Pellet, prezzo in forte calo: se acquisti risparmi il 40%. Ecco da quando e perchè

Il prezzo del Pellet è in netto calo rispetto al 2022. Secondo i dati appena diffusi da Aiel acquistando adesso si può risparmiare il 40%. Ecco perchè

In questi giorni di caldo e afa sono molti coloro che stanno rimpiangendo le fredde giornate invernali.

Ma attenzione, nonostante le alte temperature si torna a parlare della prossima stagione termica e soprattutto del Pellet.

Lo sappiamo nonostante lo scorso anno sia stato oggetto di una forte altalena dei prezzi, il Pellet è stato il combustibile più usato dagli italiani. 

Ed ora il suo prezzo è in netto calo rispetto al 2022. A farla da padrone sono state le numerose agevolazioni introdotto dal governo di centrodestra, tra cui spicca tra le più importanti la riduzione dell’Iva.

Se si analizzano i dati relativi al prezzo del pellet, si evidenzia come negli ultimi mesi del 2022 questi ha sfiorato i 15 euro a sacchetto, contro i 4 euro degli anni passati.

Un prezzo certamente quadruplicato rispetto a quelli del 2021. Ma nonostante ciò il Pellet è stata la biomassa preferita dagli italiani e per certi versi anche la più conveniente.

Adesso si torna a parlare di pellet a seguito dei dati diffusi da Aiel, che evidenziano come la biomassa oggi sia ancora più conveniente.

E’ stato registrato un abbattimento dei prezzi di circa il 40%.

Ecco perché e tutte le dritte per risparmiare ulteriormente sull’acquisto.

Pellet, prezzo in forte calo: se acquisti risparmi il 40%. Ecco da quando e perchè 

Ormai è risaputo, il Pellet è la biomassa preferita dagli italiani nonostante i forti rincari che l’hanno colpita in questi ultimi anni.

Il perché è facilmente intuibile: gli impianti sono molto sicuri e viene offerta un’ottima resa anche in ambienti molto grandi.

E’ cosa nota, nei mesi scorsi il prezzo del Pellet ha raggiunto soglie altissime a causa dell’aumento del prezzo del gas naturale e dalla scarsità della materia prima.

Lo sappiamo il nostro bel Paese non è certamente tra i primi produttori di Pellet. Si stima che su un consumo di circa 3,35 milioni di tonnellate la  produzione sia soltanto di 450.000 tonnellate. Cifre molto basse.

La maggior parte viene importato, da Slovacchia, Repubblica Ceca, Austria e dalla Croazia.

I prezzi diffusi dal’AIEL, l’Associazione Italiana per le energie agroforestali fanno ben sperare.

Dai rilevamenti fatti lo scorso mese di aprile il prezzo medio è sceso a 6,19 euro per un sacco da 15 Kg.

Dunque sembra rientrata l’allerta prezzi. Il combustibile legnoso è tornato quasi ai livelli della primavera del 2022.

Sembrano ormai un lontano ricordo i 10,5 euro pagati nel settembre 2022 e i 9,2 di gennaio 2023.

Pellet, segui i consigli di AIEL

Ma quand’è il momento migliore per acquistare? Ad aiutarci arrivano i consigli del direttore generale di Aiel Annalisa Paniz.

“Il consiglio che possiamo dare ai consumatori è di acquistare il biocombustibile nel periodo estivo, quello più competitivo, per evitare i fisiologici aumenti attesi all’inizio della stagione termica”.

Dunque se si acquista in certi periodi dell’anno il risparmio è assicurato.  La stagione estiva è l’ideale perché la domanda è molto bassa e di conseguenza il risparmio diventa più alto.

Ma attenzione alle truffe. E’ opportuno rifornirsi da fornitori affidabili e certificati anche perché il  pellet deve rispettare alcuni standard internazionali come ENplus A1 o A2 codici che certificano il contenuto di umidità, il potere di calore, la densità e la percentuale di combustibile contenuto.

Si consigli di leggere dunque la scheda tecnica del prodotto, tenendo conto del residuo di ceneri che deve essere inferiore all’1%, il cloro deve essere intorno allo 0,02, mentre lo zolfo dovrebbe essere inferiore allo 0,01%.

Ecco altri motivi per la riduzione

Tra i motivi principali della riduzione del prezzo del Pellet c’è senza dubbio la riduzione dell’IVA dal 22% al 10%.

Oltre a ciò si è aggiunta la paura dei produttori di non vendere il prodotto e la successiva riduzione del prezzo del gas naturale.

Molti  grossisti, infatti hanno svenduto il prodotto pensando di non recuperare quanto investito.

A contribuire alla riduzione anche l’abbattimento del  prezzo del legno che ha subito anch’esso  una flessione dopo gli aumenti dei mesi scorsi.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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