Questo colpo di coda, proveniente direttamente dalla Groenlandia, porterà un clima invernale anche se la stagione ufficialmente termina il 29 febbraio. Scopriamo quali sono le previsioni dettagliate e quali regioni saranno più colpite da questo repentino cambiamento meteorologico.
Quanto durerà il freddo?
Secondo le analisi del meteorologo Giuliacci, nonostante l’inverno stia giungendo al termine, un’ultima irruzione di aria fredda colpirà l’Italia per quattro giorni consecutivi. Questo fenomeno, sebbene attenuato durante il suo tragitto attraverso il mare, causerà un sensibile calo delle temperature su tutta la Penisola, con punte di 6/8 gradi al Nord, 4/6 gradi al Centro e 3/4 gradi al Sud.
Gli effetti del maltempo
Il ritorno del freddo porterà con sé piogge e nevicate, amplificando l’impatto dell’ondata meteorologica. Le precipitazioni sono attese principalmente il 23 e il 24 febbraio al Centro-Nord, il 24 e il 25 febbraio al Sud e in Sicilia, con accumuli più significativi soprattutto nelle regioni meridionali. La Sicilia potrebbe registrare fino a 50 millimetri di pioggia, un evento importante per combattere la siccità che affligge molte aree agricole del paese.
Nevicate in arrivo
Le nevicate interesseranno principalmente le aree montuose, con precipitazioni già il 22 febbraio sulle Alpi e sull’Appennino Centro-Settentrionale, mentre il picco di neve è previsto per il 23 febbraio. Fino al 25 febbraio, sulle Alpi si accumuleranno consistenti strati di neve, con oltre 30/40 centimetri previsti. Anche le Alpi Centrali, le Dolomiti e l’Alto Adige saranno interessate da nevicate, rendendo necessarie precauzioni aggiuntive per chiunque si trovi in viaggio durante questo periodo.
L’arrivo di questa nuova ondata di freddo, pioggia e neve può rappresentare una sfida per molte regioni italiane, soprattutto per l’agricoltura e la viabilità. È importante prestare attenzione alle previsioni meteo e prendere le dovute precauzioni per affrontare al meglio questo repentino cambiamento climatico. Con l’inverno che si appresta a concludersi, quest’ultimo colpo di coda ci ricorda che il clima può ancora riservare delle sorprese, anche mentre ci avviciniamo alla primavera.