Sapevi che se fai esercizio fisico alleni anche la memoria? Ecco perché

L'esercizio fisico può migliorare la memoria. Ecco tutti i benefici che si possono ottenere anche dopo i 50 anni e oltre.

Che l’attività fisica sia un toccasana per ridurre lo stress e rimanere in salute è risaputo. Ma non tutti sanno che l’esercizio fisico può anche migliorare la memoria.

È ciò che è emerso da un recente studio che ha dimostrato che l’attività fisica è in grado di migliorare la memoria, così come contribuire alla neurogenesi – cioè il processo mediante il quale si formano nuovi neuroni.

Ciò significa che fare esercizio fisico con regolarità può proteggerci anche dall’invecchiamento o dal rischio di sviluppare Alzheimer.

Non solo, perché se è vero che l’esercizio fisico per stimolare la memoria è un ottimo modo per contrastare gli effetti dell’invecchiamento, lo è anche che anche le persone sedentarie hanno ottenuto grandi risultati.

Ma qual è il rapporto tra esercizio fisico e memoria? Ecco cosa è emerso da un recente studio.

In questo articolo riportiamo le domande e risposte più chieste dalla nostra comunità.

Sommario:

  1. 1.

    Quali esercizi fare per la memoria e quali risultati si possono ottenere

  2. 2.

    Come lo sport influisce sulla memoria?

  3. 3.

    Come fare per migliorare la memoria dopo i 50 anni?

  4. 4.

    Quali sono gli esercizi per migliorare la memoria degli anziani?

Quali esercizi fare per la memoria e quali risultati si possono ottenere

Non si tratta per forza di dedicarsi a uno sport e praticarlo a livello agonistico. I benefici dell’esercizio fisico sulla memoria si possono ottenere anche con semplici passeggiate o… sessioni di cyclette.

È ciò che viene dimostrato da uno studio condotto da scienziati argentini che ha coinvolto un gruppo di volontari tra i 18 e i 40 anni. Tutti loro sono stati immersi in una “grotta visiva”, proiettando sulle pareti e sul pavimento uno scenario desertico.

Ai volontari è stato chiesto di memorizzare la posizione di alcune bandierine, senza grandi punti di riferimento, se non qualche nuvola e montagna nel vasto deserto.

Dopo questa prima fase, i volontari sono stati suddivisi in due gruppi: il primo si è esercitato sulla cyclette per 25 minuti, mentre il secondo si è accomodato a guardare il video di una corsa ciclistica.

Dopo questa seconda fase, l’intero gruppo è tornato alla grotta per testare la memoria sul posizionamento delle bandierine.

Ebbene, coloro che avevano fatto la cyclette, comprese le persone sedentarie del gruppo, hanno dimostrato di ricordare con più chiarezza la posizione delle bandierine rispetto al gruppo che aveva guardato il video.

Come lo sport influisce sulla memoria?

Il recente studio conferma l’importanza dello sport per migliorare la memoria. L’attività fisica, infatti, apporta un’ampia gamma di benefici da questo punto di vista:

  • migliora la funzione cognitiva, favorendo la crescita di nuove cellule cerebrali, probabilmente grazie all’aumento del flusso sanguigno e dell’ossigeno al cervello durante l’allenamento;

  • riduce lo stress che, quando cronico, può avere effetti negativi proprio sulla memoria;

  • regola e migliora la qualità del sonno;

  • riduce il rischio di sviluppare condizioni cognitive come l’Alzheimer e il declino cognitivo legato all’età.

Come abbiamo visto, poi, lo sport può contribuire alla neurogenesi, un processo importante nel cervello in via di sviluppo e in alcuni casi può continuare anche nell’età adulta, sebbene con una frequenza e un’estensione limitate rispetto allo sviluppo embrionale o durante i primi anni di vita.

Come fare per migliorare la memoria dopo i 50 anni?

Come abbiamo visto, l’attività fisica è un valido alleato contro l’invecchiamento del nostro cervello. È proprio per questo motivo che si consiglia di cominciare a praticarla anche in età adulta e anche se non ci si è mai dedicati ad alcuno sport.

Per rallentare l’invecchiamento mentale, in fondo, non servono tosti allenamenti di due ore. Possono bastare anche soli 10 minuti al giorno di semplice camminata veloce o in bicicletta per migliorare memoria e concentrazione.

Anche solo 1 ora e 50 minuti a settimana possono fare la differenza.

In alternativa, è possibile provare anche altri tipi di esercizi come:

  • pesi leggeri o bande elastiche per esercizi di resistenza mirati;

  • yoga, che combina movimenti fisici lenti e controllati con la respirazione profonda e la consapevolezza mentale;

  • nuoto, un esercizio a basso impatto che coinvolge tutti i principali gruppi muscolari ed è particolarmente utile per migliorare la circolazione sanguigna al cervello, un’opzione ideale per le persone che hanno problemi di mobilità o dolori articolari;

  • pilates, che può aiutare a migliorare la postura, la flessibilità e la consapevolezza del corpo, contribuendo indirettamente a una migliore funzione cognitiva.

Quali sono gli esercizi per migliorare la memoria degli anziani?

Ebbene sì, anche gli anziani possono continuare ad allenare il corpo e la mente, ottenendo degli ottimi benefici, tra cui il miglioramento della memoria e la prevenzione di malattie cognitive come l’Alzheimer.

Anche in questo caso, non si intende ovviamente un esercizio fisico intenso. Una passeggiata di 30 minuti è già un ottimo modo per fare del bene al corpo e alla mente, migliorando la circolazione sanguigna al cervello e favorendo la memoria.

Non bisogna mai dimenticare, poi, di affiancare all’attività fisica anche alcuni esercizi di ginnastica cerebrale con attività che sfidano la mente, come cruciverba, sudoku, giochi di memoria o app per il cervello. Anche se non sono esattamente esercizi fisici, stimolano il cervello e possono migliorare la memoria.

Per conoscere altri metodi per allenare la memoria, leggi anche il nostro approfondimento sulle attività per rafforzare la memoria

 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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