Caro bollette, rincari del 100% a partire da ottobre 2022: più aiuti alle famiglie

Caro bollette, le previsioni vedono arrivare rincari del 100% rispetto al trimestre in corso. A lanciare l’allarme è Arera che richiede interventi immediati.

Caro bollette: mentre molti italiani si domandano quando le bollette scenderanno e sarà possibile prendere una boccata d’aria, arriva l’allarme di Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) sul rischio di nuovi rincari a partire da ottobre 2022. 

Diversi sono gli interventi che il governo ha messo in campo negli scorsi mesi per far fronte ai rincari di bollette di luce e gas. Interventi, però, che non sono bastati per far fronte alla varietà di problematiche legate ai costi per i consumatori finali e non solo. 

Con una segnalazione inviata a Governo e Parlamento, Arera lancia l’allarme: l’Autorità mette in evidenza le forti criticità per il sistema nazionale legate all’elevato aumento dei prezzi del gas. 

Criticità che, per il consumatore finale, si tradurranno in ulteriori rincari a partire dall’autunno. E se il governo non metterà in campo ulteriori e straordinarie misure, i costi risulterebbero insostenibili per tutti i consumatori. 

Caro bollette e l’allarme Arera: rincari del 100% a ottobre 2022

Il documento del 29 luglio inviato a Governo e Parlamento l’Autorità di Regolamentazione lancia un vero e proprio allarme. Come si legge nella segnalazione: 

per il trimestre ottobre – dicembre 2022, è atteso, laddove dovessero mantenersi i livelli delle quotazioni degli ultimi giorni, un ulteriore incremento delle bollette per le famiglie, stimabile oggi di oltre il 100% rispetto al trimestre in corso. 

Insomma, i rincari a cui hanno dovuto far fronte i cittadini italiani potrebbero aver costituito solo un primo passo verso una situazione ancor più drammatica. Inoltre, come segnalato da Arera, nemmeno gli ultimi interventi messi in campo dal governo potrebbero contenere gli aumenti. 

Ma quali sono le cause di questi ulteriori rincari? 

Caro bollette: le cause degli aumenti tra guerra e socializzazione degli oneri

L’allarme di Arera arriva in un momento di forte sconforto per il nostro Paese. L’apertura della crisi di governo e la conseguente corsa alle urne rendono lo scenario ancor più destabilizzante di quanto non lo sia già. 

Non solo le conseguenze economiche della pandemia che, ancora oggi, pesano sulle tasche di molti cittadini, ma anche gli squilibri internazionali che, per forza di cose, si abbattono anche sul nostro Paese. 

D’altra parte, sono proprio tali squilibri una delle cause principali dell’imminente aumento dei costi sulle bollette per le famiglie italiane. Come specificato da Arera nella sua segnalazione, con lo scoppio della guerra in Ucraina i prezzi, con particolare riferimento al gas naturale, sono aumentati in maniera spropositata nei mercati all’ingrosso. 

È esattamente questo aumento che determinerà, secondo le stime, i temuti rincari previsti per ottobre di quest’anno. 

Ad aggiungersi alle cause di nuovi, insostenibili aumenti sarebbe anche l’incertezza circa gli approvvigionamenti di gas naturale per il trimestre ottobre- dicembre 2022. A dover affrontare la crisi, dunque, non sarebbero solo i clienti finali, ma anche gli stessi venditori. 

Da un lato, dunque, cittadini che non avranno i soldi per sostenere i pesanti rincari; dall’altra, aziende che si avvicinano al fallimento. Una questione che, in realtà, riguarderà tutti. 

Cos’è la socializzazione degli oneri: tutti paghiamo per i clienti morosi

Nel documento Arera si fa accenno anche questo altro, importante aspetto quando si parla di un “aumento dei costi da socializzare a carico della generalità dei clienti finali”. 

Cosa significa questo passaggio? Come abbiamo visto, la situazione attuale potrebbe influire sull’impossibilità, per i cittadini, di pagare le bollette e, allo stesso tempo, portare le aziende a chiudere. 

Insomma, ci si troverebbe a dover fare i conti con una grossa mole di debiti. Debiti che, a causa di una delibera Arera del 2018, prevede vengano ridistribuiti secondo la cosiddetta socializzazione degli oneri. In sostanza, i debiti dei morosi (famiglie o imprese) peseranno sulla bolletta di tutti i cittadini, anche di coloro che, nonostante i già recenti aumenti, non hanno (ancora) problemi a pagarla. 

Si tratterebbe, quindi, di un aumento causato anche da costi aggiuntivi rispetto ai già presenti rincari sulle bollette di tutti i cittadini. 

Caro bollette, come difendersi a ottobre 2022 e cosa succederà 

Lo scenario è tutt’altro che positivo. Benché gli italiani siano sempre stati ben consci della crisi in atto, l’allarme Arera non solo conferma la drammaticità della situazione, ma ritiene opportuno anche avvertire il governo che le misure messe in campo fino a questo momento potrebbero non bastare. 

Nonostante gli interventi apportati negli scorsi mesi (per esempio, l’azzeramento degli oneri di sistema, così come il potenziamento dei bonus sociali per le famiglie in difficoltà economiche o i cittadini in difficoltà fisiche), la situazione è destinata a peggiorare. 

L’Autorità ritiene fondamentale: 

attuare misure volte a ripristinare un equilibrio tra domanda e offerta […]

Il rischio di un ulteriore aumento sui costi delle bollette, dunque, richiede interventi immediati, ma aggiunge un’ulteriore preoccupazione legata al momento delicato che stiamo vivendo, in attesa delle elezioni politiche del 25 settembre. Una data chiave, a partire dalla quale sapremo come il nuovo governo si comporterà per tutelare i consumatori e l’intero sistema. 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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