Non è solo una moda: 4 ragioni per cui scegliere uno smartphone pieghevole

Altro che moda, gli smartphone pieghevoli stanno rivoluzionando il mercato e puntano al futuro: ecco 4 buoni motivi per sceglierli in anticipo.

Gli smartphone pieghevoli non sono più solo una moda passeggera, e forse non lo sono mai stati. Oltre a essersi ben immessi nel mercato, si sono stabilizzati e rappresentano qualcosa di nuovo: il futuro.

Ecco quindi 4 buonissimi motivi per cui scegliere uno smartphone pieghevole, anche subito, mentre il loro successo è buono ma non ancora paragonabile ai telefoni tradizionali.

Due modi di vivere lo smartphone pieghevole

Il primo motivo per cui scegliere un pieghevole è che si può scegliere il form factor più adatto a . Si parla sempre di “smartphone pieghevole”, ma in realtà ce ne sono due tipi, diversi e molto ben distinti:

  • i Flip che, da chiusi, sono un “quadratino” grande la metà di un comune smartphone e poi si aprono in verticale per prenderne la stessa forma

  • i Fold che, da chiusi, sono grandi quanto uno normale smartphone, poi si aprono in orizzontale per diventare larghi il doppio.

Pur venendo categorizzati come pieghevoli, sono due mondi diversi che rispondono a esigenze molto differenziate.

I Flip nascono per essere compatti in tasca, come i cellulari della vecchia generazione, e avere da aperti le stesse potenzialità dei telefoni moderni.

I Fold, invece, esigono un certo spazio nella tasca (sono alti quanto un telefono odierno ma spessi il doppio). Una volta aperti però hanno quasi le dimensioni di un tablet, e lo schermo larghissimo apre a opportunità incredibili.

Un’enorme versatilità d’uso

La caratteristica più unica dei pieghevoli è la versatilità molto maggiore rispetto a un modello classico (che era un blocco statico). I più versatili per la vita sociale e le attività quotidiane sono sicuramente i Flip: innanzitutto, le dimensioni li rendono super portabili, riportandoci ai tempi in cui i telefonini dovevano essere comodi e leggeri.

Il primo è stato Oppo Find N2 Flip col suo display verticale un anno fa e da lì gli altri: oggi i Flip possono essere usati già da chiusi per effettuare azioni veloci. Il consulto del meteo, la risposta a messaggi e chiamate, il controllo delle notifiche e tanto altro: tutto è possibile senza neppure aprire il telefono, in un attimo, grazie agli schermi da 3 pollici e oltre.

In aggiunta, l’apertura dei Flip è essa stessa flessibile: si può tenere aperto per intero e diventare come uno normale, certo, ma anche aprire solo per metà e tenere il telefono “seduto”. Così la metà poggiata sulla scrivania si può usare come comoda tastiera o addirittura come puntatore per un PC via bluetooth.

In particolare, la modalità “seduta” è perfetta per le foto: senza cavalletto né accessori si può scattare una foto stabile in qualsiasi condizione o impostare un autoscatto per una perfetta immagine di gruppo.

Anche i Fold non scherzano, solo che la loro versatilità è più lavorativa. Lo schermo grande assicura un’incredibile capacità di multitasking, per esempio visualizzando due elementi diversi a destra e sinistra o beneficiando di una tastiera larga per scrivere comodamente. Di solito si mantengono anche in piedi perché sono molto spessi.

Schermi e caratteristiche sono già maturi

Ora si risponde a chi ritiene che il pieghevole non sia ancora “pronto”, sia dal punto di vista tecnico (processori, caratteristiche, fotocamera) sia per quanto riguarda gli schermi, con quella piega che fa preoccupare per la sua durabilità. Ebbene, ai pieghevoli è bastato poco tempo per fare passi da gigante.

Innanzitutto, i loro cuori sono già pura potenza: montano gli stessi processori dei top di gamma, hanno RAM e memorie altissime, hanno il 5G, fotocamere di alto livello e tutto quello che compete a un telefono ultra competitivo. Basterà dare un’occhiata alle schede tecniche di alcuni di essi per capirlo.

La questione della piega, inoltre, si avvia verso l’eccellenza: i pieghevoli sono in giro da molti anni e il tempo dell’incavo che si rovina dopo pochi mesi è già finito. Oggi i migliori (Oppo Find N2 Flip, Samsung Galaxy Fold e Flip linea 5, o anche il nostalgico Motorola Razr) presentano una piega quasi invisibile e ultra-protetta, dall’usura e dagli agenti atmosferici.

Sebbene ogni telefono vada esaminato per sé, i pieghevoli sono insomma maturi. Gli anni di “sperimentazione” sono finiti e i primi utenti hanno aiutato a capire i difetti, che sono stati sistemati. La tecnologia corre.

Finalmente un’innovazione per il mondo smartphone

La tecnologia corre, dicevamo? Sarebbe il momento, perché prima dell’avvento dei pieghevoli, il mondo smartphone era completamente statico da un’eternità.

Il form factor era rimasto quasi identico da ben 15 anni, dal lancio dei primi iPhone e dei primi Android, cambiando solo in qualche dimensione (sempre più allungati e giganteschi oltre ogni misura) e nell’eliminazione di porte e pulsanti (che in tanti casi erano utili).

Addirittura, a causa delle crisi economiche, negli ultimi anni anche le caratteristiche degli smartphone si somigliavano tutte. Nel 2022-23 il rapporto tecnico qualità-prezzo è di molto peggiorato rispetto al 2020-21.

I pieghevoli potrebbero rispondere a tale immobilismo e, finalmente, introdurre novità e competitività nell’universo telefonico. L’innovazione della forma, degli schermi dentro e fuori, degli studi sulle pieghe e della versatilità, potrebbe dare al pubblico finalmente delle nuove scelte, che non siano tutte uguali come gli smartphone dell’ultimo decennio.

Se perciò siete amanti dell’innovazione tecnologica e delle nuove prospettive, i pieghevoli sono maturi e potete provarli senza timori. Sceglieteli e assaggerete un pezzo di futuro perfettamente funzionante.

Ivan Cunzolo
Ivan Cunzolo
Copywriter e SEO Web Writer freelance, classe 1993. Sono nato e vivo a Napoli, amando la mia città. Sin da piccolo ho sempre scritto senza fermarmi mai, prima sulla carta, poi al computer. Al desiderio di diventare giornalista ho unito il nascente interesse per marketing e tecnologie. Mentre iniziavo con tonnellate di articoli in progetti sul web di pura passione, mi sono laureato in Culture Digitali e della Comunicazione alla Facoltà di Sociologia dell'Università Federico II. Da 6 anni sono Copywriter e Web Writer freelance, specializzato nella scrittura SEO.
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