Come capire se la batteria dello smartphone è da cambiare, su Android e iPhone

Quando la batteria dello smartphone cala di prestazioni, bisogna capire se è da cambiare, perché deteriorata o danneggiata. Ecco come si fa.

Uno smartphone, mille compiti diversi ogni giorno, tante componenti potenti e tecnologicamente avanzate. Ma per quanto possiamo migliorarle tutte, ce n’è sempre una che faticherà più di tutte altre: la batteria.

Per rimanere in dimensioni compatte, la batteria di un moderno telefono può avere sempre un’autonomia solo limitata, così finisce per danneggiarsi più facilmente o semplicemente per scaricarsi. Ecco perché bisogna sapere se è davvero il momento di cambiarla.

Cosa influisce sulla batteria del telefono nel tempo

Se le batterie fossero più performanti i telefoni durerebbero qualche anno in più di quanto non fanno adesso. Ma visto che non è ancora possibile, meglio cercare di capire lo stato della batteria. Innanzitutto va valutata l’età: se un telefono ha superato i 3 anni di vita, è comprensibile che la sua batteria si stia consumando. Oltre i 4 anni, poi, è normalissimo che possa essere ormai quasi esaurita.

Oltre all’età, considerate anche il tipo di uso del telefono. Se l’adoperate solo per telefonate, chat e social, potrebbe durare anche cinque anni; se ne fate un uso quotidiano, intenso, in mobilità e magari anche per lavoro, i problemi si manifesteranno molto prima.

Anche la potenza del telefono stesso ha una certa influenza: un modello con processore performante consuma la batteria un po’ prima. Processori leggermente meno potenti, invece, contraddistinguono i migliori smartphone per durata della batteria.

Qualunque uso facciate dello smartphone, e qualunque modello abbiate, ricordate comunque di seguire i più comuni e semplici consigli per aumentare la durata della batteria. Sono sempre validi, per tutti, e faranno vivere di più il telefono non solo durante la singola giornata, ma anche sul lungo periodo.

Capire se la batteria dello smartphone è da cambiare: il calcolo manuale

Per capire che salute ha la batteria e se è il caso di sostituirla, oltre a calcolare questi fattori, potete fare dei piccoli test. Prima di ricaricare lo smartphone, andate nella sezione “Batteria” delle impostazioni, e appuntate il tempo di utilizzo e il tempo di schermo attivo.

Accanto a esso, tenete traccia dell’uso approssimativo che avete fatto del telefono: se avete usato tutto il tempo dati mobili o Wi-Fi, se era spesso attiva la posizione o il Bluetooth, e via dicendo. Ripetete questi appunti per 4-5 ricariche.

Infine analizzate i risultati tenendo presente l’uso più o meno intenso. Se lo smartphone va ricaricato ogni giorno con meno di 3,5-4 ore di schermo attivo a uso intensivo, o con meno di 5-5,5 a uso leggero, potreste volergli sostituire la batteria.

Ricordate che i numeri sono molto orientativi e variano a seconda del modello e dell’uso (ad esempio se usate molto bluetooth con lo schermo spento, l’autonomia sarà giustamente minore anche senza deterioramenti). Paragonateli anche a quanto riuscivate a usarlo nei primi tempi dopo l’acquisto.

Capire lo stato della batteria tramite app su Android e iPhone

Oltre al sistema manuale c’è anche il metodo più automatico, tramite app. Attenzione: lasciar calcolare a un’app non significa che i numeri diventino super precisi. Anche le app migliori sbagliano, e la prova “suprema” deve essere sempre l’esperienza d’uso personale col telefono.

In ogni caso, su Android l’applicazione da sempre migliore è AccuBattery, scaricabile gratuitamente dal Play Store. Dopo averla avviata, sarà vuota perché dovrete attendere di eseguire delle ricariche. Esso analizzerà tutto il necessario, e i dati saranno più precisi a ogni ciclo di ricarica.

Dopo alcune ricariche potete aprire l’app e andare alla scheda Salute, dove verrà mostrato un confronto tra Capacità di fabbrica (quella del telefono nuovo, appena acquistato) e Capacità stimata (quella attuale). Quest’ultima mostrerà a che stato di salute è la batteria: se è troppo bassa, ad esempio sotto al 60-70%, e se al contempo vi crea problemi quotidiani, è proprio il momento di sostituirla.

Tenete presente che l’app è ottima, ma sensibile di errori. In particolare rileva percentuali sballate se il vostro modello di smartphone presenta una batteria a due celle: rischierebbe di rilevare la capacità di una sola cella e quindi di mostrare sempre percentuali inferiori al 50%, con dati falsati.

Su iPhone la funzionalità è già integrata nel sistema operativo iOS, e il sensibile vantaggio è che risulta molto più precisa dell’app esterna di Android. Andate in Impostazioni dell’iPhone e poi Batteria, dopodiché toccate la voce “Stato batteria”: il telefono visualizzerà la percentuale di batteria rimasta rispetto a quella originale.

Anche qui, come prima, se siete scesi sotto una soglia del 70% o al massimo 60% e avete problemi nella durata dell’uso quotidiano, si è fatta l’ora di cambiare la batteria. Se non volete ancora comprare un telefono nuovo, ma solo migliorare questo perché nel resto delle funzionalità si comporta bene, rivolgetevi al centro assistenza Apple per la sostituzione.

Ivan Cunzolo
Ivan Cunzolo
Copywriter e SEO Web Writer freelance, classe 1993. Sono nato e vivo a Napoli, amando la mia città. Sin da piccolo ho sempre scritto senza fermarmi mai, prima sulla carta, poi al computer. Al desiderio di diventare giornalista ho unito il nascente interesse per marketing e tecnologie. Mentre iniziavo con tonnellate di articoli in progetti sul web di pura passione, mi sono laureato in Culture Digitali e della Comunicazione alla Facoltà di Sociologia dell'Università Federico II. Da 6 anni sono Copywriter e Web Writer freelance, specializzato nella scrittura SEO.
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