo.

Ma vediamo chi è l’elegante e raffinata senatrice a vita Liliana Segre.

Prima seduta al Senato per Liliana Segre: chi è la senatrice a vita, storia, testimonianza

Con la prima seduta di Camera e Senato si apre oggi la XIX legislatura. Come abbiamo già detto sullo scranno più alto del Senato della Repubblica salirà la senatrice a vita Liliana Segre, che sostituisce il senatore a vita più anziano Giorgio Napolitano impossibilitato per le sue precarie condizioni di salute.

Ma chi è la senatrice a vita Liliana Segre, donna simbolo della Shoah?

Liliana Segre è considerata un vero monumento alla memoria. Ha vissuto sulla sua pelle l’orrore della Shoah e dei campi di concentramento. La sua vita non è stata facile, di origine ebrea nasce a Milano nel 1930. Rimane orfana di madre ad un anno e la sua infanzia è vissuta con i nonni paterni e il padre. 

Nel 1938 con l’avvento delle leggi razziali, la sua vita cambia totalmente. Viene espulsa dalla scuola per le sue radici ebree e nel 1943, quando le persecuzioni si fanno più intese, tenta la fuga verso la Svizzera con suo padre.  Il loro piano non ha successo e vengono arrestati. 

Ormai nelle mani delle autorità viene deportata e costretta con suo padre a salire sul convoglio diretto al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, dove poi venne separata dal padre ucciso qualche settimana dopo. 

L’adolescente Liliana inizia a lavorare nella fabbrica di munizioni scampando cosi alla “soluzione finale”, lo sterminio di massa degli ebrei.

Con il numero 75190 stampato sulla pelle, nel 1945 è costretta ad affrontare la “marcia della morte” verso la Germania.

Il 1° maggio 1945 viene finalmente liberata dalle truppe russe. Tra i pochissimi sopravvissuti ritorna in Italia e si trasferisce dagli zii e poi dai suoi nonni materni, unici superstiti della sua famiglia.

Per molti anni la senatrice Segre ha voluto tenere per sè questi tragici ricordi ma presto si è resa conto dell’utilità della sua testimonianza.

Liliana Segre, donna simbolo della Shoah viene nominata senatrice a vita 

La senatrice a vita Liliana Segre, oggi presidente provvisoria del Senato, si sente molto emozionata a ricoprire questa carica. “È la stessa emozione provata al momento della sua nomina a senatrice a vita”: così ha esordito in diverse interviste.

È nel 2018, anno dell’80º anniversario delle leggi razziali, che viene nominata da Sergio Mattarella senatrice a vita, con questa motivazione “per avere illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale”. 

È la quarta donna a ricevere l’incarico dopo Camilla Ravera (1982), Rita Levi-Montalcini (2001) ed Elena Cattaneo (2013).

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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