Cresce l’allarme per il Fentanyl droga: ecco cos’è e quali effetti provoca

Cresce l'allarme per il Fentanyl utilizzato come droga: vediamo cos'è, quali effetti provoca e a quali conseguenze potrebbe portare.

Il Fentanyl è un farmaco che viene comunemente utilizzato nella terapia del dolore. Negli ultimi anni, però, si è diffuso anche come droga: vediamo cos’è, quali effetti provoca e, soprattutto, le conseguenze collaterali.

Fentanyl droga: cos’è e quali effetti provoca il farmaco

Pur essendo un farmaco, il Fentanyl è da tempo conosciuto come droga. Stando a quanto si apprende dal dark web, si tratta del medicinale più acquistato degli ultimi anni, tanto che anche il mercato nero dello spaccio ne è interessato. Al momento, è bene sottolinearlo, la sostanza viene smerciata soprattutto negli Stati Uniti, ma anche in Italia ci sono stati alcuni arresti e almeno due morti per overdose da Fentanyl.

Il medicinale è un oppioide sintetico prodotto in Cina, usato in ambito ospedaliero e veterinario come anestetico e analgesico per aiutare nella terapia del dolore. In commercio si trova sotto forma di: liquido da iniettare per vena, cerotti, pasticche da assumere per via orale e polvere da inalare. Come droga, invece, viene utilizzata al pari della cocaina, quindi sniffata o fumata, oppure iniettata come l’eroina.

L’Organizzazione mondiale della sanità ha inserito il Fentanyl nella lista di farmaci essenziali per il trattamento dei tumori in stadio avanzato. Il medicinale, specialmente se assunto per via endovenosa nella dose di 100 microgrammi, fa effetto immediatamente e dura per circa 30 minuti. Se preso come analgesico, provoca un senso di euforia insieme a stordimento.

Fentanyl come droga: qual è la situazione in Italia?

Il Fentanyl come droga viene utilizzata soprattutto per via nasale, oppure in aggiunta al tabacco e fumata. Nel mercato nero, viene considerata simile all’eroina, perché l’effetto stupefacente dura circa 30 minuti, ma crea maggiore dipendenza. Se paragonata alla morfina, invece, la sua potenza è 80 volte maggiore.

Per quanto riguarda gli effetti collaterali a breve termine, il medicinale provoca nausea, vomito, costipazione e stordimento. Essendo una sostanza che crea dipendenza, l’astinenza è fortissima. I sintomi sono quelli classici: dolori addominali e alle ossa, ansia e sudorazione. Un’overdose può provocare arresto cardiaco o shock anafilattico, con conseguente morte improvvisa. A differenza dell’America, in Italia la situazione è ancora sotto controllo. Simona Pichini, direttrice del centro nazionale dipendenze e doping, ha spiegato:

Il Fentanyl è usato a livello ospedaliero qui in Italia, in fiale; come cerotto può essere somministrato nei Serd per la disintossicazione da eroina. Sappiamo dai blog che un commercio dei cerotti illecito avviene, ma certo da noi, come stupefacente anche, non è il commercio americano. E il motivo è semplice: negli Usa gli oppiacei sintetici sono usati come antidolorifici, in Italia e Europa usiamo gli antiinfiammatori non steroidei. Il trattamento del dolore in Usa è molto forte quindi se usi altri farmaci e non ti fanno nulla, ci si rivolge al mercato nero, così come fanno gli eroinomani. Il Fentanyl costa meno dell’eroina, si fa nei laboratori da cucina ed è di più facile spaccio: è 100 volte più forte dell’eroina.

In Italia, il Fentanyl viene considerata ancora una droga di nicchia. Il consumo maggiore resta legato alla cannabis, seguita dalla cocaina e dall’eroina.

Fabrizia Volponi
Fabrizia Volponi
Copywriter, classe 1985. Laureata in Scienze Storiche presso l'Università La Sapienza di Roma, con una seconda laurea in Scienze Religiose alla Pontificia Università Lateranense, ho una passione per la scrittura e la lettura. Ideatrice di un blog dedicato ai libri, il mio motto è πάντα ῥεῖ, tutto scorre.
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