La grotta delle meraviglie che ha conquistato anche D’Annunzio, ecco dove si trova

In Italia c'è una grotta delle meraviglie, che ha affascinato anche Gabriele D'Annunzio: ecco dove si trova e come visitarla.

Come si dice spesso, l’Italia è una terra di tesori e meraviglie, ma è vero che molti restano nascosti o sono comunque poco noti al grande pubblico. Così accade anche per la grotta delle meraviglie, piccolo gioiello nel nord d’Italia con una storia illustre.

La grotta delle meraviglie ha infatti affascinato alcuni dei più importanti personaggi delle cultura novecentesca, e tutt’ora non cessa di stupire i visitatori.

Vediamo allora dove si trova, e come visitarla.

La grotta delle meraviglie: un gioiello nel cuore delle montagne

La grotta delle meraviglie in questione (infatti, il nome è condiviso con altre grotte in altre regioni italiane, come Sardegna e Lombardia) si trova in Trentino, nei pressi di Riva del Garda, e in particolare a Tenno.

La grotta ospita al suo interno le cascate del Varone, che la rendono uno dei luoghi più suggestivi di tutto il Garda Trentino.

La grotta è divisa in due parti, quella inferiore e quella superiore. Nella grotta inferiore è possibile osservare la cascata nella sua fase finale, mentre in quella superiore si può godere della vista della cascata in tutta la sua altezza, che raggiunge i 98 metri di dislivello.

La grotta delle meraviglie si trova all’interno di un parco privato, che comprende anche un giardino botanico. La grotta, inoltre, è stata oggetto di lavori per permetterne la visibilità, grazie alla presenza di ponti e passerelle che sono state realizzate alla fine dell’Ottocento.

Inoltre, va tenuto conto che il nome grotta per questa struttura è improprio, dato che tecnicamente si ha a che fare con una profondissima forra, ovvero una gola profondissima scavata nel cuore della montagna dall’azione delle acque.

La conformazione stessa della cascata è decisamente singolare, dato che il lavoro di erosione ha richiesto 20.000 anni e la gola è particolarmente a picco.

Proprio la lunga azione delle acque ha creato sentieri tortuosi, rocce dalla forma inconsueta e giochi prospettici che contribuiscono a creare un clima surreale, complice anche la nebbiolina prodotta dalle gocce d’acqua in sospensione.

In molti rimasero infatti affascinati dalla grotta delle meraviglie, tra cui lo scrittore tedesco Thomas Mann, che dopo una visita all’inizio del Novecento alla cascata, si appuntò queste righe, che poi inserì nel finale del suo capolavoro La montagna incantata (che, tra l’altro, si chiude proprio con la visita a una cascata):

Sullo sfondo della stretta, profonda voragine formata da massi di roccia panciuta, nuda, scivolosa come ventri enormi di pesci, la massa d’acqua si riversava giù con rumore assordante. Si udivano dietro, sopra e da tutte le parti richiami minacciosi e ammonitori, trombe e rozze voci maschili.

Anche Umberto I e l’imperatore Francesco Giuseppe visitarono la cascata, restandone incantati, ma uno dei suoi ammiratori più celebri resta Gabriele D’Annunzio, che subito dopo la visita firmò un autografo come “L’uomo del turbine e dell’acqua”.

D’Annunzio, il grande poeta, dopo la visita, alla richiesta di un autografo si firmò “L’uomo del turbine e dell’acqua“.

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Quando andare e come visitare la grotta delle meraviglie

La stagione migliore per visitare la grotta delle meraviglie è in estate, e con un paio di scarpe adatte a camminare su sentieri spesso scivolosi per la presenza dell’acqua.

Si consiglia inoltre un k-way, sia in estate ma soprattutto in inverno o in giornate nuvolose, in vendita anche alle bancarelle all’ingresso della grotta,.

Tuttavia, in estate e soprattutto nella settimana di ferragosto la grotta può risultare molto affollata, e l’esperienza potrebbe non essere all’altezza delle aspettative. Se ne si ha la possibilità, dunque, sarebbe meglio organizzarsi durante la tarda primavera o l’inizio dell’autunno (pur tenendo conto che bagnarsi è garantito e quindi è consigliabile andare in una giornata di sole).

Per giungere alla grotta, è sufficiente recarsi a Riva del Garda e da lì seguire le indicazioni per Tenno, che dista circa 3 chilometri. Il costo per la visita è di 6 euro a persona, anche se esistono sconti per le famiglie, le comitive e i gruppi scolastici.

La grotta è inoltre aperta tutti i giorni, fatto salvo il 25 dicembre, anche se gli orari possono variare, per cui si raccomanda sempre di informarsi sul sito della struttura prima di organizzare un viaggio.

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Margherita Cerri
Margherita Cerri
Redattrice, classe 1998. Appassionata di letteratura e di scrittura, mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi sul rapporto fra Italo Calvino e il gruppo Oulipo. Dopo alcune esperienze come aiuto bibliotecaria e insegnante, ho svolto un periodo di studio a Parigi, e infine mi sono unita a Trend Online tramite uno stage curriculare. Scrivo principalmente di cinema, spettacolo, attualità e viaggi. Motto: Qualunque cosa sogni d'intraprendere
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