In questi giorni si sta parlando in maniera molto intensa di riforme istituzionali. Si parla di possibili cambiamenti negli assetti dello stato.
Ieri la presidente del consiglio Giorgia Meloni ha incontrato tutti gli esponenti principali dei partiti di opposizione per fare il punto della situazione sui possibili cambiamenti da apportare per avere un assetto più stabile dal punto di vista degli esecutivi.
E non solo.
Intanto va sottolineata la presenza di un sondaggio di Euromedia Research divulgato nella trasmissione di Bruno Vespa Porta a Porta che di fatto afferma che quasi un italiano su due sarebbe per una riforma in senso presidenzialista.
Le riforme istituzionali, le ipotesi sul tavolo
Prima di entrare nel dettaglio e di analizzare il sondaggio vediamo quali sarebbero le ipotesi al centro del dibattito tra le forze politiche in corso. C’è chi sostiene un sistema presidenziale con elezione diretta del Presidente della Repubblica, che è anche Capo del Governo.
C’è poi una possibilità di semipresidenzialismo sul modello francese, quindi elezione diretta del Presidente della Repubblica che nomina un Capo del Governo.
L’ipotesi che sembra avere i maggiori consensi attualmente è quella di un premierato o di un sindaco d’Italia ovvero con l’elezione diretta del Presidente del Consiglio che in questo caso mantiene in capo al Parlamento l’elezione del Presidente della Repubblica, che mantiene il suo ruolo di personalità super-partes e di contrappeso.
Sondaggio Euromedia Research-Porta a Porta: i dati degli italiani
A domanda specifica di Euromedia Research se nel nostro paese gli interpellati vogliono un sistema presidenziale ha risposto in maniera positiva il 46,6% degli intervistati. Quasi un italiano su due quindi sarebbe favorevole all’elezione diretta del Capo dello Stato.
Ricordiamo che invece oggi l’elezione del Presidente della Repubblica avviene da parte del Parlamento in una seduta congiunta tra Camera e Senato allargata ai rappresentanti delle Regioni.
Contrario all’elezione diretta del capo dello stato da parte dei cittadini è il 36,8 per cento degli intervistati mentre il 16,6% non sa o non risponde alla domanda.
Le opinioni degli italiani sul Presidenzialismo in base all’appartenenza partitica: la maggioranza
Non è un caso che i più forti sostenitori di un sistema presidenziale siano i partiti di centrodestra. Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi opterebbero per un sistema di questo genere con elezione diretta del capo dello stato. E i numeri dei loro tre partiti di riferimento sono eloquenti.
E’ favorevole, sempre per Euromedia Research, al presidenzialismo il 73,9% degli elettori di Fratelli d’Italia.
Ancora più convinti del presidenzialismo gli elettori della Lega: qui la quota arriva al 77,5%. Anche in Forza Italia la percentuale è decisamente alta visto che tocca il 70%.
Le opinioni degli italiani sul Presidenzialismo in base all’appartenenza partitica: le forze di opposizione
Nonostante la posizione dei leader nazionali di Azione e Italia Viva, Carlo Calenda e Matteo Renzi che spingono più per una riforma in senso di elezione diretta del presidente del consiglio, emerge che gli elettori di Azione e Italia Viva sono favorevoli ad una riforma dello stato in senso presidenzialista.
Dice infatti sì il 47% degli elettori di Azione e Italia Viva contro il il 39,7% che invece si dichiara contrario al Presidenzialismo. In Più Europa invece c’è maggiore contrarietà al presidenzialismo, i no sono al 54%.
Tra i contrari invece spicca il 75% degli elettori di Alleanza verdi e Sinistra, seguito dal 74% del Partito Democratico.
Le opinioni degli Italiani sul premierato
Per quel che concerne invece il Premierato, ovvero il sistema che prevede l’elezione diretta del presidente del Consiglio, con un suo rafforzamento dei poteri, è favorevole il 42% degli intervistati, contrario il 32,4%, mentre non risponde il 25,6%.
Tra i favorevoli il 75% è rappresentato dagli elettori di Fratelli d’Italia, il 67,3% da quelli di Forza Italia e il 55% dai sostenitori della Lega. Giudizio a favore di Azione-Italia Viva per il 58,5%, mentre il 18,9% si dice contrario.
Tra i contrari si evidenziano l’84% degli elettori di Alleanza Verdi e Sinistra, il 62,2% di quelli del Pd e il 54% di +Europa.
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