Pagamenti con Pos: secondo la premier Meloni è possibile abbassare la soglia dei 60 euro e nel video ci spiega perché.
È possibile abbassare la soglia del pagamento minimo con pos a 60 euro perché la somma indicata è puramente indicativa. Tuttavia, il pagamento in contanti effettuato sotto questo limite andrebbe a favorire i commercianti.
Vediamo dunque quali sono le ragioni del cambio di rotta sulla soglia di pagamento pos a 60 euro, e quali sono le intenzioni definitive del governo sul punto.
Abbassare la soglia pagamenti con pos sotto i 60 euro: per Meloni è possibile
Sull’agenda che la premier Meloni ha presentato via social, abbiamo anche l’abbassamento della cifra per la quale sarà obbligatorio utilizzare il pos. In realtà, nella nuova rubrica #gliAppuntiDiGiorgia, lanciata sui social dalla stessa premier, non c’è un’indicazione precisa di abbassare l’importo minimo relativo all’obbligo di pagamento tramite pos.
Piuttosto, dalla premier Meloni proviene una spiegazione sulle motivazioni della scelta operata dal suo governo e trasmessa a Bruxelles per la sua approvazione.
Pagamento tramite pos: obbligo di accettarli da 60 euro in su: perché?
Secondo la premier Meloni, l’obbligo di accettare pagamenti elettronici dai 60 euro in su andrebbe nella direzione di favorire il piccolo commerciante.
Secondo la presidente, pagare tramite carta di credito o strumenti affini per una spesa esigua, come un giornale o un caffè, è svantaggioso per il singolo commerciante che accetta quel pagamento.
Nella sua rubrica #gliAppuntiDiGiorgia, la premier continua dicendo che sulla transazione effettuata dal piccolo commerciante, viene comunque applicata una commissione.
Se questa commissione non viene fatta pagare al cliente, allora la piccola attività subisce una perdita che, seppur minima, va a diminuire l’entrata sul singolo bene venduto.
I motivi legati all’uso del contante
La riflessione della premier prosegue, e prende in considerazione anche la differenza tra moneta virtuale e moneta contante.
La moneta contante è generalmente accettata in maniera universale, e non avrebbe nessun costo del servizio concesso per il pagamento, che invece diventa una commissione nel pagamento con pos.
In questo aspetto troviamo il motivo per il quale si vuole alzare la soglia minima per l’obbligo dei pagamenti con pos a 60 euro.
Lo stesso ministro Tajani sostiene che, evitare di multare i commercianti che non accettano i pagamenti con pos sotto i 60 euro, significherebbe favorire anche i turisti stranieri.
È opinione del titolare della Farnesina che alcuni turisti, come quelli Arabi, non sono abituati a pagare tramite carta, dunque si troverebbero in difficoltà di fronte alla concessione generalizzata di accettare i pagamenti elettronici anche sotto i 60 euro.
L’interlocuzione della commissione UE sui pagamenti con pos
La premier continua, affermando che, in ogni caso, si sta attendendo risposta da Bruxelles in riferimento all’interlocuzione con la Commissione Europea sulla rimozione dell’obbligo di accettare i pagamenti elettronici per qualunque somma.
Il motivo del chiarimento richiesto alla Commissione risiede nel fatto che il tema del pagamento elettronico è uno degli obiettivi del PNRR, di conseguenza si potrebbe ottenere l’indicazione, da parte della Commissione, di abbassare la soglia dell’obbligo pos a 30 euro, ovvero confermare l’obbligo generalizzato voluto lo scorso giugno dal governo Draghi.
Si attendono dunque, gli esiti dell’interlocuzione europea sulla manovra finanziaria del Governo Meloni, in seguito alla quale potremo avere notizie certe in merito all’obbligo o meno di accettare il pagamento con pos entro i 60 euro.
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