Esistono ancora smartphone piccoli? Si, eccone 3 sotto i 5 pollici e 100% funzionali

Oggi somigliano sempre più a padelle, ma i modelli da meno di 5 pollici esistono ancora: ecco gli smartphone più piccoli al mondo (e funzionano).

C’era una volta l’epoca in cui i telefoni erano meno smart, meno intelligenti… ma più divertenti. Almeno nell’aspetto, visto che si sbizzarrivano in tema design: oblò esterni in stile lavatrice, maniglioni, schermi rotanti in modi incredibili, tastierine trasparenti, cellulari in stile Star Trek, tastiere fisiche QWERTY.

Il mondo aveva fatto la corsa al tascabile. Dai primi cellulari che avevano bisogno di una borsa per essere trasportati, l’obiettivo era stato raggiunto – modelli piccolissimi e leggerissimi che ci accompagnavano ovunque.

Da quel momento le esigenze sono cambiate e, con gli smartphone tutti touch, gli schermi sono ridiventati enormi. A tal punto che alcuni oggi somigliano a grosse padelle, con display da quasi 7 pollici. Eppure, da qualche parte, i fratelli minori esistono ancora e sono utilizzabili al 100%! Ecco gli smartphone moderni più piccoli al mondo, tutti degli ultimi tre anni, con non più di 5 pollici di schermo, e completamente funzionali.

Nel 2020 usciva Rakuten Mini: specifiche di fascia bassa in 80 grammi e 10 centimetri

A gennaio 2020, prima della rivoluzione pandemica, usciva solo in Giappone un modello chiamato Rakuten Mini. Prima di quel momento, l’azienda aveva badato quasi solo a fare l’operatore telefonico. Poi ha trovato una nicchia in cui gettarsi: c’era qualcuno che voleva telefoni piccoli piccoli.

Nel dare un’occhiata alle sue specifiche, ricordiamo che siamo a malapena a inizio 2020, quindi cerchiamo di essere permissivi. Rakuten Mini non era da buttare su alcune parti della scheda tecnica: Snapdragon 439, Android 9, certificazione IP52. Certo, i 3 GB di RAM e lo schermo HD Ready (1280×720 pixel da 3,6 pollici) lo ponevano nella fascia bassa. Ma non in una fascia inesistente.

Ma si adattava alla sua fascia, nascendo con un prezzo davvero contenuto di circa 170 euro al cambio. E la sua nicchia l’ha centrata in pieno: circa 10 cm di lunghezza e 5 cm di larghezza (oggi sono introvabili i telefoni sotto i 15×7), e peso ridicolmente basso di soli 79 grammi – oggi vengono definiti “leggeri” gli smartphone da 170 grammi, e molti sforano addirittura i 200.

Rakuten Mini era un super telefono? No di certo. Ma era portabilissimo e, col prezzo con cui è uscito, si è dimostrato una valida alternativa a chi allo smartphone chiedeva poco, ma soprattutto chiedeva di non pesare. Al contrario dei giganti da quasi 7 pollici del momento.

Chi fa tostapane può fare smartphone? Balmuda Phone dice di sì!

Balmuda è un’azienda sempre giapponese, che produce ottimi elettrodomestici, funzionali e dal design pulito e moderno: tostapane, forni a microonde, bollitori elettrici per il riso. Non c’entrerebbe nulla con gli smartphone se non fosse che un anno fa ha lanciato il suo primo telefono cellulare, il Balmuda Phone – e definirlo iconico è dir poco.

“Il principale motivo per cui raccomandiamo Balmuda Phone è la sua dimensione”, dice il sito web di Balmuda. Soli 4,9 pollici neanche fossimo nel 2007, con cornici più sottili del Rakuten Mini, accompagnate da un retro super ricurvo e dalla totale assenza di linee dritte.

Sprizza “design” da tutti i pori: sembra un oggetto di arredamento, è pensato per essere poggiato a faccia in giù svelando la back cover bianca e firmata, le fotocamere perfettamente incastonate e il LED di notifica che cambia colore a seconda delle impostazioni. La sua forma unica lo rende perfetto a scendere con armonia sul palmo della nostra mano, e pesa solo 138 grammi.

Balmuda ha personalizzato anche il sistema operativo per adattarlo al design, con gestures legate al suo logo, allargamenti e restringimenti sulle app di sistema come calendario e note, widget adattabili. Ha caratteristiche da pieno medio gamma del 2021 come i 6 / 128 GB di RAM e archiviazione, una cam posteriore da 48 MegaPixel, il 5G e Android 11.

Certo, al di fuori di questo non è un telefono che definiremmo qualità/prezzo. La fotocamera posteriore è una sola, e insieme alla anteriore è tutt’altro che eccelsa; la batteria e lo schermo sono solo discreti; e soprattutto il prezzo di lancio è da top di gamma – attorno agli 800 euro al cambio. Venduto più come oggetto di design, ma degno di entrare in una raccolta come questa, e comunque del tutto funzionante con Android 10.

Minuscolo e super completo: Unihertz Jelly 2 è lo smartphone tascabile perfetto (ed è disponibile)

Vogliamo concludere questa raccolta con il più piccolo ma anche più raggiungibile del set. Un progetto che dimostra che gli smartphone di questo genere possono ancora esistere e non fanno alcuna rinuncia dal punto di vista delle funzionalità. Unihertz Jelly 2 è davvero minuscolo, con un display da 3 pollici netti – soli 7,62 centimetri di schermo. Alla faccia dei giganteschi pieghevoli del 2022, insomma.

Si chiama Jelly perché sembra una gelatina gommosa in tutto e per tutto: il telefono misura 10 centimetri di lunghezza, 5 di larghezza e 1,65 di profondità, col retro rialzato e ricurvo dall’aspetto un po’ nostalgico. È il “sequel” di un telefono precedente ancor più piccolo (Unihertz Jelly) con display da 2,45 pollici, che ha preso i principi di quel progetto e li ha allargati quel tanto che basta per renderlo più utilizzabile.

È uscito nel 2020 ma l’unica rinuncia è sul display, appunto piccolo (ma per tanti è un “pro”) e dalla bassa risoluzione di 490×854 pixel, nemmeno un HD Ready. Ma le altre caratteristiche sono competitive ancora oggi, a due anni dal lancio, a confronto con le nuove uscite: 6 GB di RAM, 128 di spazio di archiviazione, un sufficientissimo processore Mediatek Helio P60, una batteria da 2000 mAh impressionante per le dimensioni del telefono, che lo fa durare un bel po’.

Sorprende come ci abbiano fatto entrare il jack per le cuffie che oggi manca a molti, i tasti di navigazione semi-fisici in fondo, l’NFC per i pagamenti con la carta, il sensore di impronte sul retro, lo slot per SIM fisiche, e addirittura un secondo pulsantino laterale con cui impostare scorciatoie personalizzate. Monta un Android 11 funzionale al 100% con tutte le app che usereste su qualunque altro smartphone. È solo più piccolo, ma fa tutto!

Certo, non c’è da aspettarsi meraviglie dalle fotocamere o dallo speaker, e se si prende un telefono così piccolo bisogna quasi ignorare la risoluzione del display. Ma nel complesso è uno smartphone quasi microscopico, che sta in un taschino della camicia e fa proprio tutto. E udite udite, è disponibile attualmente anche in Italia, su Amazon, a un prezzo eccellente: per soli 160 euro è un’opzione realisticamente considerabile.

Ivan Cunzolo
Ivan Cunzolo
Copywriter e SEO Web Writer freelance, classe 1993. Sono nato e vivo a Napoli, amando la mia città. Sin da piccolo ho sempre scritto senza fermarmi mai, prima sulla carta, poi al computer. Al desiderio di diventare giornalista ho unito il nascente interesse per marketing e tecnologie. Mentre iniziavo con tonnellate di articoli in progetti sul web di pura passione, mi sono laureato in Culture Digitali e della Comunicazione alla Facoltà di Sociologia dell'Università Federico II. Da 6 anni sono Copywriter e Web Writer freelance, specializzato nella scrittura SEO.
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