Dalla FIGC all'LND: chi era Carlo Tavecchio

L'ex presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Carlo Tavecchio, è morto all'età di 79 anni.

Chi era Carlo Tavecchio

Si è dimesso dalla carica, che ha ricoperto dall'11 agosto 2014 al 20 novembre 2017, dopo la mancata qualificazione dell'Italia di Ventura ai Mondiali 2018; il 9 gennaio 2021, all'età di 77 anni, è diventato presidente della LND, il comitato regionale dilettanti che ha guidato fino al 1999.

La sua carica da Presidente della Federcalcio

Da Presidente della Federcalcio è sempre stato di uno stile comunicativo diretto e, sebbene il suo linguaggio possa essere un po' troppo naif per i tempi odierni, è sicuramente un "uomo d'azione".

Il suo legame con Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha scatenato la polemica (a suo tempo) di diversi club, tra cui Juventus e Roma. La sua carriera di dirigente sportivo è iniziata nell'anno del ritiro dell'Italia dai Mondiali di calcio del 2014 in Brasile e delle dimissioni di Giancarlo Abete da capo della FIGC.

Una catena di eventi, visto che anche Cesare Prandelli, allora commissario tecnico della Nazionale, lasciò di sua sponte la panchina azzurra.

Venne eletto con oltre il 60% dei voti in una gara serrata con l'ex giocatore del Milan Demetrio Albertini, segnando l'inizio dell'era Tavecchio, macchiata dalla gestione Ventura e dalla mancata qualificazione al Mondiale 2018.

La controversa presidenza di Tavecchio: dal Mondiale mancato alle dichiarazioni che hanno fatto scalpore

Molte discussioni e controversie hanno circondato il suo periodo a capo della Federazione. Ad esempio, quando Tavecchio, in qualità di candidato alla presidenza della FIGC, sollevò in un incontro la questione dei troppi stranieri in Italia, disse che "il problema dell'accoglienza e il problema del gioco sono due cose diverse". "L'Inghilterra identifica le persone che arrivano e le farà giocare se sono professionisti", ha detto Tavecchio, aggiungendo che "al contrario, Optì Poba, che era una banana, è venuto qui e ora gioca per la Lazio come giocatore chiave. In Inghilterra deve dimostrare il suo pedigree e la sua genealogia". Una dichiarazione che scaturì l'odio da parte di milioni di italiani.

L'ultima apparizione pubblica

La sua ultima apparizione pubblica è stata in occasione di un comizio della LND (Lega Nazionale Dilettanti) in Lombardia, di cui era Presidente, due settimane fa, dopodiché è stato ricoverato in un ospedale della Brianza mercoledì scorso a causa di problemi polmonari e del rapido peggioramento delle sue condizioni. I funerali si svolgeranno lunedì 30 gennaio a Ponte Lambro.