Cartelle esattoriali, come funziona lo stralcio automatico dei debiti sotto i 1.000 euro

Dopo la definizione agevolata, ecco tutto quello che c'è da sapere sullo stralcio delle cartelle esattoriali di importo inferiore a 1.000 euro.

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto parecchie novità in materia di Fisco e Riscossione: in particolare, ai contribuenti che possiedono dei debiti viene data la possibilità di saldare a rate, o eventualmente di aderire allo stralcio delle cartelle esattoriali con importi inferiori a 1.000 euro.

Ecco come funziona lo stralcio de debiti, a chi spetta e quando si potrà aderire.

Stralcio delle cartelle esattoriali, cos’è e come funziona

L’Agenzia delle Entrate è al lavoro per recuperare le somme di denaro ancora non pagate dai cittadini e migliorare il risultato ottenuto lo scorso anno, quando sono stati raccolti almeno 20 miliardi di euro derivanti dall’evasione fiscale.

In questo senso sono stati adottati numerosi provvedimenti nell’ultima Legge di Bilancio 2023 che includono la definizione agevolata, la cosiddetta pace fiscale o rottamazione quater, e lo stralcio delle cartelle esattoriali di importo inferiore a 1.000 euro.

I cittadini che hanno dei debiti con il Fisco spesso non sono al corrente delle diverse opzioni che lo Stato offre per mettersi in regola con le Entrate, e quindi non sfruttano finestre di adesione interessanti.

Per esempio, fino al 30 giugno scorso era possibile inviare la domanda per aderire alla definizione agevolata e dunque avere la possibilità di saldare in un’unica soluzione, oppure in un massimo di 18 rate, tutte le cartelle che non sono state pagate in passato.

Ad oggi, invece, è ancora possibile accedere allo stralcio automatico delle cartelle esattoriali, purché soddisfino alcuni requisiti essenziali.

Chi può accedere allo stralcio delle cartelle esattoriali

Come abbiamo accennato, non tutti i debiti rientrano nello stralcio delle cartelle esattoriali, che riguarda appunto esclusivamente gli atti di importo inferiore a 1.000 euro. Ma non basta.

Per poter essere definitivamente stralciate, le cartelle devono essere state notificate tra il 1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015, ovvero vecchie di almeno 7 anni. Per fare un esempio, una cartella iscritta al ruolo e riportante la data del 1° gennaio 2016 non potrà essere oggetto dello stralcio.

Dunque, solo un numero limitato di atti potrà rientrare nello stralcio automatico delle cartelle, che consiste – di fatto – nella loro completa cancellazione dall’archivio della Riscossione, in quanto il loro prelievo sarebbe troppo costoso per la Riscossione.

Possono rientrare nello stralcio sia le multe sia i bolli auto non pagati, purché di importo inferiore a 1.000 euro e iscritte a ruolo nel periodo sopra riportato.

Come richiedere lo stralcio delle cartelle

Non dobbiamo dimenticare che lo stralcio delle cartelle esattoriali è un procedimento automatico che il Governo ha proposto alle singole amministrazioni locali: spetta quindi ai singoli Comuni italiani decidere se aderire o meno a questa opzione.

Non ci resta quindi che attendere le delibere dei Comuni, attese per il prossimo 29 luglio 2023, per capire quali amministrazioni locali avranno aderito e se in misura totale o parziale.

In caso di adesione del proprio Comune, verranno indicate anche le tempistiche per l’adesione dei singoli cittadini.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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