Stufa al carbonio o alogena, ecco quale scegliere e quale consuma meno tra le 2

Tante le stufe elettrice in commercio: ma quale scegliere tra quella a carbonio o alogena? Ecco la migliore tra le due alternative.

Tra gli apparecchi più usati come sistemi aggiuntivi ai tradizionali termosifoni ci sono le stufe alogene e sempre di più si stanno diffondendo le nuove stufe al carbonio.

Due apparecchi molto simili tra loro ma che sono differenti anche dal punto di vista dei consumi: entrambe le stufe funzionano per irraggiamento, ma la differenza sostanziale sta nei consumi e nei diversi pro e contro.

Ma oltre a queste differenze ce ne sono altre che è opportuno conoscere al fine di evitare consumi eccessivi.

Scopriamole insieme.

Stufa al carbonio o alogena, ecco quale scegliere e quale consuma meno tra le 2 

Se sei alla ricerca di una nuova stufa per la tua casa, oltre alle sempre più amate stufe a pellet, molti si sono indirizzati verso le nuove stufe al carbonio sempre più usate.

Molti le paragonano alle stufe alogene ma nella realtà i due apparecchi non sono proprio uguali. 

Innanzitutto la prima cosa che va sottolineata è che non si tratta per nessuno dei due apparecchi di una fonte principale di riscaldamento ma sono sistemi che integrano i sistemi centrali qualora per questioni di tempo si volesse trovare un  calore in maniera immediata.

Queste permettono di riscaldare il proprio appartamento in maniera veloce grazie anche alla facilità con cui possono essere trasportate da una stanza all’altra riscaldando gli ambienti in modo rapido senza consumare troppa corrente.

In circolazione se ne trovano di diverse tipologie e per tutte le tasche e ciò porta a una difficoltà oggettiva nell’eventuale scelta dell’apparecchio tanto da confondersi tra i diversi sistemi.

Molti confondono la stufa al carbonio con le vecchie stufe alogene non sapendo che queste  sono molto diverse tra loro.

Entrambe le stufe emanano calore per irradiazione  trasmettendo calore ed energia tra  due corpi per mezzo di onde elettromagnetiche. Nella stufa a carbonio però elemento riscaldante è una resistenza in fibra di carbonio sigillata all’interno di un tubo di vetro temperato.

Con entrambe le stufe pertanto non si riscalda l’aria ma la superficie. Ma la differenza sostanziale con la stufa alogena è  che quella a carbone dotata di ventilatore risparmia circa il 50% sui consumi.

Il calore poi si diffonde anche grazie alla presenza di ventole che riscaldano l’aria e la diffondono tramite le ventole.

Quanto consuma una stufa alogena e un termoventilatore?

Per quanto riguarda i consumi questi sono molto differenti: una stufa  alogena consuma tra i 1000 e i 2000 Watt se si ipotizza di accendere la stufa per un’ora  il consumo dovrebbe essere intorno ai 1800 Watt e la spesa orario è di circa 0,47 euro.

I prezzi di acquisto però variano in base alla potenza: ne esistono modelli che possono essere acquistati sbordando cifre dai 10 ai 15 euro, ma i prezzi possono salire per quelli di media potenza tra i 30-40 euro.

Ma quanto consuma una stufa a carbonio invece? Lo abbiamo detto sopra, con queste nuove stufe si risparmia circa il 50% in bolletta rispetto a una stufa alogena. 

Se si considera un costo medio di € 0,20 per KW/h per un consumo di 1000W l’ora si avrà una spesa di 20 centesimi.

Quanto costa una stufa a carbonio? Anche per questa tipologia di stufa i prezzi possono variare in base ai marchi e alla tipologia di prodotto.

Se si cercano online tali stufe a carbonio dotate di ventilatore è possibile trovarle ad un costo che si aggira intorno ai 60 euro.

Quale scegliere?

Ma allora meglio la stufa alogena oppure una stufa al carbonio?

Entrambe offrono un riscaldamento immediato, perché basterà accenderla per beneficiare subito del calore.

Da un punto di vista dell’inquinamento si tratta di stufe elettriche è pertanto non emettono altri gas.

Se vogliamo riscaldare altri ambienti è preferibile acquistare un modello che sia dotato di timer, telecomando e pannello luminoso.

 

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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