Forza mentale e agilità: chi è Daniil Medvedev, il tennista russo tra i migliori al mondo

Il russo è considerato uno dei tennisti più forti della sua generazione, con 20 titoli ATP a soli 28 anni. Ma chi è Daniil Medvedev?

Fisico e tecnica: il russo, dall’alto dei suoi 198 centimetri, può mettere facilmente in soggezione chiunque. Nonostante l’altezza vertiginosa è dotato di grande agilità. Il suo colpo migliore è il rovescio e la sua forza mentale è impareggiabile: molte volte ha saputo ribaltare, con grande astuzia e furbizia, partite decisamente complicate. Ecco chi è Daniil Medvedev, il russo che affronta Sinner in semifinale ai Miami Open.

Daniil Medvedev, chi è il tennista russo: la carriera

Medvedev nasce a Mosca l’11 febbraio 1996, dove fa il suo precocissimo esordio tra i professionisti a soli 15 anni e mezzo. Dopo i suoi primi – isolati – passi nel mondo tennistico, nel 2014 entra in pianta stabile tra “i grandi”. Continua a giocare anche nei tornei ITF (dedicati ai tennisti sotto i 18 anni), che inizia a vincere sempre più spesso.

Il russo, nonostante il talento, rimane ancora un po’ troppo acerbo per il grande tennis e per tutto il 2015 non riesce mai ad andare oltre al secondo turno di un torneo ATP. Arriva in semifinale di un Challenger a Shangai, dove però si ritira in favore di Yuki Bhambri, che poi vincerà il titolo.

Nel 2016 Medvedev conquista il suo primo titolo Challenger in Slovenia. Sempre in quell’anno, batte per la prima volta un avversario che milita nelle prime 100 posizioni, il lituano Ričardas Berankis. A giugno, poi, ottiene la sua prima vittoria ATP agli Rosmalen Open contro l’argentino Horacio Zeballos. Alla fine dell’anno il russo diventa il numero 98 al mondo: Medvedev è finalmente pronto.

L’anno successivo raggiunge la sua prima finale ATP, ma si arrende davanti allo spagnolo Roberto Bautista Agut. Alla fine dell’AEGON International, in cui viene sconfitto da Djoković – che vincerà il torneo – si ritrova alla 50esima posizione in classifica. Il 2018 è l’anno della sua consacrazione: vince 3 titoli ATP e arriva in top 20. Domina a Sydney, negli States e a Tokyo. Quell’anno perde per due volte contro il ben più esperto Roger Federer, ma riesco comunque a mantenere un posto di rilievo nel grande tennis.

Il russo nel 2019 ingrana la quinta: il numero non è a caso, perché alla fine dell’anno Medvedev è in top 5 al mondo. Sono ben quattro i titoli ATP che riesce a conquistare, tra cui due Masters 1000. Durante una delle due semifinali batte in rimonta Djoković per la seconda volta in carriera, dopo che il serbo lo aveva sconfitto agli Australian Open all’inizio dell’anno.

Nell’anno della pandemia si aggiudica altri due titoli ATP, di cui una ATP finals: in quell’occasione riesce a sconfiggere Rafa Nadal per la prima volta, in semifinale. Nel 2021, oltre ad altri quattro titoli ATP, solleva l’unico trofeo di un Grande Slam della sua carriera, quello degli Us Open, battendo – ancora una volta – Novak Djoković. Al termine della stagione è secondo al mondo.

Nel 2022 vince due titoli ATP e diventa primo al mondo per alcune settimane, prima di cedere nuovamente il posto al serbo più vincente di sempre: Novak Djoković. Ad aprile dello stesso anno si sottopone a un intervento all’ernia che lo tiene lontano dai campi per un po’ di tempo. Quando rientra non è più il Medvedev di una volta e, oltre alle prestazioni, calano anche i risultati, mantenendosi comunque in posizioni di rilievo.

Il 2023 inizia, continua e termina in grande stile: sono 5 i titoli ATP che conquista il russo, anche se perde contro Djoković in finale agli Us Open. L’anno successivo vince 18 match su 21, continuando a dominare il terreno di gioco. Perde contro Alcaraz, Humbert e Sinner: quest’ultima sconfitta arriva in finale a Melbourne. E venerdì 29 marzo 2024 c’è la semifinale contro l’altoatesino.

Medvedev vs Sinner: i precedenti

Sinner e Medvedev si sono scontrati ben 10 volte in carriera, di cui 5 volte negli ultimi 6 mesi. Il russo ha vinto i primi 6 match, mentre Sinner gli ultimi quattro. Le sfide sono praticamente in parità, con l’altoatesino che negli ultimi tempi è entrato in “God mode”. Sinner ha vinto 20 delle 21 gare giocate nel 2024, unica macchia la semifinale persa contro Alcaraz ai 1000 di Indian Wells. La sfida in semifinale all’ATP Miami resta comunque complicata. A parlare del match è stato proprio l’italiano, dichiarando:

Sarà una partita ovviamente difficile. Medvedev ha fatto finale a Indian Wells, è in fiducia, e qui ha vinto lo scorso anno. Sarà un match tecnico e dovrò farmi trovare pronto a eventuali novità. Sono certo che dopo la finale agli Australian Open cambierà qualcosa.

La sfida sarà infuocata e senza esclusione di colpi, soprattutto considerando il carattere irrequieto del russo.

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