Lavastoviglie, il trucco dello sportello che fa risparmiare in bolletta

Lavastoviglie, il trucco dello sportello ti permette di risparmiare in bolletta, ma non solo. Ecco come funziona e perché usarlo.

Della lavastoviglie non si può più fare a meno. Non solo ci risparmia la noia di fare i piatti a mano, ma è ormai stato ampiamente dimostrato che, anche in termini di consumi, è più conveniente.

Il risparmio, però, dipende anche dal modo in cui utilizziamo questo valido elettrodomestico. Alcune distrazioni o abitudini errate possono, infatti, portarci a un dispendio non indifferente che si paleserà in bolletta.

Una delle prime cose da sapere quando si utilizza spesso la lavastoviglie è che questa va sempre avviata a pieno carico. Una lavastoviglie mezza vuota, infatti, consuma la stessa quantità di detersivo e di energia di una a pieno carico.

Allo stesso tempo, non bisogna compiere l’errore di caricarla eccessivamente. Il risultato? Stoviglie che presentano aloni e residui di sporco che ci costringeranno di rilavare tutto una seconda volta a mano, con conseguente consumo di acqua e detersivo.

Ma non solo, perché c’è una particolare funzione della lavastoviglie che può farci consumare più di quanto non sia necessario. E la soluzione, per contenere i consumi e risparmiare in bolletta, è davvero semplice.

Lavastoviglie, come risparmiare in bolletta con alcuni semplici trucchi

La lavastoviglie non è certo tra gli elettrodomestici che abbiamo in casa che consumano meno.

Tuttavia, come già detto, rimane preferibile fare affidamento su questo elettrodomestico rispetto al lavaggio a mano di piatti, bicchieri e posate.

I fattori che permettono di ridurre i consumi e risparmiare in bolletta sono essenzialmente due:

  • la classe energetica della lavastoviglie;

  • il modo in cui questa viene utilizzata.

Sul primo punto c’è poco da dire: una lavastoviglie datata porterà indubbiamente a consumi più alti. Vale la pena considerare di cambiare l’elettrodomestico e sostituirlo con uno a risparmio energetico per cominciare ad alleggerire le bollette.

In merito al secondo punto, va detto che diversi sono gli errori che si compiono nell’utilizzo della lavastoviglie.

In primis, molte persone scelgono di lavare le stoviglie prima di riporle nell’elettrodomestico. In realtà, andrebbero eliminati solo i residui di cibo con un tovagliolo, riponendo i piatti così come sono nel cestello.

In secondo luogo, troppo poco si riflette sull’importanza di una buona manutenzione. Controllando la lavastoviglie periodicamente si riduce il rischio di malfunzionamenti futuri e ci si assicura risultati di pulizia impeccabili, così come un risparmio economico.

Perché la lavastoviglie consuma tanto e come fare per risparmiare

Mediamente, una lavastoviglie può consumare circa 2.5 kWh, anche se modelli più recenti a risparmio energetico fanno scendere i consumi fino a 1.8 kWh.

Ancora una volta, rimane fondamentale conoscere la classe energetica della lavastoviglie e, quando ci troviamo di fronte a modelli molto vecchi e ormai obsoleti, valutare l’acquisto di una lavastoviglie A++ o A+++.

Molto dipende, poi, dai programmi che siamo abituati a utilizzare. Basti pensare che i consumi si abbassano ulteriormente quando decidiamo di avviare cicli di lavaggio brevi a una temperatura di 45° oppure quando facciamo a meno di programmi di prelavaggio o di asciugatura.

Una temperatura più alta implica consumi più alti. Perciò sarebbe sempre consigliabile ricorrere a temperature più alte solo quando bisogna lavare piatti particolarmente sporchi.

Ma torniamo proprio alla fase di asciugatura, perché non tutti lo sanno, ma si tratta proprio di uno dei fattori che incidono maggiormente sui consumi dovuti alla lavastoviglie.

Sapevi che eliminando questa fase con piccole, semplici attenzioni si può alleggerire le bollette?

Lavastoviglie, il trucco dello sportello che fa risparmiare in bolletta

Come abbiamo visto, il momento dell’asciugatura è quello in cui si consuma più energia.

Il consiglio, dunque, è fare a meno della fase di asciugatura, anche perché esistono altri metodi per lasciare asciugare le stoviglie che non solo portano a risparmiare in termini di consumi, ma apportano anche benefici alla nostra salute e a quella dell’elettrodomestico.

In linea generale, eliminare la fase di asciugatura permette un risparmio di circa il 40%, con un risparmio anche in termini di tempo (almeno 15 minuti).

Buona norma è, una volta terminato il ciclo di lavaggio, aprire lo sportello della lavastoviglie e far asciugare piatti, bicchieri e posate per circa una mezz’ora.

Non solo si risparmia economicamente e in termini di tempo, ma si prevengono anche diversi problemi legati all’utilizzo scorretto della lavastoviglie, in particolare l’eventuale formazione di muffa e batteri che portano anche alla presenza di sgradevoli odori in cucina.

Per permettere all’umidità fuoriuscita dall’elettrodomestico di dissiparsi, è anche consigliabile arieggiare la stanza.

Insomma, parliamo di un gesto davvero semplice che può entrare a far parte della routine quotidiana e che può avere effetti davvero positivi.

Leggi anche: Lavastoviglie, la modalità Eco conviene o no? Ecco la risposta che vi sorprenderà

 

 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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