I mutui vagano sempre più nell’incertezza, specie in merito alle spese che sono da affrontare al netto del valore del mutuo stesso. Vediamo dunque una stima del costo di un mutuo di 150.000 euro.
Il tasso Euribor e i mutui
Dall’estate il tasso Euribor, il tasso interbancario utilizzato dalle banche per calcolare i tassi di interesse sui mutui a tasso variabile, è aumentato progressivamente. Questo aumento è stato accompagnato da un forte incremento delle rate dei mutui. L’aumento è stimato al 25-40% rispetto ai pagamenti precedenti all’aumento.
Anche l’Euribor, parametro di riferimento per i tassi dei mutui, ha subito un forte aumento nell’ultimo anno a seguito della decisione della BCE di aumentare il costo del denaro. Ad esempio, il tasso dei titoli di Stato a 30 anni è passato dallo 0,55% di febbraio 2022 al 2,36% di febbraio 2023.
Secondo le previsioni degli analisti di mercato, entrambi i tassi dovrebbero continuare a salire nei prossimi mesi. Di fronte a uno scenario di tassi in aumento, sarà più che mai importante confrontare le offerte di diversi istituti di credito per trovare un mutuo che garantisca il massimo risparmio.
Mutuo a tasso fisso o variabile: quanto costano e in base a cosa sceglierli
Per avere un’idea del costo di un mutuo ipotecario a marzo 2023, è utile fare un esempio: considerando un mutuo prima casa di 150.000 euro per l’acquisto di un’abitazione da 300.000 euro, da rimborsare in 30 anni, una panoramica delle diverse opzioni di finanziamento offerte dalle banche Le informazioni che seguono aiutano a capire che.
Supponendo che il mutuatario abbia meno di 36 anni, la soluzione che garantisce la rata più bassa e il TAEG più basso richiederà rate mensili di circa 650 euro. Il calcolo si basa sull’esempio di una persona con un contratto di lavoro a tempo determinato e un reddito mensile di 2.000 euro.
Quando si mettono a confronto le offerte di mutuo di più istituti di credito è necessario verificare quali siano i costi associati a ogni proposta. In primis, è necessario verificare il tipo di tasso di interesse praticato. Si può infatti accendere un mutuo scegliendo un tasso di interesse:
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fisso;
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variabile;
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variabile con cap, che prevede un tetto oltre il quale il tasso di interesse non può salire;
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variabile a rata costante, ottimo se si vuole avere la certezza dell’importo della rata da pagare.
Il tasso di interesse non è l’unico parametro da prendere in considerazione. È importante anche determinare i costi di ricerca e di valutazione necessari e considerare il TAEG, che è una misura di tutti i costi di gestione del prestito.
Ecco i migliori mutui di marzo 2023
In base all’esempio analizzato, il Mutuo Arancio a tasso variabile di ING è l’offerta più conveniente, con il TAEG più basso del 3,35% e uno sconto sul tasso di interesse se si acquista un immobile di classe energetica A o B.
Le posizioni successive della classifica sono occupate dal Mutuo a tasso fisso di Credem con un TAEG del 3,42% e dal Mutuo base Under 36 di Credit Agricole con un TAEG del 3,58%.
Segue il mutuo a tasso fisso BPER di Banca con un TAEG del 3,60%.
Il vantaggio di questa offerta non è solo il costo inferiore rispetto ad altre soluzioni disponibili sul mercato, ma anche la possibilità di gestire il mutuo direttamente online o tramite un’app per smartphone e di ricevere il denaro in tempi brevissimi.