Bonus idrico: ecco quando fare domanda per averlo!

Il Governo ha prorogato il bonus idrico al 2023, una grande notizia per tutti gli italiani che dunque possono ancora richiederlo.Quando si può fare domanda?

Tra le varie misure confermate dalla Legge di Bilancio 2022 c’è anche il bonus idrico, che viene prorogato fino al 2023, e che dunque potrà essere usufruito ancora per un lungo periodo.

Il beneficio consiste in una cifra di 1.000 euro che si potrà ricevere tramite il metodo della detrazione fiscale, e non più tramite il rimborso com’è accaduto finora.

Alla luce di quanto asserito nel documento ufficiale, possiamo anche comunicare la data d’inizio d’invio delle domande.

Questa è fissata a partire dal primo gennaio 2022, e dunque è già possibile inoltrare la richiesta per beneficiare della misura.

Il Governo, per questa manovra, ha stanziato ben un milione e mezzo di euro a riprova della fiducia che in essa ripone.

Ricordiamo che la misura permette di sostituire o installare nuovi dispositivi di filtraggio dell’acqua, con tutti i benefici che questo può apportare.

C’è stato un periodo in cui, questo come altri bonus, sono rimasti in dubbio, ma finalmente la sua proroga è ufficiale e tutti gli aventi diritto possono beneficiarne.

Questa è una misura importante per ciò che concerne il risparmio nei consumi e anche sugli sprechi, dunque non solo una misura a carattere economico ma anche di salvaguardia dell’ambiente.

Prima di proseguire vi consigliamo il seguente video YouTube di ACCA software, in cui vengono analizzati i principali cambiamenti dei bonus edilizi con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2022.

Bonus idrico: quando e come inviare la domanda

Iniziamo subito con la parte su cui vogliamo focalizzarci maggiormente in questo articolo: quando si può inviare la domanda per ricevere il bonus idrico? Come si fa?

Nel corso di questo paragrafo ci soffermeremo su questo, andando a specificare tutti gli elementi di maggior rilievo.

Cominciamo a dare le date, si può inoltrare la domanda a partire dal primo gennaio 2022, e si potrà inviare fino alla scadenza della misura, attualmente fissata al 2023.

Dunque è già possibile inviare la domanda per poter ricevere il bonus e in molti si stanno già accingendo a iniziare la procedura.

Passiamo ora a capire come si fa, e qual è l’iter da seguire per non sbagliare nel corso della procedura.

L’invio della richiesta dovrà essere telematico, e il portale di riferimento è quello del Ministero della Transizione Ecologica, altrimenti detto MITE.

All’interno del portare, per favorire l’invio della richiesta, sarà obbligatorio presentare alcuni documenti e certificati che verranno richiesti, e saranno obbligatori al fine di ricevere il bonus.

Parliamo ad esempio dei documenti che dimostrano il possesso dell’immobile su cui sono stati svolti i lavori, o quelli inerenti alle note specifiche dei dispositivi acquistati.

Inoltre, verranno richiesti i dati personali e il totale delle spese derivanti dai lavori e dall’acquisto dei dispositivi.

Insomma, nulla di spaventoso o di particolarmente complicato, capiamo bene però che risulta fondamentale essere in possesso di tutte le certificazioni che verranno richieste, questo al fine di dimostrare trasparenza, che ormai è sempre più gradita dal Governo.

Abbiamo visto che cosa sta accadendo con il Superbonus e con il Reddito di Cittadinanza, misure criticate per i troppi furbetti che riescono ad aggirare le regole, il Governo non può più permettersi errori, nemmeno nel bonus idrico.

Bonus idrico: che cos’è e novità sulla proroga

Il bonus idrico rappresenta una misura particolarmente interessante, poiché tra gli obiettivi c’è anche quello del risparmio sui consumi dell’acqua, che di questi tempi non è un dettaglio.

In molti infatti possiedono ancora apparecchi obsoleti che non permettono di evitare inutili sprechi, portando sia a una maggiore spesa che a un impatto ambientale peggiore.

In questo contesto si inserisce dunque questo bonus, voluto fortemente dal Ministero della Transizione Ecologia, che si è fatto portavoce per mesi della sua utilità.

Introdotto inizialmente con la Legge di Bilancio 2021, ha dovuto attendere i decreti attuativi che ne hanno disciplinato i termini e le regole.

Fortunatamente, con la Legge di Bilancio 2022, è arrivata anche la sua proroga, che andrà a beneficio di molti cittadini per la felicità del MITE.

La proroga ha fissato la scadenza al 2023, consentendo agli italiani un anno di tempo per usufruire della misura, ma cambiando le modalità di ricezione dell’erogazione.

Infatti, fino a questo momento, i fondi arrivavano tramite rimborso, ma per il 2022 la modalità decisa è quella della detrazione fiscale.

Rimane invece inalterato l’importo che sarà di 1.000 euro, questa la cifra massima riscattabile per l’acquisto dei dispositivi e per i lavori svolti.

Bonus idrico: i requisiti, non serve l’ISEE!

Fortunatamente, per tutti gli aspiranti beneficiari, la Legge di Bilancio 2022 non ha messo mano ai requisiti richiesti per poter beneficiare del bonus idrico.

Infatti questi non sono per nulla stringenti, al contrario, permettono alla maggior parte dei cittadini di poterne beneficiare.

Andiamo dunque a elencarli:

  • residenza in Italia;
  • avere la maggiore età;
  • essere i legittimi proprietari dell’immobile in cui si sono svolti i lavori.

Non ci sono dunque requisiti ISEE da rispettare, nessun limite di reddito o di patrimonio, e dunque tutti ipoteticamente possono beneficiare della misura.

Bisogna poi specificare che, alla luce di quanto scritto in precedenza a proposito della trasparenza, vige l’obbligo di pagare ogni tipo di spesa utilizzando metodi rintracciabili.

Non sono ovviamente consentiti i contanti dunque, favoriti invece i metodi digitali e i bonifici.

Bonus idrico: quali lavori sono ammessi?

Dopo aver visto che cos’è, quali sono i requisiti e quando si può fare domanda per ricevere il bonus idrico, andiamo a scoprire quali sono i lavori ammessi, la Legge di Bilancio 2022 ha portato ulteriori novità in merito?

La risposta è no, come nel caso dei requisiti, anche la lista dei lavori ammessi rimane invariata.

Dunque si potrà ricevere il beneficio per tutti i lavori, riguardanti il sistema idrico, che erano già compresi l’anno scorso.

Nella fattispecie, è possibile ricevere l’incentivo per acquistare dispositivi che hanno lo scopo di salvaguardare gli sprechi dell’acqua su immobili che già esistono e di cui si è già in possesso.

Dunque si possono sostituire i rubinetti, i soffioni per la doccia, i sanitari e via dicendo, a patto che gli acquisti apportino un miglioramento delle condizioni.

Si possono inoltre effettuare lavori si opere murarie idrauliche che abbiano il fine di smontare o dismettere dispositivi obsoleti legati all’acqua.

In sostanza, come già abbiamo anticipato, sono ammesse le opere di miglioria idraulica che hanno il fine di evitare sprechi e di consumare meno acqua sono compresi.

La misura dunque assume connotati importanti, e fa permanere quella volontà di proteggere oltre che il portafoglio anche l’ambiente.

Bonus idrico: la detrazione fiscale

Una grossa novità, come abbiamo potuto vedere nel corso dei paragrafi, è rappresentata dalle modalità con cui si andrà a percepire il bonus idrico.

Da quando è nato si è sempre potuto beneficiare tramite il rimborso spese, anche per la cifra non altissima che questo permette di ricevere, che è pari a 1.000 euro.

Con la nuova Legge di Bilancio 2022, però, questo è cambiato, e ci ritroviamo di fronte a un nuovo metodo di erogazione del bonus.

Si potrà ricevere dunque tramite la detrazione fiscale che arriverà con la dichiarazione dei redditi.

Una novità che in realtà non è stata accolta benissimo dalla platea dei beneficiari, che avrebbe invece preferito il vecchio metodo di pagamento.

Bisogna però considerare che, essendo anche rimasta in dubbio nel suo rinnovo, questo rimane un dettaglio che alla fin fine è di poco conto.

È molto più importante, infatti, che sia arrivata la proroga e che se ne possa beneficiare fino al 2023 senza grosse paturnie.

Anche la permanenza dei vecchi requisiti, che sono praticamente inesistenti, fanno capire come la volontà del Governo sia quella di far usufruire dell’incentivo a più persone possibili, e questo è un dettaglio non indifferente.

Bonus idrico: lavori fino al 2021

Abbiamo appena visto che la nuova via per ricevere il bonus idrico è quella della detrazione fiscale, grazie alla dichiarazione dei redditi.

Bisogna però specificare che questo è valido per chi svolge e termina i lavori nel corso del 2022, che cosa accade invece per chi ha svolto i lavori entro la fine di dicembre 2021?

Per questa specifica categoria, l’erogazione del bonus avverrà tramite rimborso, con le classiche modalità con cui è stato erogato finora.

Nessun problema dunque per coloro che rientrano in questa categoria, essi infatti beneficeranno del bonus così com’è stato creato, e con le regole vigenti fino alla fine dell’anno appena passato.

Una buona notizia dunque che può tranquillizzare una grande quantità di beneficiari, che non dovranno preoccuparsi di allinearsi con le nuove modalità di ricezione.

Torniamo comunque a ripetere che, anche per i nuovi beneficiari, la modalità di detrazione è un sistema sicuro e valido, e dunque possono stare tranquilli anche loro.

Bonus idrico: obiettivo ambiente come per il Superbonus

Abbiamo fino a qui visto tutte le caratteristiche del bonus idrico, mettendo in luce le novità apportate dalla legge di Bilancio 2022 e le modalità per richiederlo.

Vogliamo terminare l’articolo con una riflessione che vuole andare ad analizzare le ultime scelte del Governo.

Stiamo assistendo anche grazie o per colpa dell’emergenza epidemiologica ad alcune manovre e scelte del Governo, che sembra finalmente interessarsi all’ambiente e all’ecosostenibilità.

Il bonus idrico è soltanto una delle misure che vanno a beneficio di migliorie che coinvolgono l’ambiente, in questo caso riducendo gli sprechi d’acqua.

Per trovarne un’altra basta porre l’attenzione sul ben più famoso Superbonus 110%, una misura apprezzatissima non solo dai cittadini ma anche dall’Europa.

Anche in questo caso le migliorie che vengono apportate agli immobili hanno fini diversi, come il rinnovamento degli edifici, il minor consumo di energia e il conseguente minor impatto ambientale.

Anche la sicurezza viene agevolata e premiata grazie a queste misure, il Governo avrà finalmente posto il suo sguardo verso questa direzione?

Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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