Superbonus 110%, non per tutti al 90%: ecco chi potrà ancora sfruttare la detrazione piena

Superbonus110% in modifica da parte del governo Meloni. Scende la detrazione al 90% ma non per tutti. Alcuni potranno ancora godere dell’aliquota piena.

Superbonus 110% in modifica. Il governo Meloni pronto ad introdurre nuove aliquote di detrazione e nuovi requisiti di accesso. Scende la percentuale di detrazione al 90 ma non per tutti. Vediamo subito gli scenari possibili e chi potrà ancora sfruttare l’aliquota del 110%.

Il Superbonus 110% è senza pace. La misura voluta fortemente dal governo Conte per rilanciare il settore edilizio e che ha fatto storcere il naso al governo Draghi sarà oggetto di modifiche da parte del neo governo di centro destra.

Il motivo della riforma è da ricercarsi nelle truffe ai danni dello stato che hanno superato soglia 6 miliardi di euro. Senza dubbio il Superbonus 110% ha avuto come merito il rilancio del settore edilizio, basti pensare che ha permesso riqualificazioni delle abitazioni per un totale di 70,30 miliardi di euro.

Tra Superbonus 110% e gli altri incentivi il settore dell’edilizia è stato fortemente rilanciato.

Ma va detto che numerosi Bonus andranno in archivio il 31 dicembre 2022. Alcuni, bonus come il bonus facciate e il bonus barriere architettoniche non vanno molto a genio al governo Meloni. Si preannuncia perciò un mancato rinnovo di queste due misure. Altri, invece, sono stati già confermati e prorogati fino al 2025.

Senza ombra di dubbio, al governo di centro destra toccherà mettere mano al Superbonus 110%, anche perché i fondi stanziati dalla misura sono stati superati già da un bel pò e pertanto si necessità un rifinanziamento, soprattutto per sbloccare la cessione dei crediti.

Scopriamo insieme quali sono le novità del governo Meloni circa le modifiche al Superbonus 110%.

Superbonus 110%, non per tutti al 90%: ecco chi potrà ancora sfruttare la detrazione piena

Il governo Meloni è deciso mettere mano al Superbonus 110 e all’intero sistema dei bonus edilizi.

Con la Legge di Bilancio 2023, di prossima approvazione, si pensa di mettere mano soprattutto alle aliquote di detrazione e ai requisiti di accesso.

Si tratta in realtà di un anticipo, perché la progressiva riduzione delle percentuali di detrazione è già prevista. Infatti secondo la vecchia legge la detrazione dovrebbe passare dal 70% nel 2024 e al 65% nel 2025, ultimo anno del Superbonus.

Ma il governo Meloni potrebbe modificare già le aliquote a partire dal 2023. L’ipotesi al vaglio del neo governo di centro destra prevederebbe due novità.

Premettendo l’intenzione di mantenere inalterata la percentuale di detrazione massima per il 2023, due sono le novità sostanziali.

Il Superbonus 110% verrebbe rimodulato nelle aliquote per quanto riguarda condomini e edifici unifamiliari.

Nel dettaglio, si pensa di abbassare la percentuale di detrazione al 90% per condomini e edifici unifamiliari a patto che questi vengano utilizzate come prima casa.

Superbonus al 90% per condomini e villette, come cambia

Ad oggi il Superbonus 110% prevede l’aliquota piena anche per i condomini per tutto il 2023.

La Legge di Bilancio del 2022 ha previsto anche per questi edifici la progressiva riduzione dell’aliquota a partire dal 2024 facendola passare al 70% e al 65% nel 2025. 

Nei giorni scorsi si sono susseguite una serie di voci circa la possibilità di una rimodulazione delle aliquote già a partire dal 2023. Sul tavolo del governo, infatti, spunta l’ipotesi di ridurre l’aliquota di Superbonus per i condomini e portarla al 90% già a partire dal 1° gennaio 2023.

Per le villette unifamiliari le agevolazioni scadono il 31 dicembre 2022 per chi ha effettuato almeno il 30% dei lavori.

Ma non è tutto. Il governo Meloni vorrebbe prorogare la misura anche nel 2023 per le villette unifamiliari riducendone l’aliquota al 90%, a patto che l’edificio risulti prima casa e se il reddito del titolare non superi una certa soglia.

Superbonus 110%, novità quoziente familiare: di cosa si tratta

Altra novità allo studio del governo Meloni è l’introduzione del quoziente familiare per il Superbonus 110% applicato alle villette.

Il quoziente familiare, già utilizzato in Francia per avere una tassazione più equa prevede che le entrate della famiglia siano tutte sommate tra loro e poi divise per il numero di componenti del nucleo familiare, corretti per una scala di equivalenza. 

In questo modo, si avrebbe maggiore equità rispetto all’Isee. 

Ma non tutti sono convinti di questa maggiore equità. Anzi, ci sarebbe il rischio di avvantaggiare i ricchi e procurare svantaggi per le famiglie con redditi più bassi. 

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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