Crisi migranti, Meloni: “Misure straordinarie contro gli sbarchi dal prossimo Cdm”

Annuncio di Meloni su misure straordinarie per far fronte alla crisi dei migranti e l'invito a Ursula von der Leyen a recarsi a Lampedusa

Il Premier Giorgia Meloni annuncia in un video diffuso da Palazzo Chigi: “Misure straordinarie su immigrazione e rimpatri dal prossimo Cdm”.

Dopo gli attacchi dei media e delle opposizioni sulla grave crisi degli sbarchi a Lampedusa, ma anche la pressione della Lega di Salvini su un approccio diverso al problema, la Presidente del Consiglio ha annunciato una stretta sui nuovi arrivi ed evoca una ‘missione navale anche europea‘.

Meloni: “Misure straordinarie su immigrazione e rimpatri”

Lampedusa è sempre più sotto pressione con i continui arrivi dei migranti. Ma anche la Presidente del Consiglio ha ricevuto negli ultimi giorni il fuoco incrociato delle opposizioni, dei media e degli stessi alleati di governo.

Da un lato le opposizioni e i media – con tanto di meme virali – hanno puntualmente ricordato alla Meloni, le sue proposte di ‘blocco navale‘ quando si trovava all’opposizione. Un attacco è partito anche da lontano, con un articolo del New York Times a firma di Gaia Pianigiani che ricorda la trasformazione dall’idea di partenza del blocco navale all’accordo firmato con la Tunisia per arginare gli sbarchi.

Dall’altro, sembra che la Lega di Salvini abbia chiesto alla premier un approccio diverso al problema. Di recente, il vicesegretario della Lega Andrea Crippa aveva dichiarato in un’intervista rilasciata al giornale Affari Italiani: “Bisogna essere più decisi e incisivi. Tornare ai Decreti Salvini”.

In un lungo video, la presidente del Consiglio ha dunque deciso di controbattere implicitamente agli attacchi con una serie di annunci che suonano come una decisa virata a destra, rispetto alla posizione tenuta finora per affrontare il problema.

La congiuntura internazionale

Prima contestualizza il problema alla particolare congiuntura geopolitica:

“La pressione migratoria che l’Italia sta subendo dall’inizio di quest’anno è insostenibile, figlia di una congiuntura internazionale difficilissima che mette insieme problemi che già avevano i paesi africani a una situazione di instabilità crescente, particolarmente nella zona del Shael” – afferma nel video diffuso da Palazzo Chigi – “Un quadro difficilissimo tra colpi di stato, calamità naturali, guerra del grano, jihadismo che potrebbe portare diverse decine di milioni di persone a voler lasciare la propria nazione per cercare un futuro migliore in Europa. E’ evidente però che l’Europa non può accogliere questa massa enorme di persone”

“Serve missione europea, anche navale”

La presidente del Consiglio ha inoltre annunciato di aver scritto alla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen “per chiedere di venire con me a Lampedusa per rendersi personalmente conto della gravità della situazione che affrontiamo e per accelerare immediatamente la concretizzazione dell’accordo con la Tunisia trasferendo le risorse concordate”.

La premier si riferisce al fatto che, a due mesi dalla firma, i soldi promessi dalla Ue non sono ancora arrivati, per una serie di ragioni tecniche. “La presidente Von der Leyen è sempre stata collaborativa e non dubito che lo sarà anche stavolta” ha poi aggiunto. Inoltre, evoca una “missione europea, anche navale, se è necessario, in accordo con le autorità del nord Africa, per fermare la partenza dei barconi”.

La stretta sui nuovi sbarchi

Poi, la stretta che abbiamo accennato in precedenza: La Meloni infatti annuncia che “Sarà dato mandato alla Difesa di realizzare nel più breve tempo possibile nuove strutture per i migranti in modo tale che siano sufficienti a trattenere gli immigrati illegali”.

“Daremo mandato di realizzare queste strutture in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili” -afferma nei sei minuti di video – ” Nessun problema di ordine pubblico dovrà esserci quindi, men che meno sarà necessario pensare al coinvolgimento dei territori” – precisa . ” La decisione verrà calata dall’alto”.

Quanto ai tempi, la premier ha dichiarato che già dal Cdm di lunedì l’esecutivo porterà una modifica del termine di trattenimento nei centri di permanenza dei rimpatri per chi entra illegalmente in Italia. Limite che verrà alzato al massimo consentito dalle attuali normative europee, cioè 18 mesi. Termine che non riguarda i richiedenti asilo, per i quali il termine massimo è di 12 mesi e non sarà modificato”,

Il cambio di paradigma

Quanto agli attacchi ricevuti finora, Meloni rivendica il ‘cambio di paradigma’ del suo governo che tuttavia necessita di tempo, ossia quello di essersi concentrato sulla difesa dei confini esterni e non sulla redistribuzione dei migranti. “Questo cambio di paradigma” – afferma la leader di Fratelli d’Italia – è oggi scritto nero su bianco nelle conclusioni del consiglio Ue”.

Vera Monti
Vera Monti
Giornalista pubblicista e precedentemente vice- presidente di un circolo culturale, scrivo di arte e politica - le mie grandi passioni - su varie testate online cercando sempre di trattare ogni argomento in tutte le sue sfaccettature. Ho intervistato vari personaggi della scena artistica nazionale e per Trend online mi occupo principalmente di politica ed economia
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