Superbonus 110%, brutte notizie: addio unifamiliari e ville

Superbonus 110% ancora al centro delle polemiche. Brutte notizi arrivano per alcuni lavori su villette e unifamiliari. Ci sarà l’addio? Ecco le ultime.

Superbonus 110% ancora al centro delle polemiche. Brutte notizie arrivano dal Governo Draghi per la demolizione e la ricostruzione di villette ed edifici unifamiliari: c’è l’addio.

Intanto, spuntano oltre novità 2022 sul Bonus ristrutturazione per eccellenza, confermato fino al 2025, ma con una serie di cambiamenti che entreranno in vigore con il passare degli anni e che lo renderanno sempre meno vantaggioso.

Insomma, non è proprio roseo il destino delle imprese e dei privati che hanno deciso di avvalersi delle agevolazioni offerte dal Superbonus 110%.

Pochi giorni fa è arrivata la notizia dell’addio alla proroga per i lavori di demolizione e ricostruzione riguardanti le villette e gli edifici unifamiliari. L’aggiornamento è stato confermato dal sottosegretario all’Economia, Gian Mario Fragomeni.

Maggiori informazioni sulla scadenza del Superbonus 110% confermata al 2022 per i lavori sopra indicati per villette ed unifamiliari le trovate nel video YouTube del geometra Danilo Torresi.

I cambiamenti messi nero su bianco nella Legge di Bilancio 2022, in riferimento agli interventi di demolizione e ricostruzione da poter agevolare grazie al Superbonus 110%, hanno creato un certo scompiglio.

La recente Manovra ha disposto la proroga del Superbonus 110 dal 2022 al 2025, ma con una serie di modifiche sostanziali che verranno applicate con il passare degli anni.

Queste vanno ad aggiungersi agli altri paletti introdotti per limitare le truffe a carico dello Stato e per eliminare alcune problematiche che da sempre hanno accompagnato la possibilità di usufruire del Superbonus 110%.

Incrementa la burocrazia, utilizzare il Bonus 110% nelle due opzioni di sconto in fattura e cessione del credito diventa quasi impossibile e limitazioni ancora più rigide vengono adottate per le abitazioni unifamiliari e le villette.

La proroga dopo il continuo fare e disfare del Governo finalmente è arrivata. Si potrà usufruire del Superbonus 110% fino alla fine del 2025, ma con dei ritocchi alle aliquote che scenderanno di anno in anno rendendo sempre meno vantaggioso il Bonus ristrutturazione.

Ma c’è di più, cambiano le regole per i lavori interessanti le villette e le unifamiliari, così come le scadenze a cui fare riferimento.

Vediamo subito quali sono i recenti aggiornamenti sul Superbonus 110% e quali altre novità dovremmo attenderci nel corso del 2022.

Superbonus 110%: addio a villette e edifici unifamiliari! Quali sono i problemi?

Da qualche giorno a questa parte è emerso un dubbio sui lavori ammessi al Superbonus 110%, in particolare per quelli aventi ad oggetto le villette e le unifamiliari.

Una problematica a cui il Ministero delle Finanze ha prontamente fornito soluzione. L’articolo che ha creato scompiglio è il 119 del Decreto Rilancio (comma 8 bis) ad opera della Manovra di Bilancio 2022.

Quello che fa riferimento alla possibilità di usufruire del Superbonus 110% fino alla scadenza della proroga (fissata al 31 dicembre 2015) per alcune ristrutturazioni e alla possibilità di sfruttare l’agevolazione implicita nel Bonus 110 anche per gli interventi di demolizioni e ricostruzione delle unifamiliari o degli edifici da due fino a 4 unità.

Superbonus 110%: addio villette e edifici unifamiliari. Ecco le brutte notizie

Leggendo attentamente l’articolo 119, comma 8 bis, del Decreto Rilancio, pare non ci siano dubbi: le villette e gli edifici unifamiliari potranno avvalersi del Superbonus 110% per i lavori di demolizione e di ricostruzione.

Purtroppo, non è così. La recente comunicazione resa nota dal sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Federico Freni, ha spiegato chiaramente cosa si cela dietro il comma 8 bis del citato articolo, sciogliendo ogni dubbio.

Ebbene, la proroga del Superbonus 110% disposta fino al 31 dicembre 2025, comprensiva della chance di poter utilizzare il Bonus ristrutturazione anche per i lavori di demolizione e ricostruzione si applica a tutti gli edificifatta eccezione per le villette e le unifamiliari.

Nello specifico, la proroga sancita nell’articolo 119 è valida per gli edifici composti da due unità a salire, oltre che per i condomini.

Rimangono, dunque, fuori le unità autonome e le ville che sono disciplinate nello stesso comma 8 bis, ma al secondo periodo.

Volendo essere più chiari, le villette e gli edifici unifamiliari dovranno dire addio alla proroga del Superbonus 110% per gli interventi di demolizione e ricostruzione.

Inoltre, questi potranno sfruttare la detrazione implicita nel Superbonus 110% entro la fine del 2022 nel rispetto delle regole disciplinanti lo Stato di Avanzamento dei Lavori al 30% (SAL) sul totale dei lavori, da raggiungere entro il 30 giugno 2022.

Superbonus 110%: addio alla proroga per villette e unifamiliari. Ecco i motivi

L’addio alla proroga dal Superbonus 110% per i lavori di demolizione e ricostruzione delle villette e delle unifamiliari è solo una delle tante novità 2022.

La Legge di Bilancio 2022 ha apportato una serie di ritocchi alla vecchia normativa del Bonus 110, la massima agevolazione esistente nell’ampio panorama edilizio.

Ricordiamo che l’obiettivo prioritario del Bonus ristrutturazione, citato anche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è quello di realizzare il miglioramento energetico di almeno il 50% degli immobili pubblici o privati esistenti sul territorio dello Stato.

Un progetto molto interessante, ma non esente da costi. Il Superbonus 110% è difatti un’agevolazione che costa alle casse dello Stato fior di quattrini.

Se si considerano, poi, le truffe messe in atto dai furbetti dei Bonus edilizi (costate circa 5 miliari di euro ai conti nazionali) si comprende benissimo come un intervento del Governo per evitare le frodi era più che necessario.

Ecco perché la proroga del Superbonus 110% è stata estesa fino alla fine del 2025, ma con una serie di paletti e nuove regole che entreranno in vigore andando avanti con gli anni, rendendo il Bonus via via sempre meno vantaggioso.

Superbonus 110%: non solo proroga mancata per le ville e unifamiliari. Ecco tutte le novità 2022

La mancata proroga per le villette e gli edifici familiari aventi ad oggetto interventi di demolizione e ricostruzione va ad unirsi al pacchetto delle novità 2022 volute dal Governo Draghi.

Ma quali sono le modifiche più rilevanti operate al Superbonus 110%? Quella più meritevole di attenzione è la riduzione dell’aliquota fiscale di anno in anno.

La chance di realizzare lavori di riqualificazione energetica/riduzione del rischio sismico godendo della piena detrazione (110%) rimarrebbe inalterata fino al 2023.

Le novità maggiori riguardano le aliquote e le date di scadenza per gli edifici pluri e unifamiliari. Stiamo parlando di cambiamenti in vigore già dal 2022.

Le limitazioni più grandi interessano i proprietari delle abitazioni unifamiliari che possono accedere al Superbonus 110%, ma avendo realizzato almeno il 30% dei lavori complessivi entro la fine di giugno dell’anno in corso, documentando il tutto con lo SAL.

Diversa è la scadenza per le IACP e le cooperative. Questi potranno usufruire del Superbonus 110% fino al 2023, a patto di aver completato il 60% degli interventi complessivi entro fine giugno dello stesso anno.

Superbonus 110%: cessione del credito e sconto in fattura. Cosa cambia nel 2022

Altri cambiamenti che hanno finito per rendere più difficile l’accesso al Superbonus 110% nel 2022 riguardano i paletti imposti dal Governo alle due opzioni si utilizzo del Bonus ristrutturazione: la cessione del credito e lo sconto in fattura.

In verità, le prime restrizioni sono state introdotte lo scorso anno con il Decreto Antifrode, poi rafforzate dal Decreto Milleproroghe per fronteggiare le frodi causate dall’uso improprio del Superbonus 110%.

Per effetto del DL Antifrode, dal 11 novembre 2021 (data di entrata in vigore del provvedimento stesso) è obbligatorio la presentazione del visto di conformità e dell’asseverazione sulla congruità dei prezzi, non solo per le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito, ma anche per la classica detrazione IRPEF.

Una serie di brutte notizie, accentuale dalle nuove regole dettate dal DL Milleproroghe che ha sospeso la cessione del credito a catena.

Al momento, sono autorizzati solo due trasferimenti (oltre al primo), ma verso istituti autorizzati.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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