Cos’è la sindrome dell’impostore: il disturbo di Arisa che molti hanno senza saperlo

Arisa ha confessato di aver sofferto della sindrome dell'impostore durante una relazione affettiva del passato. Ecco cosa ha detto e quali sono i sintomi.

Netflix ha da poco aggiunto alla sua libreria contenuti, un nuovissimo format con ospiti più o meno noti del mondo dello spettacolo. In ogni puntata si affrontano temi diversi e, in una delle ultime uscite, si è parlato della salute mentale. Protagonista della puntata dedicata a questo tema è stata Arisa. In questa sede, la cantante ha confessato di aver sofferto, in una relazione passata, di una sindrome di cui soffrono molte persone: la sindrome dell’impostore. Di cosa si tratta e come riconoscerla? Ecco un approfondimento.

Cos’è la sindrome dell’impostore: le dichiarazioni di Arisa

La sindrome dell’impostore può toccare diversi ambiti della vita di una persona: da quello lavorativo a quello relazionale e familiare. Questa sindrome consiste nella profonda convinzione di non meritare la felicità. Ogni momento di gioia e ogni traguardo raggiunto, rappresentano pertanto solamente il frutto di una fortunata coincidenza o di una serie di eventi casualmente favorevoli. In sintesi potremmo dire che, le persone che soffrono di questa sindrome, sono portate a ricondurre i propri traguardi e successi al semplice fatto di essersi trovare nel posto giusto al momento giusto, in balia pertanto di circostanze favorevoli.

Durante la puntata, Arisa ci racconta come nel suo caso, la sindrome dell’impostore abbia influenzato una relazione sentimentale passata. Davanti a belle ragazze e in presenza del suo fidanzato infatti, Arisa afferma di aver sempre agito come nei panni di una mamma, più che nel ruolo di fidanzata: presentava il ragazzo come un amico, e lo descriveva con tutta l’intenzione di fargli fare un’ottima figura davanti alle possibili pretendenti. 

Arisa, profondamente innamorata del suo ragazzo, riteneva infatti che quest’ultimo fosse estremamente triste con lei e che pertanto meritasse molto di più. Cosa la spingeva a provare questa forte sensazione di disagio e malessere nella sua relazione? La risposta a questa domanda la troviamo nelle parole di Arisa, la quale  afferma di non poter essere all’altezza di rappresentare la felicità per qualcun altro. 

Sindrome dell’impostore: come riconoscerla? Ecco quali sono i segnali da notare 

Chi soffre della sindrome dell’impostore, manifesta solitamente tre comportamenti tipici:

Tendenza all’iper-controllo

Chi si trova a vivere questa condizione, teme di poter essere smascherato. Il risultato di questa paura è un eccessivo controllo di sè e della situazione circostante. Esercitare un controllo, permette infatti di continuare a “recitare” la propria parte all’interno della realtà parallela che è stata costruita per se stessi, così che gli altri non vengano a conoscenza delle proprie presunte incapacità.

Distacco dalla realtà 

Il distacco dalla realtà, vissuto dalle persone affette da questa sindrome, è totale: ogni traguardo raggiunto e ogni momento di gioia rappresentano infatti una buona occasione per sviluppare ulteriori sensi di colpa e per sentirsi, ancora una volta, incapaci e immeritevoli di quanto ottenuto. 

Richiesta di aiuto al prossimo  

Per poter sopportare il senso di colpa e cercare di alleviare la propria situazione, chi vive con la sindrome dell’impostore è spesso portato a suddividere i propri incarichi e le proprie responsabilità con altre persone. Questa richiesta può sfociare infine, anche nella totale rinuncia allo svolgimento dell’attività. 

Leggi anche: People-pleasing, cos’è il disturbo di cui soffre Matilda De Angelis e sintomi principali

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