Bonus famiglia: il reddito energetico è legge. A chi spetta!

Arriva il reddito energetico! In cosa consiste precisamente questo tipo di intervento? Quali sono i requisiti richiesti e come si fa per ottenerlo?

La legge è approvata, i fondi stanziati sono 200 milioni. Ora si attende che vengano sbloccati, in maniera tale da far partire questo bonus famiglia a favore di circa 4 milioni di nuclei familiari del nostro Paese.

È questo il numero di beneficiari che, secondo le stime, riceveranno il cosiddetto reddito energetico.

In sostanza, un vero e proprio bonus bollette, in grado di ridurre drasticamente i costi in fattura di luce e gas. Il motivo?

L’installazione di pannelli solari gratuiti, per gli aventi diritto.

La proposta, ora approvata, proviene dal Movimento 5 Stelle. Un’agevolazione che consentirà alle famiglie interessate ovvero quelle a basso reddito Isee, di auto- produrre energia gratuita per la propria famiglia, per sempre.

In cosa consiste precisamente questo tipo di intervento? Quali sono i requisiti richiesti e come si fa per ottenerlo? 

Ecco tutto quello che c’è da sapere, a seguire nell’articolo.

Bonus famiglia 2022: le novità contro il caro bollette

Gli interventi da parte del Governo, per contrastare il caro bollette prendono forma e, all’indomani del decreto Energia, troviamo l’approvazione, da parte del Parlamento, del cosiddetto reddito energetico.

Questo contributo statale consentirà a circa 4 milioni di famiglie di far fronte al pagamento delle future bollette di luce e gas, che risulteranno molto più basse, grazie alla quota di energia gratuita da parte dello Stato.

Una novità che segue a ruota le altre messe in campo contro il caro energia, che rischia di mettere in ginocchio molte famiglie ma, non secondariamente, anche molte imprese, le quali di conseguenza potrebbero dover ridurre le produzioni, fare a meno di personale o addirittura chiudere i battenti.

In particolare, un importante bonus famiglia è rappresentato oggi dal bonus sociale, in una nuova versione, disponibile fino al 31 dicembre 2022 per una più ampia platea di beneficiari.

Infatti, il tetto Isee è stato innalzato a 12 mila euro annui, il che permette a un ulteriore milione e duecentomila nuclei familiari di poterne usufruire.

Il bonus scatta in automatico, al di sotto di tale livello di reddito, quindi non c’è bisogno di inoltrare alcuna specifica domanda.

Altra misura a favore delle famiglie italiane, tra pochi giorni alle prese con altre bollette di luce e gas, riguarda la possibilità di rateizzare i pagamenti. L’agevolazione riguarda tutti i consumi effettuati tra i mesi di gennaio e aprile 2022. A oggi le richieste di rateizzazione delle bollette sono oltre 40 mila.

In sostanza, è possibile contattare il proprio fornitore per richiedere il pagamento a rate. La condizione però è di corrispondere la metà dell’importo entro la data di scadenza prevista dalla fattura, potendo poi rateizzare, fino a un massimo di 10 rate, il restante 50% del debito, senza interessi.

Per ciò che concerne il fronte carburante, il Governo ha inoltre approvato un bonus per i lavoratori, che va dritto in busta paga e ammonta a 200 euro, da utilizzare per il rifornimento della propria autovettura.

Abbiamo dedicato un approfondimento di questo bonus, in un articolo dedicato al suo funzionamento, dal momento che si tratta di un’agevolazione fiscale che incide sulla detrazione Irpef in busta paga.

Queste in sostanza le principali novità, al momento in atto in Italia. Veniamo ora al reddito energetico e alle altre due proposte simili, riguardanti un assegno energia e un assegno anti-crisi.

Cos’è il reddito energetico

Nella sua fase iniziale, il partito pentastellato aveva annunciato così la sua proposta

Come si legge dal testo pubblicato, i beneficiari del Reddito energetico avrebbero energia “autoprodotta gratuita, mentre la quota in eccesso verrà immessa in rete e i proventi ceduti alla Regione sono reinvestiti per alimentare la misura”.

In molti hanno pensato invece, per un momento, che si trattasse di un altro bonus famiglia in forma di sussidio economico, data la definizione molto simile a quella di “reddito di cittadinanza”. In sostanza, si supponeva, un altro introito destinato questa volta al solo pagamento delle bollette, delle famiglie a basso reddito Isee.

Invece, non è in questo che consiste.

L’idea è per l’appunto quella di dotare le famiglie meno abbienti di pannelli solari, in modo da non rimanere senza energia. 

Il rincaro dei prezzi infatti, stando a quanto addotto per giustificare il bonus, andrebbe ad acuire le diseguaglianze tra i vari nuclei familiari, a svantaggio di chi potrebbe arrivare al distacco delle utenze, in quanto impossibilitato a pagarle.

Ecco allora che l’auto-produzione di energia elettrica o acqua calda sanitaria, grazie ai pannelli solari sia termici che fotovoltaici, non solo andrebbe a soddisfare il fabbisogno della singola famiglia ma le quote in eccesso coinfluirebbero direttamente nella rete, in maniera gratuita.

Reddito energetico: a chi spetta il nuovo bonus famiglia

Veniamo ora ai destinatari della nuova manovra governativa. Come già abbiamo avuto modo di anticipare, sappiamo che si tratta di circa 4 milioni di famiglie, che rientrano tra quelle considerate meno abbienti, anche se il limite Isee da prendere come riferimento, ancora non risulta definito.

Così si leggeva nella bozza presentata all’approvazione del premier Draghi

i nuclei familiari in stato di indigenza, quelli più numerosi o con componenti affetti da invalidità, gli over 65 e le giovani coppie.

Resta da definire dunque quali siano le condizioni per rientrare nella classificazione di “stato di indigenza”. Trattandosi di un bonus famiglia, le agevolazioni andranno soprattutto ai nuclei familiari con più figli, alle giovani coppie che dunque sono in procinto di formare una famiglia e agli anziani con più di 65 anni di età.

Ancora non si conoscono le soglie di reddito per i beneficiari.

Sarà compatibile con il reddito di cittadinanza e l’assegno familiare?

E chi usufruisce del bonus sociale, ora con Isee a 12 mila euro, potrà avere l’uno e l’altro?

Si attende dunque il decreto attuativo, per conoscere tutti i dettagli tecnici, le tempistiche di attuazione nonché le modalità di esecuzione, riguardanti il nuovo bonus a disposizione delle famiglie italiane.

Assegno energia, la proposta del Pd tra i bonus famiglia

Nel momento in cui le forze politiche in campo sono state chiamate all’appello, per trovare soluzioni contro il caro energia, è intervenuto anche il PD.

Dal canto suo, proponeva un assegno energia, come riportiamo testualmente in questo tweet pubblicato dal segretario di partito Enrico Letta

Proponiamo un assegno energia per le famiglie più in difficoltà. Governo e Parlamento lo approvino al più presto per contrastare gli abnormi aumenti dei prezzi. Altri Paesi stanno intervenendo e noi dobbiamo evitare che questa crisi aumenti le disuguaglianze già eccessive.

Al momento in realtà, mentre il reddito energetico è stato approvato, questo genere di intervento non è stato ancora preso in considerazione.

Anche questo dovrebbe consistere in un contributo per famiglie a basso reddito, ma in un’ottica di politica assistenzialista, dal momento che si tratta di sussidi da erogare ai più bisognosi.

Non essendo andata in porto, perlomeno al momento in cui si scrive, non si hanno ulteriori dettagli al riguardo.

A giudicare però dalla frase che testualmente abbiamo riportato, con il tweet relativo alla dichiarazione di Letta, il riferimento ai modi in cui altri Paesi stanno intervenendo sui bonus famiglia, col senno di poi, potrebbe riferirsi ad uno stato come la Germania, ad esempio.

Proprio qui infatti è stato appena approvato il cosiddetto assegno anti-crisi, che ora presentiamo analizzandolo più da vicino e che potrebbe diventare un modello a cui ispirarsi, qui in Italia.

Assegno anti-crisi: 300 euro per tutti e in più per i figli!

La Germania ha approvato il provvedimento, in linea con quella che da sempre è la sua massima attenzione rivolta alle politiche famigliari.

D’altronde il caro energia, alla sua massima potenza ora a seguito dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, non ha di certo investito soltanto l’Italia, con la sua onda d’urto.

La Germania dunque reagisce mettendo anch’essa in campo alcune misure emergenziali, sul fronte bonus famiglia, per aiutare la popolazione.

Il primo punto, su cui anche il Governo Draghi si è mostrato d’accordo, al cospetto della presidente della Commissione Europea, riguarda il price cap ovvero un tetto al prezzo del carburante e del gas, in maniera da calmierarlo e non permettere dunque che arrivi alle stelle, alla stregua dell’oro.

La proposta più importante però riguarda quello che qui si sta denominando, in maniera informale, come assegno anti-crisi. Un contributo una tantum, quindi erogato una volta sola e non ogni tanto, per affrontare concretamente l’emergenza del momento ovvero il pagamento delle bollette.

In sostanza, il governo tedesco darà 300 euro a tutti e 100 euro in più, per ogni figlio a carico, proprio a tale scopo. A tutti significa in maniera indistinta, senza limiti di reddito, come invece proposto in Italia per l’assegno energia e come è stato già approvato per il reddito energetico.

Ancora, il governo Scholz ha stabilito la quasi gratuità del biglietto per tutti coloro che utilizzano i mezzi pubblici. In sostanza, abbonamento da 9 euro ovunque, fino a quando la situazione non mostrerà spiragli di luce.

Ciò su cui invece sta ancora lavorando riguarda la modalità per poter erogare un bonus a tutti coloro che invece sono obbligati a utilizzare la macchina per lavorare e non possono dunque beneficiare dello sconto sui mezzi di trasporto pubblici.

In Italia su questo punto, invece il governo è stato tempestivo. Draghi ha approvato il bonus carburante per tutti coloro che lavorano con un contratto di dipendenza presso aziende private.

In sostanza, una detrazione Irpef in busta paga, che si concretizza dunque in 200 euro esentasse da poter spendere per il rifornimento presso le pompe di benzina.

Infine, nel corso dei prossimi tre mesi, il carburante in Germania costerà meno. L’importo stabilito è di 30 centesimi in meno per il diesel e di 15 centesimi al litro per la benzina. 

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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