Ecco quali sono i 21 Paesi dove è legale il matrimonio gay in Europa

Anche in Grecia è stato approvato il matrimonio egualitario: sono 21 i Paesi dell'Europa occidentale dove è legale, tranne che in Italia.

In Europa, sono 21 i Paesi che hanno il matrimonio egualitario e la parità di diritti delle famiglie omogenitoriali.

Fra i Paesi dell’Europa occidentale, manca solo l’Italia. Anche in Grecia è stato approvato il matrimonio egualitario fra persone dello stesso sesso. Si tratta di un passo molto importante per superare le unioni civili, in quanto permette di avere il pieno riconoscimento dei diritti genitoriali dei figli nati con la fecondazione eterologa all’estero e la possibilità di adottare bambini rimasti senza genitori e senza legami con chi li adotta.

La Grecia, inoltre, è anche il 37° Paese del mondo, oltre che il primo di religione ortodossa, a riconoscere la piena eguaglianza delle famiglie dello stesso sesso e che hanno o vogliono avere figli.

Spieghiamo, innanzitutto, come si chiama il matrimonio tra due persone dello stesso sesso. Successivamente, vedremo quali sono le differenze tra il matrimonio egualitario e l’unione civile, come funziona e da quando è stata approvata in Italia la Legge Cirinnà.

Come si chiama il matrimonio tra due uomini?

Quando si pensa al matrimonio tra persone dello stesso sesso, si definisce, comunemente, matrimonio omosessuale o matrimonio gay. Ormai, in 37 Paesi del mondo, il matrimonio è aperto alle coppie omossessuali.

A volte, il matrimonio viene descritto come egualitario, in quanto in linea con il principio di eguaglianza tra le persone, sia eterosessuali che omosessuali.

In Europa, il matrimonio gay è presente in 21 Paesi. Il matrimonio egualitario è un passo molto importante, nettamente superiore alle unioni civili, in quanto permette alle coppie sposate di avere il riconoscimento pieno anche dei diritti genitoriali dei figli nati con la fecondazione eterologa all’estero, oltre che la possibilità di adottare bambini rimasti senza genitori.

Anche la Grecia ha approvato il matrimonio egualitario, la cui legge è stata votata da una maggioranza trasversale di 176 legislatori nel parlamento di 300 seggi.

Dove è legale il matrimonio gay in Europa?

  • Andorra;

  • Austria;

  • Belgio;

  • Danimarca;

  • Estonia;

  • Finlandia;

  • Francia;

  • Germania;

  • Grecia;

  • Islanda;

  • Irlanda;

  • Lussemburgo;

  • Malta;

  • Norvegia;

  • Paesi Bassi;

  • Portogallo;

  • Regno Unito;

  • Slovenia;

  • Spagna;

  • Svezia;

  • Svizzera.

In sostanza, il matrimonio gay è stato legalizzato in tutti i Paesi dell’Europa occidentale, con la sola e unica eccezione dell’Italia.

Che differenza c’è tra matrimonio egualitario e unione civile?

Matrimonio egualitario e unione civile non sono la stessa cosa. Spesso, si confondono i due termini o non ne si ha piena consapevolezza e conoscenza.

L’unione civile, secondo la legge, consiste nell’unione sentimentale ed economica tra due persone maggiorenni dello stesso sesso. Grazie alla Legge Cirinnà, l’Italia ha riconosciuto uno status giuridico analogo a quello del matrimonio.

La Legge Cirinnà permette alle persone dello stesso sesso di contrarre le unioni civili e ha consentito a persone conviventi, a prescindere dal sesso, di regolare formalmente la loro convivenza da un punto di vista economico.

Il matrimonio egualitario, invece, elimina tutti i limiti imposti dalle unioni civili e comporta il pieno riconoscimento dei diritti genitoriali per le coppie omosessuali.

In sostanza, il matrimonio egualitario prevede l’uguaglianza matrimoniale tra persone di sesso diverso e persone dello stesso sesso. Infatti, le coppie dello stesso sesso acquisiscono tutti i diritti riconosciuti alle coppie eterosessuali, ivi compresi i seguenti:

  • Adottare bambini rimasti senza genitori;

  • Ricorrere alla fecondazione artificiale eterologa, nel caso di due madri;

  • Riconoscere alla nascita i figli nati all’interno del matrimonio.

Da quando ci sono le unioni civili in Italia?

Se in alcuni Paesi è prevista addirittura la presunzione di genitorialità, in Italia non c’è ancora una legge che riconosca le famiglie omogenitoriali.

In Italia, ci sono le unioni civili grazie alla tanto attesa Legge Cirinnà, che finalmente garantisce alle coppie omosessuali la tutela dal punto di vista legale e dei diritti e doveri previsti per il matrimonio civile.

Per il nostro Paese si è trattato di un grandissimo passo in avanti: dal 2016 ad oggi si sono unite civilmente più di 10.000 coppie. Ricordiamo che le unioni civili e le convivenze di fatto sono regolamentate dalla Legge n. 76 del 20 maggio 2016.

Il 5 giugno 2016, dopo una lunga battaglia dentro e fuori delle aule del Parlamento, dopo una grande mobilitazione da parte non solo dell’universo LGBTQ, veniva approvata la Legge sulle unioni civili: la Legge Cirinnà, dal nome della proponente, Monica Cirinnà.

Si tratta di una legge nata da un compromesso, ovvero quello di aver lasciato fuori la tutela dei bambini, sotto l’estenuante richiesta e pressione dei cattolici, che avrebbe permesso l’adozione immediata dei figli già presenti nella coppia da parte del genitore non biologico.

Un passo in avanti che, però, confrontato con i passi fatti nel resto dell’Europa occidentale rimane molto indietro.

Leggi anche: Il Vaticano apre alla comunità LGBTQI+: i Sacramenti un punto di partenza

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
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