Bonus condizionatori: taglio ai consumi dal 1°maggio! Novità

Come ottenere tra il 50% e il 65% in meno sugli acquisti per il fresco in estate? Con il bonus condizionatori! E ci sono alte novità dal 1°maggio in vigore!

Entrano in vigore le nuove norme che regolano i consumi dei condizionatori, così come quelli dei termosifoni. Infatti, a partire dal 1°maggio ci sono importanti novità, per quanto riguarda l’utilizzo di questi sistemi di riscaldamento e raffrescamento, così utilizzati nelle nostre case.

L’iniziativa è volta a ridurre i consumi di elettricità e gas e si pone l’obiettivo di risparmiare 4 miliardi di metri cubi di gas nel corso del 2022.

Ovviamente, la chiusura dei rubinetti del gas (e a quanto pare, a breve, anche del petrolio) da parte della belligerante Russia, è la causa principale che sta dietro a questo tipo di provvedimento.

In sostanza, il Governo impone dei limiti all’utilizzo di questi impianti nella pubblica amministrazione e mette a disposizione bonus per l’installazione dei condizionatori nelle abitazioni private.

Condizionatori: il Governo taglia i consumi nella pubblica amministrazione

A firmare l’emendamento è una deputata del Movimento 5 Stelle, Angela Masi, che afferma

Si tratta di un modo semplice per contribuire a diminuire il fabbisogno di gas. È giusto che la Pubblica Amministrazione dia il buon esempio, tagliando gli sprechi e sensibilizzando i cittadini a razionalizzare i consumi.

In sostanza, l’Esecutivo ha approvato la norma secondo la quale è necessario porre dei limiti all’utilizzo dei condizionatori d’estate e delle pompe di calore, in inverno.

la temperatura media degli ambienti interni non dovrà superare i 19 gradi d’inverno e i 27 gradi d’estate. In estate, tuttavia, è prevista una tolleranza di due gradi: la temperatura minima consentita, quindi, è pari a 25 gradi.

Questo significa che la pompa di calore non può funzionare a 20-22°C o anche più, come di solito si fa per riscaldare gli ambienti. E in estate, il condizionatore non può scendere al di sotto di 25°C per produrre aria rinfrescante.

Le nuove disposizioni entreranno in vigore a partire dal 1°maggio e resteranno valido fino ad almeno il 31 marzo 2023. Le regole riguardano, in particolar modo, gli uffici pubblici e le scuole. Invece non è prevista l’applicazione di questo genere di limiti per gli ospedali, le case di cura e le cliniche.

Il Ministro per la pubblica amministrazione Brunetta, di Forza Italia, obietta però che questo genere di soluzione ha la stessa portata di una mamma che dice al figlio: “quando esci dalla stanza spegni la luce”.

Per minimizzare la dipendenza dal gas russo è invece essenziale mettere in atto interventi più incisivi, come il potenziamento degli impianti fotovoltaici, prima di tutto il resto.

Bonus condizionatori senza ristrutturazione: ecco come ottenerlo!

Sappiamo che questo bonus, al momento possibile fino al 31 dicembre, rientra in tipologie più ampie di lavori, vale a dire Bonus Ristrutturazioni edilizie e Bonus Mobili al 50%, Ecobonus al 65%.

La percentuale si riferisce alla detrazione possibile. Quindi, se si usufruisce del bonus mobili per sostituire i condizionatori, allora l’agevolazione fiscale ammonta al 50% dei costi sostenuti. Mentre se si concilia con l’Ecobonus, allora lo sgravio fiscale sale fino a raggiungere il 65% sulla spesa affrontata.

Questo nel caso di ristrutturazione dell’immobile (il bonus mobili, a sua volta, deve legarsi a una ristrutturazione edilizia, altrimenti non può sussistere).

È possibile però beneficiare di un bonus condizionatori 2022 anche senza ristrutturazione. In tal caso però, non è possibile semplicemente acquistarne uno e installarlo, per poter ottenere il beneficio. 

Pur non mettendo mano all’abitazione, è necessario però sostituire l’intero impianto di riscaldamento (in sostanza la caldaia), così da poter installare delle pompe di calore che svolgano anche la funzione di climatizzazione degli ambienti, durante il periodo estivo.

Ricordiamo sempre che l’obiettivo principale, legato a questa tipologia di interventi, è quello del raggiungimento dell’efficientamento energetico dell’immobile.

In questo caso, il bonus è al 65%, in quanto rientra nella categoria di lavori prevista dall’Ecobonus.

Le pompe di calore rientrano nel bonus condizionatori?

Come abbiamo appena illustrato, la risposta a questa domanda è affermativa.

Si possono installare delle pompe di calore inverter, in maniera tale da farle funzionare sia a caldo che a freddo, in qualità di condizionatori in estate.

Questo è possibile anche senza ristrutturazione ma a condizione di rispettare i requisiti appena esposti.

Dunque non c’è bisogno necessariamente di eseguire lavori di edilizia nell’appartamento o nella villetta e, tra l’altro, è possibile usufruire del benefit anche se in casa sono già presenti vecchi condizionatori da sostituire.

L’importante però è procedere all’efficientamento dell’intero sistema di riscaldamento, che passa necessariamente attraverso la sostituzione della caldaia.

Nel caso non si intervenga dal punto di vista edile, allora il bonus condizionatori rientra nell’ambito dell’Ecobonus, con detrazione al 65%. Con la ristrutturazione edilizia, o anche all’interno del Bonus mobili (che a sua volta vi è legato, ma è valido anche nell’anno successivo ai lavori, come illustrato in questo articolo) allora è pari al 50%.

Bonus condizionatori 2022: sconto in fattura, è possibile?

Abbiamo già chiarito che questo bonus si concretizza in una detrazione fiscale che oscilla tra il 50% e il 65%, a seconda della tipologia di intervento che si va ad eseguire.

In molti però chiedono se è possibile usufruire invece di uno sconto diretto in fattura, in maniera tale da poter cedere il credito d’imposta (come avviene per il Superbonus 110, in pratica) e avere il lavoro a costo zero.

Ebbene, questa soluzione non è possibile, per ciò che concerne il bonus condizionatori, così come concepito in questa versione.

L’unico modo per ottenere lo sgravio fiscale è quello di portare le spese in fase di dichiarazione dei redditi, in maniera tale da abbassare l’imponibile Irpef e in sostanza, pagare meno tasse di quelle che effettivamente si dovrebbero versare.

Bonus condizionatori, l’Agenzia delle Entrate definisce come ottenerlo: requisiti

Veniamo infine a definire nel dettaglio il funzionamento della detrazione fiscale prevista dal bonus condizionatori. 

Concludiamo riportando anche i requisiti essenziali per accedere all’agevolazione, che verrebbe meno, nel caso in cui non fossero rispettati.

La detrazione al 50% si concede su un tetto massimo di spesa di 16 mila euro e si ripartisce l’importo da detrarre, in quote uguali e per dieci anni.

Per ciò che riguarda invece la detrazione al 65%, l’importo massimo sul quale si applica è di 46.154 euro, anch’esso da ripartire in quote di pari entità, nel corso del decennio successivo.

È assolutamente indispensabili, ai fini del godimento del beneficio, che:

  • i climatizzatori installati siano di classe A+, gli unici validi ai fini della comunicazione all’Enea
  • l’immobile che beneficia della detrazione sia già esistente e accatastato, o al massimo in fase di accatastamento, e che tutti i relativi pagamenti risultino in regola
  • tutti i pagamenti inoltre devono risultare tracciabili. Ragion per cui non è contemplato, in alcun caso, l’uso del contante per saldare le fatture.

Ricordiamo che questo bonus, e le altre agevolazioni previste dal cosiddetto decreto bollette, hanno lo scopo di migliorare l’efficientamento energetico della propria casa e di ridurre ai minimi termini l’acquisto di gas dall’estero.

Motivo per cui, oltre alla possibilità di installare condizionatori inverter, il consiglio è di valutare anche soluzioni per l’auto-produzione di energia, obiettivo raggiungibile grazie all’installazione dei pannelli solari, sia termici che fotovoltaici.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
797FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate