Pellet di Bambù, la nuova frontiera della biomassa: ecco tutti i vantaggi

Tra le biomasse in circolazione nè esiste una poco conosciuta: il pellet di Bambù. Ecco tutti i vantaggi del nuovo biocombustibile.

Il mondo delle biomasse è molto ampio e tanti sono i prodotti in circolazione che permettono si riscaldare casa producendo zero (o quasi) emissioni.

La produzione di energia pulita è la grande sfida di questi tempi a livello globale tanto da essere un costante pensiero delle varie istituzioni locali e nazionali.

Ecco che scatta la necessità di ricercare sempre nuovi prodotti in termini di qualità, prezzo e soprattutto di resa.

Si sa che tra i biocombustibili più amati in circolazione c’è il pellet di legno anche a seguito del prezzo che oggi è tornato quasi ai livelli del 2021.

Oggi per acquistare un sacchetto da 15 kg di pellet legnoso servono circa 6 euro, un prezzo nettamente inferiore rispetto al 2022 quando il prezzo si era stabilito intorno ai 15 euro a sacchetto.

Ma attualmente ad attirare l’attenzione da parte di produttori e clienti, c’è una nuova frontiera del pellet, quello di bambù.

Vediamo insieme di cosa si tratta e tutti i vantaggi del nuovo combustibile.

Pellet di Bambù, la nuova frontiera della biomassa: ecco tutti i vantaggi

Il pellet di bambù è la nuova frontiera del biocombustibile. Sempre più persone lo cercano e lo utilizzano per il fatto di essere un ottimo sostituto eco-friendly del carbone.

Si tratta di un pellet di legno ottenuto dal bambù a bassa emissione di carbonio e con un alto potere calorifico.

Il rinnovato prodotto  produce poca cenere se rapportato ad altre biomasse e ha proprietà migliori rispetto ad altri prodotti simili.

Date tutte queste caratteristiche il pellet di Bambù è cresciuto in maniera esponenziale negli Stati Uniti, in Europa e in Asia ed ancora il suo consumo è destinato ad aumentare per attivare a toccare 110,5 milioni di dollari  entro il 2025, con un tasso di crescita annuo composto del 4,2%.

Il pellet, si sa viene creato dai trucioli di legno e dagli scarti del legno come la segatura ed ecco una variante prodotta a base di bambù.

Un prodotto a basso costo con un ottimo rapporto qualità/prezzo, tanto da poter essere proposto sul mercato a prezzi davvero competitivi ed accessibili.

Inoltre cosa di non poco conto è l’assenza di pesticidi ed additivi chimici di cui non necessita il bambù per prosperare.

Ciò significa che non vengono rilasciate nell’aria sostanze dannose ne per l’ambiente ne per gli esseri umani.

Dunque il pellet di bambù è ideale per il riscaldamento indoor anche in presenza bambini.

Tutti questi vantaggi ne dimostrano la crescente domanda tanto da farla diventare un’attività piuttosto redditizia.

In oltre un altro aspetto importante è dato dalla crescita rapida tanto da poter essere raccolto anche dopo quattro anni dal primo impianto e fornisce una resa molto elevata che può arrivare fino a 40 tonnellate per ettaro all’anno.

Inoltre è possibile raccoglierlo durante tutto l’anno e ciò lo rende una fonte di energia molto affidabile. Con un ulteriore vantaggio di ripristinare rapidamente i terreni degradati.

Unici svantaggi della coltivazione di Bambù sono legati all’ occupazione massiccia del suolo e il bisogno di un quantitativo importante di acqua per l’irrigazione delle piante.

Pellet di Bambù, ecco come si ottiene

Il pellet di bambù è un biocombustibile molto particolare ottenuto dalla pressatura della fibra di bambù.

Questo viene raccolto quando raggiunge le dimensioni adeguate e trasformato in polvere tramite la macinazione.

Il pellet di bambù viene utilizzato principalmente per la produzione di calore e di elettricità, ma anche per uso domestico ed industriale.

In natura ne esistono di diverse specie che crescono spontaneamente in Europa e che vengono usati dall’arredamento ai biocarburanti e alla bioedilizia.

Anche in Italia se ne coltivano tanti di varietà gigante come il Moso e Madake, dall’altissima potenzialità produttiva.

Ed in generale per arrivare all’impiego nell’industria del legname ci vogliono 3 anni e in ambienti favorevoli il diametro potrò arrivare a 8 centimetri e l’altezza potrà superare anche i 16 metri. 

Ecco le differenze rispetto ad altri pellet

Rispetto al pellet di legno, il pellet di bambù ha una densità di circa 600 – 800 kg/m3 e  un potere calorifico di circa 4.800 – 5.200 Kcal/kg.

Il residuo di cenere si attesta intorno ai  0,3 – 0,5%. Se rapportati al pellet di girasole o di mais, questo contiene una maggiore quantità di lignina e di cellulosa ma hanno una resa calorica leggermente inferiore.

Produce poca cenere e poco fumo durante la combustione.

 

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
785FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate