Cosa sai degli ETF Ethereum? Ecco un ottima alternativa agli Exchange Traded Fund Bitcoin

Molti potrebbero essere scettici, ma in realtà gli ETF Ethereum potrebbero essere migliori, o comunque un'ottima alternativa a quelli basati sul BTC.

La battaglia legale con la SEC sta diventando asfissiante.

Molte società crypto, come anche istituzioni e privati, attendono l’approvazione di un Exchange Traded Fund basato su Bitcoin, ma l’attesa potrebbe essere davvero più lunga del previsto.

Gli ottimisti sono tanti, ma si tratta comunque di attendere.

Tuttavia si è parlato così tanto di BTC che ci si è dimenticati della seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato: ETH.

Cosa fareste se vi dicessi che è possibile investire in ETF Ethereum con molti trader che lo hanno già fatto?

Scopriamo perché è un ottima soluzione e quali sono le differenze tra ciò che è già approvato e ciò di cui ancora non si può essere certi.

Cos’è un ETF Ethereum?

Si tratta di un fondo negoziato in borsa che investe in ETH, la seconda criptovaluta più grande del mercato.

Questi fondi sono un tipo di investimento che consente agli investitori di acquistare e vendere azioni di un fondo, che a sua volta investe in un gruppo di asset. In questo modo si può evitare di comprare direttamente l’asset.

Gli ETF Ethereum sono simili a quegli azionari in quanto possono essere acquistati e venduti in borsa durante la giornata di negoziazione.

Per molto tempo si è continuato a parlare della possibile approvazione di fondi simili basati sul Bitcoin, ma perché occuparsi di quello che non sappiamo, piuttosto che considerare invece quello che è già sul tavolo?

Scopriamo come funzionano questi fondi.

Come funzionano gli ETF Ethereum?

Si tratta di operazioni molto schematiche e che la società costituente il fondo prende in carico.

Per prima cosa un gestore di fondi acquista ETH e lo deposita in un conto custodito da una banca.

Dopodiché si procede con la creazione di un ETF Ethereum che investirà proprio nella criptovaluta.

A questo punto si può andare a mercato, con le azioni del fondo che vengono scambiate in borsa. Quando un investitore acquista un’azione dell’ETF Ethereum, sta acquistando una piccola parte dell’ETH detenuto dal gestore del fondo.

Quando, invece, un investitore vende un’azione dell’ETF Ethereum, sta vendendo una piccola parte della crypto detenuta dal gestore del fondo.

Tutto molto chiaro, conveniente e lineare, giusto?

ETF Ethereum approvati

Alcuni di questi fondi, al contrario di quelli per Bitcoin, sono già stati accettati dalle autorità di regolamentazione.

Il primo ETF Ethereum, ETHE, è stato lanciato da Purpose Investments in Canada nel 2020. ETHE è stato seguito da ETFX in Australia nel 2021 e da Evolve Funds Group in Canada nel 2022.

Negli Stati Uniti, anche la Securities and Exchange Commission (SEC) ne ha approvato uno, chiamato Valkyrie Bitcoin Strategy ETF, nel 2022. Tuttavia, il fondo è stato successivamente ritirato dopo che la SEC ha espresso preoccupazioni sulla sua trasparenza e sulla conformità.

Altri fondi sono in fase di approvazione da parte delle autorità di regolamentazione. In particolare, VanEck ha presentato una domanda di approvazione per un ETF Ethereum alla SEC già nel 2022.

Queste approvazioni sono un passo importante per la crescita del mercato delle criptovalute, infatti è innegabile come gli ETF Ethereum rendano più facile e conveniente per gli investitori istituzionali investire nella crypto.

Per maggiore chiarezza, ecco un elenco di Exchange Traded Fund Ethereum che sono stati accettati dalle autorità di regolamentazione:

  • ETHE: Purpose Investments (Canada)

  • ETHX: Evolve Funds Group (Canada)

  • ETHR: CI Global Asset Management (Canada)

  • 21Shares Bitcoin ETF: 21Shares (Europa)

  • ETC Group Bitcoin Tracker ETC: ETC Group (Europa)

  • ProShares Bitcoin Strategy ETF: ProShares (Stati Uniti)

  • VanEck Bitcoin Strategy ETF: VanEck (Stati Uniti)

Perché Bitcoin non viene approvato?

Sembra che l’argomento sia vittima di moltissima speculazione.

D’altronde non si tratta sempre di fondi basati su criptovalute? Perché approvare quelli basati su ETH e non quelli basati su BTC?

La risposta risiede in parte nelle caratteristiche delle due crypto e in parte non si riesce bene a capire.

Per esempio, la SEC degli Stati Uniti ha approvato alcuni ETF Ethereum, ma non ne ha ancora approvato alcuno per Bitcoin. Le ragioni avanzate sono le seguenti:

  • Liquidità: La SEC ha affermato che il mercato dei futures Bitcoin non è abbastanza liquido.

  • Volatilità: La SEC ha affermato che Bitcoin è una criptovaluta molto volatile e che BTC potrebbe essere soggetto a ulteriori fluttuazioni di prezzo estreme.

  • Mancanza di trasparenza: La SEC ha affermato che alcuni fondi Bitcoin non forniscono informazioni sufficienti agli investitori sulle attività del fondo.

Certo si tratta di un argomento ancora in via di sviluppo ed è improbabile che BTC sarà tenuto fuori a lungo, ma staremo a vedere.

Perché Ethereum è stato approvato?

Ecco alcuni motivi specifici per cui la SEC potrebbe aver approvato ETF Ethereum, ma non BTC:

  • Ethereum è più stabile di Bitcoin. Lanciato nel 2015, l’asset ha una base di utenti e una rete più sviluppate di Bitcoin.

  • Ethereum ha un caso d’uso più ampio di Bitcoin. Si tratta di una piattaforma blockchain che può essere utilizzata per sviluppare applicazioni decentralizzate, mentre il re delle crypto è principalmente utilizzato come mezzo di pagamento.

  • Ethereum è meno volatile di Bitcoin. ETH ha una volatilità inferiore rispetto a Bitcoin. Ciò rende Ethereum una scelta più appetibile per gli investitori istituzionali.

Ma basta tutto questo a tenere a bada società come Grayscale o BlackRock che desiderano ardentemente l’approvazione dei loro fondi BTC? Improbabile.

Nel frattempo, però, gli ETF Ethereum sono di sicuro una valida alternativa.

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