Criptovalute e truffe da milioni: 5 modi facili per evitarle

Moltissime persone investono nelle criptovalute oggigiorno e i truffatori non si lasciano di certo scappare l'opportunità di derubarle.

Moltissime persone investono nelle criptomonete oggigiorno e i truffatori non si lasciano di certo scappare l’opportunità di derubarle. La criptovaluta potrebbe essere il denaro del futuro ma al momento non è ancora chiaramente regolamentata lasciando una porta aperta per i truffatori.

L’obiettivo è derubare gli investitori privandoli di tutto ciò che hanno investito. Ma come si fa a distinguere un investimento sicuro da un truffa? Ti mostrerò quali sono state le truffe più gravose del 2021 che hanno fatto perdere ad alcuni investitori anche milioni di dollari!

Ti darò inoltre alcuni semplici consigli riguardo come evitare queste truffe perchè la paura e il rischio potrebbero frenare il tuo entusiasmo nel mondo delle cripto se non si comprende bene cosa c’è dietro ai tuoi investimenti. Le criptomonete hanno un potenziale incredibile e sappiamo che dove c’è un guadagno pulito si nasconde sempre un mercato losco che cerca di approfittarsene.

Le principali truffe di cui ti parlerò sono le più comuni degli ultimi anni, e nello specifico dello scorso anno. Inoltre sono anche quelle che hanno avuto l’impatto economico maggiore sui portafogli virtuali degli investitori.

Criptovalute: 1) furto d’identità sui social network

Primo tra tutti ci sono i furti d’identità sui social network. Come funziona? Semplicemente il truffatore hackera il profilo di una celebrità gestendo e controllando tutto il contenuto a partire dai post, alle foto ma anche dei relativi followers. Con quale fine?

Principalmente il truffatore contatta i followers per ricevere delle donazioni in criptomonete! Questo è successo proprio a Elon Musk, che come scrive la Federal Trade Commissionalcuni imitatori del CEO di Tesla, Elon Musk, hanno rubato almeno 2 milioni di dollari agli investitori di criptovalute proprio attraverso le cosiddette truffe giveaway su twitter.

I truffatori promettevano ai followers che avrebbero ricevuto il doppio del denaro versato in criptovalute in un portafoglio virtuale, ovviamente creato appositamente per la truffa. Tutti questi soldi sono stati rubati e moltissime persone si sono ritrovate senza i propri risparmi!

Parliamo di cifre decisamente alte: un uomo degli Stati Uniti ha perso in questa truffa più di mezzo milione di dollari in Bitcoin. Greg Iacurci scrive su CNBC:

“Quasi 7.000 persone hanno segnalato falsi investimenti in criptovalute da ottobre a marzo e hanno perso più di $ 80 milioni in totale, secondo la FTC.

Questo è circa 12 volte il numero di segnalazioni e quasi il 1.000% in più di perdite segnalate rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, ha affermato l’agenzia.”

Per evitare una truffa di questo genere cerca di informarti il più possibile riguardo l’attendibilità della proposta che trovi online. Se ti sembra attendibile e le promesse sono quasi da non crederci, allora non rischiare un grande capitale dei tuoi investimenti ma solo una piccola parte che non ti comporterebbe grosse perdite!

Criptovalute: 2) truffa delle piattaforme DEFI

Le Piattaforme di Finanza Decentralizzata, dette anche DEFI, propongono un’alternativa ai sistemi finanziari tradizionali. Si tratta di:

“un ecosistema emergente di applicazioni e protocolli finanziari costruiti mediante l’organizzazione di servizi, simili a quelli bancari, costruiti su infrastrutture che presuppongono l’assenza di gerarchie, come la blockchain, o comunque meno centralizzati rispetto al sistema bancario.”

Un concetto di base è l’uso di automatismi che permettono di evitare qualsiasi tipo di intervento esterno, rendendo le transazioni automatiche e dirette. In questo modo si possono guadagnare alti profitti a partire dagli interessi, cifre che attraverso una banca non si raggiungerebbero mai.

Alcune di queste piattaforme sono delle vere truffe organizzate, come nel caso della piattaforma DeFi100 dove sono stati rubati milioni di dollari in criptomonete. Un utente X, chiamato @CryptoWhale, ha pubblicato su Twitter:

il protocollo di finanza decentralizzata sembrava essere una truffa e che le persone che lo gestiscono sono scomparse con un bottino di ben 32 milioni di dollari.

In questo caso per evitare le truffe sulle piattaforme DEFI è importate valutare ciò che ti viene promesso: è vero che con le criptomonete si può auspicare a grandi guadagni ma non senza un alto rischio! Cerca di cadere nel classico specchietto per le allodole!

Criptovalute: 3) la truffa NFT

Secondo il Financial Times, i token non fungibili chiamati anche NFT operano:

Attraverso la blockchain, ovvero un registro digitale di dati che non può essere modificato, stabiliscono l’unicità e la proprietà di un’opera online, di per sé riproducibile da tutti e all’infinito.

Questi possono essere trasferiti e scambiati dagli utenti direttamente instaurando delle vere e proprie transazioni di mercato. Il mondo dell’arte è il settore più interessato per i NFT e in questo video di Gianluigi Ballanari potrai vedere quanti soldi girano attorno alle opere e gli artisti digitali.

Nel caso in cui il tuo account venga violato e il codice NFT venga trasferito esternamente sarà molto difficile recuperarlo oppure ottenere un risarcimento perchè è come se avessi ceduto il tuo diritto di proprietà ad un’altra persona. Il truffatore in questo caso può anche offrire falsi NFT agli acquirenti, ingannandoli.
È di fondamentale importanza in questo caso fare riferimento solo a siti legittimi e non comprare NFT su piattaforme poco attendibili. Inoltre cerca di usare sempre un’autenticazione a due fattori per proteggere maggiormente il tuo account.

Criptovalute: 4) Altcoin: Pump & Dump

Quando si genera un pump and dump delle criptovalute? Quando vengono acquistati grandi quantità di Altcoin speculative da parte di grandi investitori generando il potenziale di quella criptomoneta per i propri followers. In questo momento il presunto truffatore può uscire dalla scena lasciando a tasche vuote tutti gli altri.

La volatilità degli Altcoin è molto alta e i truffatori possono sfruttarla per ingannare gli altri followers che vedrebbero i loro investimenti dimezzati anche in poche ore. Quest’accusa di truffa è stata rivolta a John McAfee, noto programmatore di antivirus:

“Si presume che l’imputato abbia frodato gli investitori attraverso una criptovaluta riciclaggio di denaro, frode telematica e cospirazione per commettere frodi su merci e titoli.”

McAfee ha dichiarato che avrebbe preso parte ad un progetto rivoluzionario con gli Altcoin, ma è stato subito intercettato dalle autorità competenti e dichiarato colpevole di truffa pump and dump. In altre parole la frode consiste nel generare un’inflazione del valore della criptomoneta, al fine di guadagnare sulla vendita della stessa a prezzi vantaggiosi.

Per sfuggire a questo tipo di truffe occorre fare molta attenzione agli andamenti giornalieri della criptomoneta di riferimento. Generalmente le autorità possono identificare questo tipo di truffa velocemente ed evitare che il truffatore generi un pump and dump.

Criptovalute: 5) La truffa con virus e malware

Per accedere al portafoglio virtuale crittografico di una persona c’è anche un modo più semplice e più antico: l’uso di un virus o di un malware! Entrando nel portafoglio virtuale è possibile trasferire le criptomonete ed è praticamente impossibile annullare la transazione.

Un software di rilevamento virus può prevenire la maggior parte delle truffe, dal momento che qualsiasi dispositivo dispone di una protezione e coloro che hanno grandi quantità di investimento ovviamente hanno già pensato come proteggere maggiormente con antivirus più avanzati i propri portafogli crittografici.

Un caso noto è quello di Dash, la criptovaluta che è è riuscita a posizionarsi nella top 10 delle migliori su cui investire a livello internazionale! Ha subito un attacco di un hacker che è entrato nell’account e ha trasferito ingenti quantità di denaro su un altro conto.

Come scrive Alfredo de Candia su thecryptonomist:

Per evitare il problema dell’attacco del 51%, Dash ha utilizzato la tecnologia ChainLocks che permette anche di ridurre il tempo della transazione e quindi ridurre di conseguenza anche il tempo della conferme delle stesse. 

È importante che mantenga sempre sotto controllo i nuovi aggiornamenti, e che la protezione del tuo portafoglio crittografico sia al 100%. Ciò significa che, quando il sistema te lo permette, è meglio attivare diversi tipi di autenticazione.

Come detto in precedenza, anche in questo caso l’autenticazione a due fattori può facilmente prevenire una truffa di questo tipo. Nel caso in cui non l’avessi ancora fatto ti spiegherò come fare per attivarla!

Criptovalute: la protezione del tuo portafoglio virtuale

Per proteggere il tuo portafoglio crittografico, dovresti da subito controllare se hai attivato l’autenticazione a due fattori ossia scegliere almeno due metodi diversi di autenticazione, per esempio la password + un secondo metodo. Quali sono le opzioni che mettono a disposizione la maggior parte delle piattaforme online?

Come ci indica Wikipedia, le principali forme di autenticazione a due fattori sono la password:

1) “Una cosa che conosci”, per esempio una password o un PIN.

2) “Una cosa che hai”, come un telefono cellulare, una carta di credito o un oggetto fisico come un token o un’applicazione certificata.

3) “Una cosa che sei”, come l’impronta digitale, il timbro vocale, la retina o l’iride, o altre caratteristiche di riconoscimento attraverso caratteristiche uniche del corpo umano (biometria).

Nel caso in cui non avessi attivato questa protezione, ti consiglio di farlo immediatamente indipendentemente dalla quantità dei tuoi investimenti. Ricorda che ci sono diversi tipi di truffe e i truffatori non solo possono hackerare il tuo portafoglio e trasferire la quantità di criptomonete che desiderano!

Entrando nel tuo portafoglio, i truffatori possono anche accedere ed utilizzare i tuoi dati per fare qualsiasi tipo di acquisti (legali e non) spacciandosi per te. Nel momento che venissero intercettati movimenti sospetti sarà difficile convincere le autorità della truffa dal momento che l’alibi è quasi sempre molto debole!

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