Cos’è il virus respiratorio sinciziale: cause, sintomi e cura della malattia

Il virus respiratorio sinciziale è potenzialmente mortale soprattutto nei soggetti deboli: vediamo cos'è e quali sono i sintomi e la cura.

Dopo la pandemia da Covid-19, il virus respiratorio sinciziale ha ripreso a circolare in modo più aggressivo. Vediamo cos’è, quali sono le cause e i sintomi, nonché la cura e il trattamento.

Virus respiratorio sinciziale: cos’è e quali sono i sintomi

Il virus respiratorio sinciziale (RSV) è uno dei più comuni paramixovirus, responsabile della maggior parte delle sindromi parainfluenzali e dell’influenza stagionale. Sono due i gruppi di RSV: A e B, che si differenziano in base alle diverse forme della glicoproteina G presente sulla capsula virale.

Tra i bambini, il virus respiratorio sinciziale è tra le cause più comuni di infezione dell’apparato respiratorio, nonché quello più pericoloso nel primo anno di vita. Secondo le stime, due bimbi su 10 necessitano del ricovero ospedaliero per riuscire a superare la malattia. L’Istituto Superiore di Sanità ha chiarito che RSV infetta “praticamente tutti i bambini sotto i due anni di età, con una stima di infezione annuale data dalla Oms di circa 64 milioni di infezioni annue e di 160 mila morti“.

Anche se nella maggior parte dei casi colpisce i bambini, specialmente prematuri o con problemi cardio-polmonari, il virus respiratorio sinciziale non risparmia gli anziani. Specialmente dopo il Covid-19, RSV è tornato a circolare in modo più aggressivo. I sintomi sono chiari: infezioni respiratorie acute con riniti, otiti, bronchiti o polmoniti e febbre, stanchezza e perdita di appetito.

Come si cura il virus respiratorio sinciziale?

Il virus respiratorio sinciziale, una volta preso per la prima volta, può tranquillamente ripresentarsi. Nelle infezioni successive, però, ha un decorso più tranquillo. Nei bambini, spesso RSV è associato alla bronchiolite, un’altra malattia che può provocare insufficienza respiratoria.

Per contrastare la patologia ci sono “una serie di misure preventive“. L’EpiCentro Iss parla di “una profilassi che fa uso di anticorpi monoclonali o di immunoglobuline anti RSV per aiutare i pazienti immunodepressi a prevenire l’infezione“. Al momento, non esiste un vaccino ad hoc. Il medico potrebbe prescrivere anche determinati farmaci, come il Palivizumab per i bambini. Il trattamento, ricordiamo, può essere deciso e prescritto solo dallo specialista di riferimento.

Generalmente, questo virus non risulta mortale nei paesi industrializzati, mentre lo è nelle località più povere del mondo. Nelle zone a clima temperato, come Europa, Stati Uniti, Argentina e Pakistan, RSV circola durante la stagione invernale e primaverile. Invece, nei Paesi a clima tropicale infetta maggiormente nei periodi delle piogge.

Fabrizia Volponi
Fabrizia Volponi
Copywriter, classe 1985. Laureata in Scienze Storiche presso l'Università La Sapienza di Roma, con una seconda laurea in Scienze Religiose alla Pontificia Università Lateranense, ho una passione per la scrittura e la lettura. Ideatrice di un blog dedicato ai libri, il mio motto è πάντα ῥεῖ, tutto scorre.
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