Bonus bebè 2022: nuovi importi dall’INPS! Ecco quanto

In arrivo per chi potrà beneficiare del bonus bebè dei nuovi importi dall'INPS! Ecco quali!

Il Bonus bebè è ancora possibile anche nel 2022!

E non solo! Per quelli che potranno beneficiarlo fino alla sua naturale scadenza sono in arrivo dei nuovi importi mensili per il proprio figlio.

Questo è quanto disposto dall’INPS in merito anche ai fondi stanziati per tutti i supporti economici alla natalità e alle famiglie con figli a carico.

Anche Speedy News Italia nel suo video di approfondimento su Youtube ha voluto trattare di questa novità.

Altro particolare del bonus bebè è nella sua possibilità, oltre a questo importo, di garantire ulteriori extra a seconda di alcune circostanze presenti nel proprio nucleo familiare

Oltre al fatto di garantire senza ulteriori problemi l’eventuale passaggio all’Assegno Unico Universale, quello che, come assegno ponte, ha cominciato a supportare la transizione dai precedenti ammortizzatori all’attuale assegno.

Ma tutto questo lo approfondiremo nel seguente articolo, specie la parte economica che potrai avere ogni mese nel tuo conto corrente.

Bonus bebè 2022: ecco a chi spetterà da quest’anno

Il bonus bebè è uno dei tanti supporti economici che, dal 1 luglio 2021, erano nella rosa di sospensione, assieme al bonus mamma domani, al bonus asilo nido e agli assegni per il nucleo familiare (ANF).

In realtà è accaduto l’esatto opposto.

Anche se è stato confermato dal 1 gennaio 2022 la possibilità di richiedere l’Assegno Unico Universale, solo il bonus mamma domani è finito nella sospensione definitiva. Mentre gli assegni e il bonus bebé sono stati prorogati:

  • sei mesi per chi ha diritto agli ANF, per esempio i lavoratori dipendenti,
  • un anno per chi ha diritto all’Assegno per la Natalità.

Quindi anche per il 2022 è riconfermato questo bonus a favore delle nuove nascite o delle nuove adozioni.

Ovverosia, a chi ha avuto recentemente una nascita in famiglia o chi ha preso la responsabilità di un’adozione o affidamento preadottivo.

Ma questo non lo prevede già l’Assegno Unico Universale. Ecco, facciamo chiarezza su questo punto.

Bonus bebé 2022 o Assegno Unico: ecco cosa serve

Quando si parla di bonus bebé non bisogna confonderlo con l’Assegno Unico, perché il primo è relativo esclusivamente a chi ha avuto di recente una nascita o un affidamento/adozione.

Mentre l’Assegno Unico Universale riguarda il mantenimento del proprio figlio o prole complessiva, e va dal settimo mese di gravidanza ai 18, massimo 21 anni.

Teoricamente il bonus non dura più di un anno, perché copre esclusivamente i primi dodici mesi di vita del nascituro, o il primo anno di adozione e/o affidamento.

Nulla toglie il fatto che tu possa successivamente richiedere l’Assegno Unico Universale, visto che, sebbene il bonus bebé 2022 durerà fino al 31 dicembre, l’Assegno ha già in previsione un rifinanziamento fino al 2029 di oltre 19 miliardi di euro.

Semmai bisogna vedere se già si può accedere a questo tipo di bonus, visto che, come tutte le prestazioni assistenziali, serve la presentazione dell’attestazione ISEE.

Bonus bebé 2022: ecco quale ISEE serve

Nel caso in cui tu voglia richiedere il bonus bebé 2022, al posto dell’Assegno Unico Universale, servirà comunque la presentazione dell’ISEE in corso di validità.

A meno che tu non abbia fatto di recente un ISEE minorenni o un ISEE corrente, dal 1 gennaio 2022 dovrai richiedere un nuovo indicatore della tua situazione economica equivalente.

Per richiederlo non devi fare altro che presentare domanda presso il Centro di Assistenza Fiscale della tua provincia, oppure il patronato locale.

Ovviamente dovrai presentare una serie di documenti quali il tuo Modulo Unico della Denuncia dei Redditi, così come il saldo e la giacenza media di tutti i tuoi conti correnti o rendite varie.

Ti consiglio di seguire questi ultimi approfondimenti in merito, anche perché il 2022 è ricco di sorprese a livello amministrativo.

Alla fine dell’iter, comunque vada, per accedere al bonus sarà necessario avere un ISEE almeno inferiore a 40.000 euro.

La stessa prevista per l’Assegno Unico. E anche con una bella sorpresa. Sia l’Assegno Unico, sia il Bonus bebé 2022 permettono l’accesso all’importo mensile anche superato lo scaglione più alto.

E non sono pochissimi soldi, a fine mese.

Bonus bebé 2022: ecco quanto pagano! Importi maggiori per il secondo figlio!

Il bonus bebé prevede tre importi diversi a seconda dello scaglione in cui ti trovi, un po’ come previsto per l’Assegno Unico.

Anche se con cifre differenti. In questo caso:

  • se hai un ISEE inferiore o uguale a 7.000 euro, puoi ricevere fino a 160 euro al mese;
  • se hai un ISEE superiore a 7.000 euro ma inferiore a 40.000, puoi ricevere fino a 120 euro al mese;
  • se hai un ISEE superiore a 40.000 euro, puoi ricevere fino a 80 euro al mese.

A questo si aggiunge un aumento del venti percento sull’importo mensile se si ha in dolce attesa o in affidamento/adozione un’ulteriore figlio.

In questo caso le cifre sono:

  • sotto i 7.000 euro di ISEE, 192 euro al mese;
  • tra i 7.000 e i 40.000 euro di ISEE, 144 euro al mese;
  • sopra i 40.000 euro di ISEE, 96 euro al mese.

Va detto che l’Assegno Unico paga di più, grazie alla sua serie di bonus previsti in caso di soggetti affetti da patologie disabilitanti.

E anche per il fatto che, in precedenza, l’assegno ponte non permetteva una minima, visto che sopra i 40.000 euro veniva sospesa l’erogazione.

Però vediamo intanto alcune condizioni particolari, quando, per esempio, la richiesta viene fatta a nome del padre.

Bonus bebé 2022 a nome del padre o della madre? Ecco come funziona

In sede di richiesta, per accedere al bonus bebé dal 2022 sarà necessaria l‘intestazione del primo genitore che lo richiede.

Questo vale solo nel caso in cui i due genitori sono conviventi nello stesso nucleo familiare, altrimenti bisognerà fare in altro modo.

Nel caso in cui decada la responsabilità del genitore intestatario della richiesta, l’altro genitore può subentrargli, ma dovrà fare domanda entro e non oltre i novanta giorni successivi all’emanazione del provvedimento del giudice.

Questo scatta di solito quando decade la potestà o l’affidamento esclusivo del figlio. Se invece scatta il decesso, subentra in automatico l’altro genitore, previa comunicazione dell’aggiornamento all’INPS entro 90 giorni.

Nel caso di “primo figlio”, varrà il principio di erogare il bonus solo a chi ha attiva la convivenza col proprio figlio, purché sempre residente in Italia.

Perché casi di “primi figli” o “successivi al primo”, così come quelli sottoposto all’affidamento preadottivo o temporaneo, non verranno valutati.

Perché serve la condizione di “filiazione”, e questo vale anche in caso di gemelli.

Bonus bebé 2022 anche per i gemelli! Ecco come fare

Come abbiamo visto, nel caso di una condizione familiare particolare, scatta l’erogazione all’altro genitore, ma solo comunicando tempestivamente le ultime novità.

Nel caso in cui c’entri il figlio, o meglio i figli se gemelli, la questione del bonus bebé diventa un po’ più particolare.

Se si parla di “primo evento”, tocca dare l’assegno a chi è venuto alla luce dopo il primo, se sono due gemelli. Altrimenti vale la regola di dare la maggiorazione a tutti e due i gemelli.

Lo stesso discorso vale anche per l’adozione plurima, cioè se adotti due bambini (anche non gemelli) nello stesso giorno. In questo caso, vale la regola detta prima del “primo evento”, cioè dare la maggiorazione a ogni adottato nato dopo il primo in ordine di tempo, altrimenti spetta a tutti i gemelli.

E’ un po’ più macchinosa come richiesta, ma generalmente viene garantita a prescindere, ma deve sempre garantire la filiazione.

Bonus bebè o Assegno Unico Universale: ma quale conviene?

Dato che dal 1 gennaio è disponibile l’Assegno Unico e il bonus bebé, è normale chiedersi cosa convenga fare, se fare richiesta del primo o del secondo.

Al momento l’Assegno Unico non garantisce la copertura ad hoc per gli adottati e i nascituri al primo anno di vita, ma solo dal 7 mese di vita, per poi essere disponibile tutti gli anni fino al compimento del diciottesimo anno di vita (o ventunesimo se universitario, tirocinante o volontario).

Pertanto, se sei in attesa di affido o adozione, o manca poco al lieto evento, puoi fare richiesta all’INPS per il bonus bebè, ma solo una volta formalizzato l’evento, ed entro novanta giorni, altrimenti l’erogazione dell’assegno scatterà dal mese successivo alla richiesta.

E nel caso del Bonus bebè, hai tempo fino a giugno 2022, mentre per l’Assegno puoi già fare richiesta, ma dovrai aspettare marzo per avere le prime erogazioni.

Bonus Bebè 2022: ecco come fare domanda

Se hai deciso per il bonus bebé, e sei in regola con l’affidamento o adozione, o è nato il figlio, puoi provvedere alla richiesta presso il Servizio Online per i Cittadini dell’INPS.

Essendo una richiesta online, bisogna essere già registrati al provider, e avere l’accesso tramite uno dei seguenti sistemi di identificazione digitale:

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale),
  • CIE (Carta Identità Elettronica),
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Per fare domanda in tempo del bonus, bisognerà avere tutto a disposizione dell’INPS, in particolare l’attestazione ISEE, entro e non oltre il 30 giugno 2022, altrimenti non si potrà più accedere. Perché questo sarà probabilmente l’ultimo anno del bonus bebé, mentre è altamente probabile che subentrerà alla natalità anche l’Assegno Unico Universale.

Anche perché già lo prevede. Se hai un figlio che ha poco più di 7 mesi di età e arriva fino a 18 anni, ti spetta almeno 50 euro al mese di extra, se non più a seconda del tuo reddito annuo e della presenza o meno di patologie disabilitanti.

E se è universitario, tirocinante o volontario del Servizio Civile Universale potrai richiederlo fino al compimento del suo ventunesimo anno d’età.

Diciamo che è abbastanza evidente chi ci sarà dal 2023, e chi non ci sarà.

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