Come aumentare la durata della batteria dello smartphone: 11 consigli pratici

Il telefono si scarica troppo in fretta? Con qualche trucchetto lo eviti: scopri i consigli pratici per aumentare la durata della batteria dello smartphone.

Lo smartphone è uno dei nostri alleati più fedeli durante le giornate. Oggi risulta praticamente indispensabile per fare tantissime cose: prenotare un appuntamento alle poste, effettuare un pagamento senza contanti, rimanere in contatto con le persone care.

Ma tutte queste attività mettono “stressano” la batteria dei telefoni, che per quanto siano smart, in origine non erano stati pensati per un utilizzo così massiccio come quelli di oggi. È vero, esistono le power bank portatili, ma forse c’è una soluzione migliore che ci fa spendere anche meno.

Basterà capire come funziona la batteria, e quindi seguire questi 11 consigli pratici per aumentare la durata della batteria dello smartphone, e funzionano sia su Android che su iPhone. Non sarà per niente difficile e non c’è bisogno di essere troppo smanettoni.

Da cosa dipende la durata della batteria

Una breve spiegazione chiarirà come e perché la batteria dello smartphone si scarica. Quando ne acquistiamo uno, la vediamo rappresentata come un numero (di solito 4300, 4500 o 5000). Cosa significa? Si tratta di mAh, cioè milliampere-ora, l’unità di misura dell’energia che la batteria può immagazzinare.

Più alto è il numero, più elettroni ci sono; e più elettroni può usare lo smartphone, più energia si avrà a disposizione. Questo è vero, non c’è dubbio. Ma non è altro che l’inizio, perché la durata della batteria dipende molto di più dall’uso che se ne fa!

Se guardassimo indietro alle batterie degli smartphone e telefoni di 10 o 15 anni fa, per quanto risulterebbero piccolissime rispetto ai 4500 o 5000 mAh, penseremmo che si scarichino subito. E invece ricordiamo benissimo che non è così, che un vecchio cellulare durava giorni se non addirittura una settimana. Ciò che è mutato di più, infatti, è il consumo.

Oggi uno smartphone deve affrontare compiti che prima non aveva, e alcuni di essi sono particolarmente forti sulla batteria: una fotocamera moderna, connessioni bluetooth o NFC sempre accese, servizi di posizione, connessioni internet mobili in 4G o 5G, o semplicemente sistemi operativi pieni di funzionalità e molto pesanti.

Per quanto possiamo acquistare telefoni con batterie “numericamente” enormi, è sempre l’uso che ne facciamo a mutare la durata. Ecco perché qualche accorgimento pratico su cosa fa lo smartphone – specie in background – fa più miracoli di 500 o 700 mAh aggiuntivi all’acquisto.

Risparmiare batteria con le funzioni più energivore: Posizione, Dati Mobili 5G, Hotspot, NFC

Ogni volta che accendiamo lo schermo abbiamo accesso a determinate funzioni, e la prima cosa da fare è disattivare quelle che non ci servono. Ma ad alcune dobbiamo prestare più attenzione che ad altre.

Tra queste il servizio di Posizione: se lo lasciamo acceso, consumerà molto; quindi, se non lo state usando al momento (per esempio su Google Maps o WhatsApp), conviene disattivarlo. Nel caso in cui sia necessario a qualche app, infatti, sarà l’app stessa a richiedercelo. Tanto vale tenerlo spento nel frattempo!

Accade la stessa cosa con la connessione ai Dati Mobili. Al contrario del Wi-Fi, infatti, internet in mobilità “ruba” un ingente quantità di batteria. Certo, tenerla accesa significa ricevere le notifiche, quindi il discorso è già diverso. Ma quando prevedete di non usare il telefono per un po’, ad esempio in giro con gli amici, in viaggio o alla guida, meglio disattivare i dati mentre è nella vostra tasca.

Ricordiamo inoltre che le reti 5G sono più veloci, è vero, ma consumano ancora di più di una 4G. Se non avete bisogno di usare una connessione così rapida, o se magari la vostra SIM non la supporta, disabilitate del tutto la linea 5G, così il telefono non la cercherà mai (sì, anche solo cercarla e non trovarla scarica lo smartphone!). Andate nelle impostazioni della SIM e scegliete come connettività l’opzione “2G / 3G / 4G”.

Più di tutti consuma energia mentre non ce ne accorgiamo l’Hotspot Dati. Condividere una connessione coi dispositivi circostanti fa dello smartphone quasi un router, il che lo porta a spendere molta batteria. Tenete Hotspot attivo solo nel tempo strettamente necessario.

Stesso discorso vale per il Bluetooth e l’NFC. Più modi di comunicare vogliamo tenere attivi nel telefono, più esso, per sostenerli, consumerà batteria. Attivate Bluetooth e NFC solo durante il periodo in cui vengono effettivamente usati e non lasciateli accesi mentre fate tutt’altro, o vi ritroverete una batteria rapidamente a terra.

Questi primi 5 consigli, se seguiti con costanza e semplice abitudine, faranno la differenza anche di due ore di batteria.

Impostazioni avanzate: limitare l’attività in background a schermo acceso

Abbiamo analizzato tutto ciò che si vede e che dobbiamo solo ricordare, o spuntare una sola volta, per quanto importante sia. Ma nei telefoni moderni, tante cose succedono “di nascosto”. Insomma, buona parte della batteria se la prendono le attività in background, cioè eseguite “sullo sfondo” delle nostre azioni.

Molte app partono con l’intento di poter eseguire attività in background, cioè anche mentre sono chiuse: è quello l’inganno, pensiamo che un’app chiusa non consumi, ma non è affatto così. Le app di messaggistica, per esempio, devono farlo per poterci avvisare quando riceviamo un messaggio. I social lo fanno per mandarci notifiche.

Ma sono proprio i social a usare più batteria in background. È una buona idea, se non siete interessati a notifiche perpetue, limitare tutto ciò. Il sesto consiglio è perciò accedere alle impostazioni delle singole app e disabilitare le notifiche, nonché revocare due permessi: quello all’avvio automatico, e quello alle attività in background. Quasi tutti i social, infatti, quando vengono installati partono con queste impostazioni attive in modo predefinito – e non vi avvisano.

Ripetete questo processo per ogni app che non vi interessa faccia qualcosa mentre è chiusa, o di cui non vi interessano le notifiche. Non tutte le applicazioni hanno ogni elemento attivo in modo predefinito, ma è meglio fare un controllo rapido nel telefono.

Funzioni di risparmio batteria dello smartphone: ottimizzare tutti i consumi

Vediamo ora una rapida analisi delle funzioni predefinite degli smartphone per ottimizzare i consumi. La modalità “Risparmio energetico” è di solito attivabile con un semplice pulsante, ma cosa fa nel concreto? Semplice: limita fortemente quasi tutte le attività in background, cioè ciò che prima abbiamo spiegato manualmente e solo per le app che non ci interessano in sottofondo.

Inoltre imposta un tempo di spegnimento schermo più basso, riduce la luminosità media e disattiva alcune piccole funzioni che consumano un po’ di batteria ogni volta, come la vibrazione.

Da qui capiamo cosa togliere di mezzo se vogliamo proprio risparmiare un sacco di energia. Per quanto riguarda la luminosità, meglio scegliere l’impostazione Automatica, che la regola in base alla luce circostante (quando intorno è scuro, ci basta meno luce per vedere). Tutti gli smartphone moderni ne sono dotati, anche quelli a buon mercato, e ci risparmia anche di dover regolare a mano questa caratteristica.

Ma se volete andare ancor più avanti col risparmio, possono aumentare la durata questi 4 ulteriori consigli:

  • La selezione di un tema scuro (il nero consuma di meno perché accende meno pixel);
  • La disattivazione delle vibrazioni;
  • La riduzione del refresh rate dello schermo (specie 60 hz al posto di 90 e 120);
  • La disattivazione di Always On Display.

Se la batteria vi sta per terminare e non potete caricare il telefono, usate il Super Risparmio Energetico, che oltre a fare tutte le cose di cui sopra, mette un tetto massimo di app e attività aperte in contemporanea.

Per far durare più anni il vostro telefono, infine, valutate di tenerlo spento di notte o almeno in modalità Aereo, che disattiva le sue connessioni: mentre dormite, probabilmente, non vi serve alcuna notifica. E grazie a questo undicesimo e ultimo trucchetto, non ci sarà neppure bisogno di caricare il telefono di notte – azione che, se mal eseguita, deteriora la batteria nel tempo.

Ivan Cunzolo
Ivan Cunzolo
Copywriter e SEO Web Writer freelance, classe 1993. Sono nato e vivo a Napoli, amando la mia città. Sin da piccolo ho sempre scritto senza fermarmi mai, prima sulla carta, poi al computer. Al desiderio di diventare giornalista ho unito il nascente interesse per marketing e tecnologie. Mentre iniziavo con tonnellate di articoli in progetti sul web di pura passione, mi sono laureato in Culture Digitali e della Comunicazione alla Facoltà di Sociologia dell'Università Federico II. Da 6 anni sono Copywriter e Web Writer freelance, specializzato nella scrittura SEO.
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