Intesa Sanpaolo giù: i nuovi target dopo i risultati 2023

Intesa Sanpaolo è stato tra i peggiori del Ftse Mib, all’indomani dei numeri dello scorso anno.

La seduta odierna si è conclusa con il segno meno per Intesa Sanpaolo, che ha perso terreno dopo due sessioni consecutive in salita.

Intesa Sanpaolo tra i peggiori del Ftse Mib

Il titolo, dopo aver archiviato la giornata di ieri con un progresso di oltre un punto percentuale, è tornato indietro oggi, occupando una delle ultime posizioni nel paniere delle blue chip.

Intesa Sanpaolo si è presentato al close a 2,84 euro, con una flessione del 2,14% alimentata da forti volumi di scambio, visto che sono transitate sul mercato oltre 156 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 83 milioni.

Intesa Sanpaolo ha perso terreno all’indomani della diffusione dei risultati del quarto trimestre e dell’intero 2023.

Da segnalare che il gruppo, dopo l’acconto sul dividendo pagato a novembre scorso nella misura di 0,144 euro per azione, ha indicato un saldo pari a 0,152 euro.

Ulteriore distribuzione si avrà sotto forma di buy-back che sarà avviato a giugno prossimo, mentre eventuali ulteriori distribuzioni saranno valutate anno per anno.

Intesa Sanpaolo: il commento di Equita SIM

Per gli analisti di Equita SIM, i conti del quarto trimestre di Intesa Sanpaolo sono stati complessivamente superiori alle attese, con principali sorprese positive dal net interest income e dagli accantonamenti per perdite su crediti, parzialmente compensate da contribuzione negativa da trading e maggiori altri accantonamenti.

Dopo i risultati diffusi ieri da Intesa Sanpaolo, gli analisti di Equita SIM hanno deciso di alzare le stime 2024-2025 del 3% in media, principalmente per riflettere maggiore margine di interesse, parzialmente compensata da costi leggermente più elevati.

Le stime della SIM milanese sono sostanzialmente consistenti con la guidance della società, con un utile netto in area 8 miliardi di euro.

Post revisione delle stime, gli esperti ribadiscono la raccomandazione “buy” su Intesa Sanpaolo e alzano il prezzo obiettivo del 3% a 3,7 euro.

Secondo Equita SIM, il titolo tratta con multipli attraenti, segnalando anche la ricca e sostenibile remunerazione agli azionisti e il business model in grado di garantire elevata profittabilità in ogni contesto di mercato.

Intesa Sanpaolo: la view di Banca Akros

Bullish anche la view di Banca Akros, che oggi ha rinnovato l’invito ad acquistare il titolo, con un target price ritoccato verso l’alto da 3,7 a 3,8 euro.

Gli analisti evidenziano che l’utile netto del gruppo nel 2023 è stato superiore alle stime, ma la punta di diamante è stata la guidance, nettamente superiore alle loro aspettative.

Intesa Sanpaolo: anche Barclays rivede la valutazione

Si sono mossi nella stessa direzione i colleghi di Barclays, che da una parte hanno ribadito la raccomandazione “overweight” e dall’altra hanno incrementato il fair value da 3,5 a 3,8 euro.

Questa mossa riflette una revisione delle stime di eps, alzate in media dell’8% con riferimento al triennio 2024-2026.

Intesa Sanpaolo al vaglio di JP Morgan

Anche JP Morgan scommette su Intesa Sanpaolo, ribadendo la raccomandazione “overweight”, con un prezzo obiettivo ritoccato da 3,7 a 3,8 euro.

La banca USA ha aumentato le stime di eps del 5% per quest’anno, del 4% per il 2025 e del 3% per il 2026.

Intesa Sanpaolo: il giudizio di UBS

Infine, bullish la view di UBS che consiglia di acquistare Intesa Sanpaolo, con un target price a 3,85 euro.

Secondo gli analisti, il principale elemento positivo dei conti del 2023 è il margine di interesse, con commissioni in linea e le negativa componente di trading.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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