Bonus per la digitalizzazione: ecco tutti i sostegni 2022!

Bonus per la digitalizzazione e l'innovazione: nel 2022 imprese e privati possono chiedere sostegni di diverso tipo per digitalizzare i sistemi. Ecco come!

La digitalizzazione è messa al centro dal PNRR, e da molte iniziative che lo stato ha introdotto negli ultimi anni. La digitalizzazione ha coinvolto molti sistemi della pubblica amministrazione, introducendo nuove piattaforme online facilmente utilizzabili dai cittadini, come i siti ufficiali INPS e Agenzia delle Entrate.

Tuttavia per quanto riguarda la digitalizzazione delle imprese, il miglioramento viene anche supportato da alcuni sostegni introdotti specificatamente per migliorare le possibilità delle aziende. In particolare la rete internet e gli strumenti della tecnologia possono essere utili ad un miglioramento generale del lavoro all’interno di imprese, e attività rivolte al pubblico.

Uno dei sostegni recenti in merito alla digitalizzazione è il bonus internet, che garantisce fino a 2.500 euro per le imprese e le aziende interessate, come riporta Pmi.it:

“Il voucher è destinato alle imprese e può avere un valore fino a 2.500 euro. Si tratta del secondo step del Piano Voucher, del quale il primo riguardava l’erogazione del Bonus PC e Internet in favore delle famiglie.”

Secondo i recenti aggiornamenti, il bonus viene dedicato alle imprese che introducono un miglioramento nella connessione internet, a livello di velocità. Attualmente sono stati stanziati per il sostegno 609 milioni di euro. Tuttavia non è l’unico bonus per la digitalizzazione, perché un sostegno ulteriore viene garantito anche per le imprese che lavorano nel settore del turismo

Questo bonus digitale può essere richiesto a partire dal 28 febbraio 2022, con credito di imposta per tutte le imprese del mondo del turismo che scelgono di digitalizzare le strutture. Vediamo nell’articolo questi e altri bonus disponibili per la digitalizzazione delle imprese nel 2022.

Bonus digitalizzazione: il PNRR

La digitalizzazione del paese è uno degli obiettivi presi in considerazione dal PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nel piano vengono destinati alla digitalizzazione 40,32 miliardi di euro, da distribuire per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, per il sistema produttivo e per le imprese del turismo e della cultura.

Secondo le linee guida del PNRR la digitalizzazione, cioè il passaggio all’utilizzo di strumentazione informatica e tecnologie moderne, passa attraverso la possibilità di garantire la connessione a tutti i cittadini italiani, alle imprese e alle Pubbliche Amministrazioni. Come riporta il testo ufficiale del PNRR, la digitalizzazione include anche tutto il sistema di produzione del paese, e in particolare gli strumenti utilizzati per la produzione:

“La digitalizzazione è infatti una necessità trasversale, in quanto riguarda il continuo e necessario aggiornamento tecnologico nei processi produttivi; le infrastrutture nel loro complesso, da quelle energetiche a quelle dei trasporti.”

La digitalizzazione quindi riguarda tutti i comparti del paese: dalla produzione ai trasporti, dalle scuole alle strutture di sanità, fino ad arrivare alle case delle famiglie italiane.

Già dal 2021 si è assistito ad una evoluzione degli strumenti messi a disposizione dalle Amministrazioni Pubbliche per comunicare con i cittadini in modo semplice e veloce. Per esempio sono state aggiornate le piattaforme web di accesso a diversi strumenti e enti come l’INPS, l’Agenzia delle Entrate, l’utilizzo dell’app “Io”.

Tuttavia questa innovazione riguarda solamente le Pubbliche Amministrazioni. Per quanto riguarda le aziende private, molti si stanno adeguando ai nuovi sistemi di tecnologia non solamente per la produzione, ma anche per accedere a nuove possibilità di avvicinare potenziali clienti.

A questo proposito la vendita online tramite piattaforme web è l’esempio più chiaro di quale direzione sta prendendo la digitalizzazione nelle imprese e nel lavoro. Lo smart working è un altro esempio, per cui la digitalizzazione è diventata necessaria per lavoratori e aziende per lavorare negli ultimi anni.

Bonus internet: la digitalizzazione per le imprese

Per favorire la digitalizzazione nelle imprese, è attivo per il 2022 un bonus interessante che coinvolge da vicino le aziende e le attività di diverso tipo: si tratta del bonus internet. Il bonus internet per le aziende viene erogato fino all’importo di 2.500 euro, sotto forma di contributo per il miglioramento della connettività internet.

I beneficiari di questo bonus sono le imprese, micro, piccole e medie, iscritte al Registro Elettronico degli Indirizzi. Il sostegno può variare da qualche centinaio di euro alla cifra di 2.500 euro, in base alla tipologia di abbonamento scelto per garantire la connettività internet, e alla velocità di navigazione.

Questo sostegno quini viene introdotto successivamente ad una misura similare dedicata alle famiglie italiane, mentre il bonus internet viene rivolto esclusivamente alle imprese. Il sostegno è erogato tramite voucher, in base a diverse fasce di appartenenza:

  • Fascia A: vengono erogati 300 euro per un contratto con periodo da 18 a 36 mesi, con velocità di connessione e download fra 30 Mbit/s e 1 Gbit/s. Possono essere aggiunti 500 euro massimi per coprire la spesa di rilegamento;
  • Fascia B: vengono erogati 500 euro per un periodo di contratto da 18 ad un massimo di 36 mesi, con velocità di connessione e download tra 300 Mbit/s e 1 Gbit/s. Anche in questo caso è possibile richiedere l’aggiunta di 500 euro per i costi sostenuti;
  • Fascia C: vengono erogati 2.000 euro per un contratto da 24 a 36 mesi con velocità di connessione e download superiore a 1Gbit/s, con eventuale aggiunta di 500 euro per i costi di rilegamento.

Per quanto riguarda i fondi messi a disposizione per questo bonus, al momento il 40% dei fondi sono per la fascia A, il 50% dei fondi sono da destinare alla fascia B e il 10% dei fondi andranno alla fascia C. A ciascun soggetto in ogni caso può essere erogato solamente un voucher, e non si può richiedere il bonus nel caso in cui si voglia solamente effettuare un cambio dell’operatore.

Ad occuparsi dell’erogazione del bonus internet è Infratel Italia, che provvederà a pubblicare le modalità per richiedere il sostegno. Va ricordato che questo bonus, a differenza di alcuni messi a disposizione in precedenza, non va a coprire le spese per l’acquisto di monitor, computer, tablet o smartphone, ma è strettamente correlato alla connessione internet.

Bonus digitalizzazione: i sostegni per il turismo

Uno dei settori più colpiti dalla crisi nell’ultimo periodo è quello del turismo. In particolare la stagione invernale ha rilevato una diminuzione del numero di turisti sia dall’Italia che dall’estero consistente, che non ha garantito un fatturato sufficiente talvolta a coprire le spese per le imprese nel mondo del turismo.

Dagli hotel alle strutture ricettive di diverso genere, dai centri termali alle strutture come i parchi acquatici e i parchi a tema, le imprese del turismo sono nuovamente in crisi anche nel 2022. Tuttavia recentemente sono stati proposti per quest’anno alcuni sostegni sotto forma di crediti e agevolazioni per le imprese del mondo del turismo, in particolare sono messi a disposizione dei sostegni per le strutture che vengono rinnovate.

I bonus in questo caso sono molto simili a quelli per l’edilizia, e coprono una parte dei costi sostenuti per il rinnovamento delle strutture. Tuttavia all’interno di questi bonus c’è anche un sostegno dedicato alla digitalizzazione delle imprese di questo settore.

In questo caso la digitalizzazione prevede 30.000 euro di contributi a fondo perduto per tutte le imprese del turismo che scelgono di digitalizzare i propri sistemi. In questo caso almeno il 15% delle spese complessive deve andare nella direzione dell’innovazione tecnologica. Si tratta di nuovi sistemi di connessione per garantire la rete internet a tutti i clienti, in caso di strutture ricettive, ma non solo.

Sono inclusi in questi bonus anche i lavori per modernizzare i sistemi di promozione e marketing online: le imprese del settore turistico possono infatti avvalersi di sistemi informatici e siti web appositamente costruiti per comunicare sul web la propria proposta di servizi, e aumentare così le possibilità di fatturato.

I sostegni per il turismo, dedicati sia alla ristrutturazione sia alla digitalizzazione, sono disponibili su richiesta a partire dal 28 febbraio 2022, e possono accedervi tutte le strutture che operano nel settore, come le agenzia viaggio, ma anche gli hotel e i centri termali.

Bonus e digitalizzazione: le proposte sul territorio

I diversi bonus per la digitalizzazione sono sostegni che si possono richiedere in tutta Italia, e le imprese possono provvedere alla richiesta per il 2022. Tuttavia le singole regioni hanno messo a disposizione delle imprese del territorio specifici incentivi per la digitalizzazione.

Si tratta per esempio di bandi specifici, come nel caso della Regione Piemonte, per la digitalizzazione delle imprese, rivolte anche all’innovazione dell’industria. Sono disponibili diversi voucher digitali accessibili dalle aziende, crediti di imposta, fondi specifici per avviare progetti di vendita e-commerce anche con l’estero.

Altri sostegni sono garantiti in diverse zone di Italia, come ad esempio la provincia di Vicenza, per cui è possibile richiedere alcune agevolazioni indipendentemente dal settore economico in cui si lavora, per aggiornare i sistemi di pagamento online delle aziende, per pianificare strategie di marketing online, per aggiornare i software di natura gestionale utilizzati nelle aziende, e così via.

I contributi così erogati possono variare nella cifra corrisposta, e prevedere specifici requisiti per l’accesso, come ad esempio una cifra minima per la spesa per la digitalizzazione. Secondo le stime, e i dati contenuti nel PNRR, attualmente l’Italia è venticinquesima in Europa per digitalizzazione, questo significa che ci sono ancora diverse possibilità di miglioramento.

In particolare, nell’ultimo periodo molte famiglie hanno aggiunto strumenti digitali alla propria quotidianità, ma non è così per le imprese, che spesso rischiano di rimanere indietro proprio a causa dell’avanzamento del digitale e della concorrenza inevitabile delle imprese maggiormente innovative.

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