Superbonus, Conte accusa Meloni: “Non ha rispettato le promesse”. E Forza Italia frena

Superbonus ancora al centro del dibattito politico. Giuseppe Conte attacca duramente la premier Giorgia Meloni. E ora Forza Italia frena.

Stop allo sconto in fattura e alla cessione dei crediti sui bonus fiscali. Divieto di acquisto per gli enti locali dei crediti già in circolazione.

Sul Superbonus e sugli altri bonus edilizi cambia tutto di nuovo. Il decreto legge approvato nel Consiglio dei Ministri prevede queste norme e come spiegato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si è puntato il dito contro le decisioni dei precedenti governi.

Le fondamenta del Superbonus smantellate hanno dato vita ad una nuova forte polemica politica principalmente tra il Movimento 5 Stelle tra i principali promotori della norma e il governo guidato dal Giorgia Meloni. Nelle intenzioni del Governo quella di andare a modificare una ”norma scritta male che ha prestato il fianco a diverse frodi”. Ma in maggioranza anche Forza Italia frena.

Superbonus, Meloni non ha rispettato le promesse elettorali, l’attacco di Conte

Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle attacca a testa bassa Giorgia Meloni e il suo governo per questa decisione. Conte pubblica un post dell’attuale premier Giorgia Meloni, datato 17 settembre 2022, quindi a poco più di una settimana dalle elezioni politiche.

Conte ricorda cosa scriveva Meloni:

Pronti a tutelare i diritti del superbonus e a migliorare le agevolazioni edilizie. Sempre dalla parte delle imprese e dei cittadini onesti che si danno da fare per far crescere e migliorare l’Italia.

E Conte scrive nel post: ”Le promesse della campagna elettorale rimangiate una dopo l’altra. Incoerenza e pavidità, a danno di famiglie e imprese”.

Superbonus, Conte attacca Meloni: ”Affossandolo viene dato un colpo letale all’edilizia”

In un’intervista al quotidiano La Stampa poi Conte rincara la dose in difesa di uno dei provvedimenti simbolo del Movimento 5 Stelle e della sua esperienza al Governo, ovvero il Superbonus:

”Affossandolo – spiega Conte – viene dato un colpo letale all’edilizia, si gioca sulla pelle di lavoratori e famiglie e si prendono in giro gli italiani, considerando le promesse elettorali del centrodestra. Siamo di fronte a un tradimento a orologeria, confezionato non a caso un minuto dopo le elezioni regionali”.

Quello che chiamano bubbone è un Pil cresciuto nel 2021 del +6,7% e nel 2022 del +3,9%, numeri che in Italia non si vedevano da 35 anni. Su queste performance, secondo autorevoli osservatori, dal Centro studi di Confindustria al Cresme, Superbonus e Pnrr hanno avuto un impatto fondamentale. Il Superbonus, come confermato da Censis e Nomisma, ha inoltre permesso la creazione di 900mila posti di lavoro e un risparmio di 979mila tonnellate di CO2.

“Siamo di fronte a un’insopportabile ipocrisia delle forze di maggioranza – continua Conte – . Tajani non può non sapere che nelle ultime settimane il suo partito, Forza Italia, ha portato avanti una serie di iniziative pro Superbonus e a difesa del meccanismo della cessione dei crediti d’imposta. Alla Camera hanno presentato una mozione di 8 pagine che chiede altrettanti impegni al governo sul Superbonus”.

Superbonus, Conte attacca Meloni: ”Scorrettezza ai limiti della viltà”

Conte afferma che da parte del Governo è una ”scorrettezza ai limiti della viltà, tanto più se si considera che la stessa Meloni, in campagna elettorale, pubblicava video con cartelli dal titolo “pronti a tutelare i diritti del Superbonus e a migliorare le agevolazioni edilizie”. Ormai ai cartelli della Meloni, destinati a diventare carta straccia, siamo abituati, come dimostra il caso delle accise sui carburanti”.

Noi non tradiamo, chiude Conte, saremo al fianco di un intero settore, che dopo anni si era risollevato fino a vantare un primato europeo nel segno di una riqualificazione urbana e dello sviluppo sostenibile. Non permetteremo che ripiombi nella depressione.

Superbonus, anche il Partito Democratico va all’attacco del Governo Meloni

Attacca il Governo anche il Partito Democratico:

Con il decreto licenziato al governo Meloni si blocca definitivamente e con effetto immediato ogni buon effetto dei Bonus edilizi che abbiamo introdotto in questi anni e che hanno contribuito in modo significativo alla crescita del Pil di cui la destra oggi si vanta

spiega un una nota la capogruppo alla Camera del Partito Democratico Debora Serracchiani.

Vietare agli enti locali, continua Serracchiani, e alle altre pubbliche amministrazioni di acquistare i crediti incagliati vuol dire condannare alla chiusura decine di migliaia di imprese, fermare almeno 100mila cantieri, mandare sul lastrico migliaia di famiglie e far perdere il lavoro a centinaia di migliaia di persone”.

Superbonus, anche Forza Italia frena la corsa del decreto

Sul superbonus serve un tavolo di confronto con più interlocutori. Anche Forza Italia frena la corsa del decreto in materia di disciplina fiscale edilizia e chiede opportuni aggiustamenti”. Come riporta Il Giornale.it a parlare è il senatore di Forza Italia Roberto Rosso. Quindi una forza di maggioranza.

Sono abbastanza sicuro che il governo e il ministro Giorgetti vogliano confrontarsi. C’era una situazione spiacevole nei conti rispetto alla quale bisognava intervenire, ma sono certo che ci saranno spazi per modificarlo. Chiediamo un tavolo con governo e associazioni di categoria per capire cosa modificare in sede di conversione del decreto.

“Le aziende ci chiedono stabilizzare i bonus magari abbassando le aliquote, per esempio dal 110% all’80%, ma dando certezza delle norme per i prossimi 10 o 15 anni. Perché il problema di questo superbonus è stato un continuo cambiamento di regole”.

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