OPEC
Opec, Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio
Fondata nel 1960, l'Opec è l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio la cui sigla, nello specifico, sta per Organization of the Petroleum Exporting Countries.
La storia dell'Opec
L'Opec nacque per contrastare il dominio pluriennale delle società petrolifere straniere, ed in particolare di quelle inglesi ed americane che, già negli anni venti e trenta, erano riuscite ad esercitare il pieno controllo di tutta la filiera del petrolio, dalle riserve all'estrazione e passando per la raffinazione e la commercializzazione.
L'organizzazione dei paesi esportatori di petrolio che risulta essere stata istituita nella data del settembre dell'anno 1960 ha ottenuto il suo riconoscimento ufficiale a Baghdad, con la partecipazione di 5 paesi membri, ovvero l'Arabia Saudita, l'Iran, l'Iraq, il Kuwait e il Venezuela.
Successivamente, si sono andati ad aggiungere a tale organizzazione anche altri paesi, ovvero l'Algeria nella data del 1969, l'Angola nel 2007, gli Emirati Arabi 1967, la Libia nel 1962, nonché la Nigeria nel 1971, la Guinea Equatoriale nel 2017, e la Repubblica Democratica del Congo nel 2018.
Per quanto riguarda invece, l’Ecuador, entrato nel 1973, il Paese uscì dall’organizzazione nel 1992 ma vi ha fatto ritorno nel 2007.
La funzione storica dell'Opec
L’importanza della funzione internazionale dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio si rivelò con effetti traumatici nella prima grande crisi che esplose fra questa organizzazione e i paesi consumatori di petrolio nella data dell'ottobre 1973, in relazione anche alla guerra arabo-israeliana del Kippūr, la quale è poi terminata con l’embargo petrolifero contro USA, Paesi Bassi nonché Danimarca, successivamente revocato nella data del 1974 e nella vertiginosa crescita del prezzo del greggio.
Come precisato anche all'interno della sezione dedicata all'Opec nel portale di Treccani:
L’aumento del prezzo continuò sino al 1975, anno di recessione e di calo generalizzato della domanda di petrolio, e si mantenne relativamente stabile fino al 1978. Negli anni seguenti, la drastica diminuzione delle esportazioni iraniane, successiva alla caduta della monarchia (1979), provocò sensibili aumenti di prezzo del greggio che, con varie oscillazioni, giunse a toccare la punta di 43 dollari al barile con lo scoppio della guerra Iran-Iraq (1980) e la conseguente contrazione della produzione di petrolio.
Questa tensione sfociò in un ribaltamento della situazione, manifestatosi in un notevole calo del prezzo del greggio negli anni 1982-83, riconducibile da un lato al forte calo della domanda di petrolio da parte dei paesi industrializzati (dovuta sia a ragioni congiunturali, quali la ridotta crescita economica dei primi anni 1980, sia a ragioni strutturali, come lo sviluppo di fonti alternative al petrolio, l’utilizzo di tecniche atte a ridurre l’uso di energia ecc.), dall’altro alla crescente rilevanza delle produzioni e delle esportazioni di greggio da parte dei paesi non appartenenti all’OPEC.
Cartello economico del petrolio
Con l'Opec, i Paesi aderenti non formano altro che un cartello economico del petrolio il cui fine è quello di negoziare con le compagnie dell'oro nero tutta una serie di aspetti, dai livelli di produzione ai prezzi e fino ad arrivare alle concessioni.
Opec, i Paesi aderenti
Nel 2015 sono 12 i Paesi aderenti all'Opec. Trattasi, nello specifico, di Algeria, Angola, Ecuador, Iran, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Venezuela. Prima di uscirne, inoltre, hanno fatto Parte dell'Opec in passato il Gabon, dal 1975 al 1994, e l'Indonesia dal 1962 al 2009.
Il ruolo dell'Arabia Saudita
Rispetto agli altri cartelli economici, quello dell'Opec per oltre 50 anni è stato tale che i prezzi del petrolio al barile sono stati mantenuti alti per lungo tempo.
E questo in particolare grazie al ruolo dell'Arabia Saudita che ha molte volte tollerato il mancato rispetto dei patti, da parte degli altri Paesi aderenti, e che ha spesso, con decisione unilaterale, tagliato la propria produzione per mantenere alti i prezzi.
I Paesi non aderenti
I Paesi del cartello economico dell'Opec controllano e gestiscono circa i tre quarti delle riserve di petrolio nel mondo rispetto al restante 25% circa che è riconducibile ai Paesi non aderenti.
In particolare, non fanno parte dell'Opec Canada, Messico e Stati Uniti in Nord America, Bahrein ed Oman in Medio Oriente; Kazakistan, Cina e Russia in Asia, e la Norvegia in Europa.
Per maggiori informazioni: OPEC
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