Meeting di Rimini, standing ovation per Draghi: “Italia ce la farà con qualsiasi Governo”

Draghi al Meeting di Rimini 2022: "L'Italia ce la farà con qualsiasi Governo". Protezionismo e isolazionismo non coincidono con il nostro interesse nazionale.

Il presidente del consiglio Mario Draghi era l’ospite più atteso al Meeting di Rimini 2022. Il classico appuntamento di fine estate organizzato da Comunione e Liberazione ha visto il premier tenere un lungo e articolato discorso in cui ha spiegato il percorso del suo governo ma è stato anche un discorso molto rivolto al futuro.

Draghi ha ricevuto un’accoglienza molto calorosa, standing ovation da parte dei presenti. Ecco tutti i passaggi più importanti del suo discorso.

Mario Draghi al Meeting di Rimini rivolto ai giovani: ”Voi siete la speranza”

Draghi in apertura ha ringraziato per i tanti applausi ricevuti:

Questo entusiasmo vostro mi colpisce molto in profondo. Quanto dico si applica a tutti i giovani come voi, parlerò soprattutto ai giovani in questo momento. Voi vivete la politica come ideali da condividere, impegno sociale per la loro affermazione, e soprattutto la testimonianza di una vita coerente con questi ideali. Voi insieme riflettete, combattete, sperate, costruite. Ecco perché questo vostro entusiasmo oggi e questa accoglienza mi colpiscono molto: voi siete la speranza della politica.

Mario Draghi al Meeting di Rimini: ”Ci troviamo in un momento estremamente complesso”

”Due anni fa qui al Meeting – afferma Draghi – si provava già a riflettere su come ricostruire la nostra società, la nostra economia dopo il trauma della pandemia. Nel mio intervento provai a disegnare una politica economica adatta a un momento così duro. Parlai dell’assoluta necessità di sostenere le famiglie, le imprese, in un periodo di recessione profonda, e dissi di tornare a una crescita sostenibile e condivisa. Queste idee hanno ispirato l’azione del governo di unità nazionale che il Presidente della Repubblica mi ha poi chiesto di guidare, qualche mese dopo, per rispondere alle crisi che stavamo attraversando”

Anche oggi ci troviamo in un momento estremamente complesso, per l’Italia e per l’Europa. Il quadro geopolitico è in rapida trasformazione, con il ritorno della guerra sul nostro continente, le tensioni nello stretto di Taiwan. La congiuntura economica è segnata da profonda incertezza: il notevole aumento del tasso d’inflazione è partito dal costo dell’energia, si è trasmesso ai beni alimentari, e oggi pesa in modo molto gravoso sui bilanci delle famiglie e delle imprese.

“E – continua Draghi – i cambiamenti climatici si manifestano in modo minaccioso e richiedono una risposta decisa e urgente. Le sfide sono molte, e di non facile soluzione: come continuare a diversificare gli approvvigionamenti energetici e calmierare le bollette per famiglie e imprese”.

“Come accelerare sulla strada delle energie rinnovabili per combattere il cambiamento climatico; come mantenere il giusto impulso nelle riforme e negli investimenti, per preservare la crescita, la stabilità dei conti pubblici, l’equità; come continuare ad assicurare all’Italia un ruolo da protagonista nel mondo, all’interno dell’Unione Europea e del legame transatlantico”. 

Mario Draghi al Meeting di Rimini: “Invito tutti ad andare a votare”

Gli italiani hanno reagito – sottolinea Draghi – con coraggio e concretezza, come spesso hanno fatto nei momenti più difficili. Tra poche settimane gli italiani sceglieranno la composizione del nuovo Parlamento, che darà la fiducia a un nuovo governo, sulla base di un nuovo programma”.

A questo proposito: invito tutti ad andare a votare. Voglio ringraziare tutti i ministri, tecnici e politici, per la dedizione e le competenze che hanno messo al servizio dell’Italia. Nei mesi che abbiamo avuto a disposizione, abbiamo gestito le emergenze che si sono presentate e cominciato a disegnare un Paese più forte, equo, moderno.

“Molto però resta da fare – dice Draghi – in un contesto che, come ho accennato, è ostico e non consente soste. Guidare l’Italia è un onore per cui sono grato al Presidente Mattarella, al Parlamento, alle forze politiche che ci hanno sostenuto, a tutti gli italiani che come voi mi hanno accompagnato con il loro affetto. Mi auguro che chiunque avrà il privilegio di farlo, di guidare il Paese, saprà preservare lo spirito repubblicano che ha animato dall’inizio il nostro esecutivo. Sono convinto che il prossimo governo, qualunque sia il suo colore politico, riuscirà a superare quelle difficoltà che oggi appaiono insormontabili – come le abbiamo superate noi l’anno scorso. L’Italia ce la farà, anche questa volta”.

Mario Draghi a Rimini: “La crisi energetica dovuta all’invasione russa dell’Ucraina ha richiesto rapidità d’azione”

Anche la crisi energetica – analizza Draghi – dovuta all’invasione russa dell’Ucraina ha richiesto rapidità d’azione. In pochi mesi, abbiamo ridotto in modo significativo le importazioni di gas dalla Russia, un cambio radicale nella politica energetica italiana. Abbiamo stretto nuovi accordi per aumentare le forniture – dall’Algeria all’Azerbaigian. Si parla molto di sovranità, ma dipendere, come è accaduto in passato, per quasi metà delle proprie forniture di gas da un Paese che non ha mai smesso di inseguire il suo passato imperiale è l’esatto contrario della sovranità. Non deve accadere mai più”.

La Commissione è al lavoro su una proposta per introdurre un tetto al prezzo del gas, che sarà presentata al prossimo Consiglio Europeo. Non so quale esito avrà perché le posizioni sono molto diverse. 

Mario Draghi a Rimini: “L’economia internazionale è in forte peggioramento”

”Con la riforma dell’IRPEF e l’assegno unico per i figli – afferma Draghi – abbiamo stanziato a regime quasi 14 miliardi in più per le famiglie, riorganizzato e semplificato i benefici fiscali. Abbiamo aumentato la durata del congedo parentale, esteso il diritto all’indennità di maternità a nuove categorie di lavoratrici, riformato l’assistenza ai non autosufficienti”.

Quest’anno, aiuti e sostegni a famiglie e imprese non hanno avuto bisogno di alcuno scostamento di bilancio.

“L’economia internazionale è ora in forte peggioramento e questo peggioramento ha iniziato a colpire il nostro Paese. La politica economica che abbiamo seguito in questi mesi ci mette però su basi solide, e mostra un possibile percorso da seguire. Crescita economica, giustizia sociale, sostenibilità dei conti pubblici sono pienamente compatibili fra loro, e possono rafforzarsi a vicenda”.

Mario Draghi a Rimini: “Protezionismo e isolazionismo non coincidono con il nostro interesse nazionale”

“L’Italia – ha detto Draghi – è un Paese fondatore dell’Unione Europea, protagonista del G7 e della NATO. Il nostro debito pubblico – tra i più alti del mondo – è detenuto per oltre il 25% da investitori esteri. Migliaia di aziende straniere si riforniscono dalle nostre imprese, fanno i loro ordini o impiegano i loro capitali in Italia e contribuiscono alla crescita, all’occupazione, al bilancio pubblico”.

È per questi motivi – spiega Draghi – che protezionismo e isolazionismo non coincidono con il nostro interesse nazionale. Dalle illusioni autarchiche del secolo scorso alle pulsioni sovraniste che recentemente spingevano a lasciare l’euro, l’Italia non è mai stata forte quando ha deciso di fare da sola.

“L’invasione russa dell’Ucraina ha trovato un’Italia che ha definito con chiarezza la propria posizione: al fianco del popolo ucraino, del suo diritto a difendersi e decidere del proprio destino. È una posizione che abbiamo concordato con gli altri membri dell’Unione Europea e i nostri alleati. È una posizione che è stata sostenuta con convinzione dal Parlamento – sia dalla maggioranza sia dal principale partito di opposizione”. 

Mario Draghi a Rimini: “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è una prova essenziale della nostra credibilità”

“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è una prova essenziale della nostra credibilità. L’erogazione dei finanziamenti del PNRR – pari a 191,5 miliardi di euro – dipende dalla valutazione che la Commissione Europea fa del Piano e della sua attuazione. Dipende, quindi, dalla nostra capacità di realizzare le politiche innovative che abbiamo ideato nei tempi stabiliti – come abbiamo fatto sinora. Abbiamo conseguito tutti gli obiettivi previsti dalle prime due scadenze del piano, e siamo al lavoro per raggiungerne il più alto numero possibile prima del cambio di governo”.

La nostra credibilità – interna ed esterna – ha molto beneficiato della coesione che tutti abbiamo saputo mostrare di fronte alle avversità. Questa coesione è stata in parte il prodotto dell’unità nazionale, che ha visto – almeno per un po’ – i partiti mettere da parte le proprie differenze per trovare punti d’incontro nell’interesse degli italiani. Terminata l’esperienza dell’unità nazionale, questa coesione avrà naturalmente una declinazione diversa. 

“Molte volte – ha concluso Draghi – mi è stato chiesto di descrivere la mia “agenda” che – nelle intenzioni di chi vuole che si descriva – dovrebbe essere un insieme di proposte da lasciare al prossimo governo. Ma io credo che saranno gli italiani, con il loro voto, a scegliere i loro rappresentanti per la prossima legislatura e quindi il programma del futuro esecutivo. Non bisogna tacere le difficoltà che abbiamo di fronte, ma non è onesto descriverle come delle calamità che ci vedono inerti. No. Con le vostre energie, con la vostra serietà, con il vostro amore per la vita e per l’Italia, voi, noi tutti, supereremo questi ostacoli, vinceremo queste sfide”.

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