Petrolio in calo: focus indicazioni dell’Opec. ENI tra i buy

Il petrolio ritraccia dopo la nuova corsa della vigilia: i contenuti chiave del bollettino Opec.

La seduta odierna prosegue in calo per il petrolio che, dopo il rialzo della vigilia, quando la giornata è stata archiviata con un progresso di quasi due punti percentuali, sta cedendo il passo ad alcune prese di profitto.

Petrolio in calo dopo il rialzo della vigilia

Negli ultimi minuti, l’oro nero viene fotografato a 88,4 dollari, con una flessione dello 0,52% rispetto al close della vigilia.

Petrolio: le stime dell’Opec sulla domanda mondiale

Nell’ultimo bollettino mensile, l’Opec prevede la domanda mondiale di greggio in crescita di 2,44 milioni di barili al giorno, a 102,1 milioni nel 2023 e di 2,25 milioni di barili giornalieri nel 2024, invariate rispetto al report del mese precedente.

A livello di offerta di greggio non-Opec, la produzione attesa 2023 è prevista in crescita di 1,6 milioni di barili al giorno rispetto agli 1,5 milioni del mese precedente, per la continua revisione al rialzo dei volumi dalla Russia.

La crescita dei volumi produttivi del 2024 è invariata rispetto alla previsione precedente a 1,4 milioni di barili al giorno.

L’Opec conferma quindi una “call on Opec”, ossia la differenza tra domanda globale e produzione non Opec, pari a 29,2 milioni di barili al giorno nel 2023.

La produzione di greggio Opec è stata di 27,45 milioni di barili giornalieri ad agosto, un livello che potrebbe rivelarsi insufficiente rispetto alla domanda attesa nella seconda metà di quest’anno.

Petrolio: il commento di Equita SIM

Equita SIM fa sapere che la sua ipotesi sul 2023 è pari ad un Brent di 80 dollari al barile in media nel 2023, sembra coerente con uno scenario di rallentamento della domanda.

Gli analisti della SIM milanese evidenziano che le restrizioni produttive dell’OPEC+, insieme al recupero della domanda cinese di carburanti, stanno creando un gap tra domanda e offerta che si riflette in un calo delle scorte su livelli inferiori alle medie storiche, in particolare sui prodotti raffinati.

Tuttavia, i recenti segnali di indebolimento della domanda dovrebbero limitare l’upside del prezzo del greggio.

ENI tra i preferiti di Equita SIM

Nel settore oil gli analisti di Equita SIM preferiscono le società integrate ai servizi. Gli esperti si aspettano un momentum sequenziale positivo nel terzo trimestre di quest’anno per le integrate, con la possibilità di ulteriori revisioni positive della remunerazione degli azionisti.

Il segmento delle integrate tratta a multipli prezzo-utili molto compressi sul 2023-2024 e dovrebbe avere revisioni positive degli utili, da una singola cifra bassa a media sul 2023, data la performance di Brent e margini di raffinazione.

I titoli preferiti da Equita SIM nel settore oil sono ENI, Galp e D’amico.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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