Criptovalute sponsor NFL: USA dice sì, ma ci sono 3 regole

La stretta della National Football League (NFL) si stringe, ma alcune crypto sponsor saranno concesse, a patto che vengano rispettate 3 regole fondamentali.

Gli USA sembrano volersi aprire al mondo delle criptovalute, ma con discrezione e meticolosa attenzione.

Il presidente Joe Biden, infatti, ha fatto un annuncio qualche settimana che prendeva finalmente in considerazione il mondo di Bitcoin & Co. per sfruttarlo a proprio vantaggio e lanciare al più presto la criptomoneta statunitense: il dollaro digitale.

L’apertura degli USA al mercato degli asset digitale è stata sottolineata anche sul Corriere della Sera:

“Il presidente Usa Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo relativo alla supervisione da parte del governo della criptovaluta che esorta la Federal Reserve a esplorare se si debba creare una valuta digitale. L’amministrazione Biden vede la popolarità esplosiva della criptovaluta come un’opportunità. Ma occorre valutare rischi e benefici, compresi quelli collegati al conflitto in corso in Ucraina.”

Ma perché, se adesso proprio il governo si è fatto avanti, si è limitato tanto l’utilizzo di questo settore emergente in ambito sponsor e sport, in particolare nella National Football League?

Precedentemente a questo annuncio di Biden infatti, prima del 2021 era stato annunciato il bando di ogni tipologia di sponsorship che riguardasse le criptovalute all’interno dell’NFL.

La notizia scosse non poco il settore sportivo, anche perché moltissime squadre, campionati e atleti stavano già cominciando ad abbracciare il vantaggio che gli asset digitali rappresentavano.

Una delle prime notizie relative al bando la leggevamo su Cryptopumpnews, che incredula rendeva nota la decisione della Lega USA:

“Secondo un record di The Athletic, la NFL ha effettivamente limitato la vendita di sponsorizzazioni a società di trading di criptovalute e NFT fino a quando l’organizzazione non sviluppa un metodo “per attività sportive, carte collezionabili elettroniche e arte.”

Questo limite imposto a tutte le squadre di NFL non è stato preso bene, ma agli atleti nulla era stato vietato.

Infatti, molti avevano addirittura deciso di farsi pagare lo stipendio in criptovalute, con la star Trevor Lawrence che aveva ottenuto tutto il suo bonus di 22 milioni di dollari in Bitcoin.

Insomma, questo limite risultava forse un pò ridicolo per tutti i proprietari e i dirigenti dei football team e forse la decisione della Casa Bianca ha dato una spinta nella più ovvia (e forse più corretta) direzione.

Circa una settimana fa leggiamo a questo proposito su CNBC delle novità positive per tutta la National Football League:

“La National Football League, in una nota emessa martedì, ha concesso alle squadre un permesso limitato per cercare sponsorizzazioni blockchain, un’inversione parziale rispetto alla fine della scorsa estate, poiché la tecnologia cresce in popolarità tra i fan e gli atleti dell’organizzazione.”

News sensazionale che apre le porte a tante nuove opportunità, di cui già molti altri campionati, team e sport in generale hanno giovato!

Ora, non tutto ciò che luccica è oro e ci sono solo tre regole che i partecipanti alla Lega dovranno seguire se vogliono approfittare del vantaggio derivante dalle nuove collaborazioni con il mondo delle criptovalute e le blockchain di riferimento.

Criptovalute già protagoniste assolute del SuperBowl

Gli americani sono patiti di sport, questo non è un segreto.

Ma se c’è un evento sportivo che un americano non può assolutamente saltare, è la finale della NFL, il famoso e indimenticabile SuperBowl!

In questa finale così seguita circolano cifre da capogiro, dove le grandi aziende fanno a gara per accaparrarsi pochi secondi di visibilità, spendendo milioni di dollari per l’opportunità.

E come potevano farsi sfuggire quest’occasione le nostre ormai famose criptovalute? Semplicemente non potevano e un noto exchange, FTX, ha fatto capolino durante la grande finale della National Football League, mettendo addirittura in palio Bitcoin.

Su IlSole24Ore ecco la notizia:

“Ftx, uno dei più grandi exchange per criptovalute valutato pochi giorni fa 32 miliardi nell’ultimo round di finanziamento, metterà in palio una somma imprecisata di bitcoin che dipenderà dall’ora in cui sarà trasmesso il suo spot. Se, per esempio, andrà in onda alle 7,32 pm, ora di New York, saranno 7,32 bitcoin, pari, ai valori attuali a circa 320mila dollari. Se saranno le 9,15 il valore lieviterebbe a quasi 400mila dollari.”

Un’iniziativa senza precedenti che ha dato una bella spinta, non solo al SuperBowl, ma anche al mercato delle criptovalute, facendole entrare ancora di più tra gli interessi di americani e non.

Inutile dire che l’entusiasmo di entrambe le industrie era alle stelle, anche perché FTX non era l’unica a partecipare perché era presente anche un altro noto exchange dal nome Coinbase.

NFL ne approfitta e così cambia idea sulle criptovalute!

Dopo l’annuncio del presidente Biden e l’apertura nei confronti delle valute digitali, era solo questione di tempo che la NFL rivedesse la sua politica in materia.

D’altronde con il successo avuto al SuperBowl, come potevano ancora ignorare le collaborazioni fruttuose con grandi aziende del settore criptovalute?

Su Yahoo!Sports leggiamo di come anche la direzione della Lega ne sia al corrente:

“Siamo davvero ottimisti sulla potenza della tecnologia blockchain”, ha detto in un’intervista Joe Ruggiero, vicepresidente senior della NFL e capo dei prodotti di consumo. “Detto questo, siamo davvero concentrati su: come possiamo essere attenti e premurosi nell’impegnarci in questo spazio?”

Qualcuno ha deciso di fare giustamente dietrofront perché, per quanto si possa essere legati alle tradizioni e rispettosi delle normative, i dirigenti non possono rischiare di restare così indietro.

I responsabili hanno così individuato alcune realtà che possono essere per fortuna introdotte nel campionato, senza per questo minare troppo i marchi esistenti o le leggi in vigore da tempo immemore.

Questo, rispettando tre limitazioni fondamentali che ora andremo a scoprire.

Impossibile utilizzare marchi e loghi dei club NFL per le società di criptovalute

Quello che i dirigenti della famosa Lega USA vogliono fare è muoversi a piccoli passi.

NFL non vuole rischiare di essere travolta dai rischi delle criptovalute e così si muove lentamente, introducendo tre regole per tutte le squadre che avranno rapporti di sponsorship con il settore in questione.

Su Sportico.com leggiamo della prima di queste:

“A partire da quest’anno, i club potranno entrare in rapporti di sponsor con società di scambio e portafoglio basate su blockchain. I team possono anche accettare pubblicità per società NFT (inclusi mercati come OpenSea), anche se non saranno in grado di offrire marchi e loghi del club per le offerte.”

In pratica sarà concesso alle società di NFT e criptovalute di apparire negli spot delle partite, ma nessuna squadra potrà far presenziare il proprio marchio in esse.

Resta quindi un pò nebulosa la tipologia di sponsorhip e il ruolo che le nostre criptovalute potranno avere con le squadre dell’NFL, ma è già qualcosa, o almeno così sembra.

Probabilmente, come detto all’inizio, si sta cercando di facilitare almeno i rapporti commerciali tra i due settori, tenendo a bada i rischi che ne potrebbero derivare per la regolamentazione e i membri del campionato stesso.

Promozione criptovalute non concessa, come quella dei fan token

Sono state diverse le evoluzioni che il mercato delle valute digitali ha portato avanti, una di queste è quella relativa ai gettoni digitali promosse dalle piattaforme di blockchain.

La seconda regola prevista dalla Lega del football americano dichiara l’impossibilità di promuovere specifiche criptovalute tanto quanto la diffusione di fan token appartenenti ai singoli club del campionato.

Questa è una limitazione severa, ma non c’è modo di arginarla come descritto dall’americano The Verge, che riprende sempre la già citata CNBC:

“La National Football League ora consentirà alle squadre di assicurarsi sponsorizzazioni con società blockchain. Tuttavia, secondo un rapporto della CNBC, vieterà comunque loro di promuovere specifiche criptovalute e token dei fan.”

Legge ovviamente legata alla protezione di marchi e loghi e che sfocia anche nel totale divieto di segnaletica all’interno di uno stadio NFL.

Severi? Può darsi, ma non abbiamo ancora finito.

Ultimo divieto: i rapporti con società di criptovalute e blockchain avranno scadenza breve!

Come se non bastasse, un altro limite imposto dai dirigenti mette un freno alla possibilità di enormi vantaggi, a questo punto solo abbozzati per le squadre della Lega americana grazie al mercato delle criptovalute.

L’ultima regola che i club di NFL dovranno infatti rispettare riguarda la durata delle collaborazioni: vietato avere contratti per più di tre anni.

Ecco infatti un altro comunicato del responsabile Joe Ruggiero, riportato dal Cryptonomist:

“Secondo quanto ha dichiarato al canale televisivo americano CNBC, Joe Ruggiero, responsabile marketing e dei prodotti di consumo della NFL, le sponsorizzazioni tra team e società blockchain possono durare solo un massimo di tre anni per motivi di “flessibilità”.”

Già, niente di più, e di sicuro non ci possiamo aspettare la felicità delle due parti, siano esse le criptovalute o le squadre di NFL.

Ma vale davvero la pena frenare queste collaborazioni? Molti credono di no.

In fondo stiamo parlando di uno dei campionati sportivi più seguiti e pagati al mondo.

Quali evoluzioni possiamo aspettarci tra criptovalute e NFL?

Si vocifera che la NFL si sia impegnata parecchio proprio per promuovere queste partnership con aziende di blockchain, pressando parecchio l’ente federale di vigilanza statunitense, la SEC.

Ed è ovvio che le speranze mirino a collaborazioni migliori, non credete?

D’altronde la National Football League non vale poco, infatti sul QuotidianPost si accenna al giro d’affari che produce:

“In tutto la lega di football americano può fare assegnamento su un giro d’affari annuale superiore ai 15 miliardi di dollari.”

Se un ente che vale così tanto come la NFL vuole poter sfruttare a proprio vantaggio e in modo libero l’ascesa delle criptovalute e delle tecnologie a esse associate, stiamo pur certi che ci riuscirà.

Non importa quanti limiti o scetticismo le squadre dovranno affrontare: il mondo dello sport ha già abbracciato le blockchain e gli asset digitali, NFL sarà di sicuro il prossimo grande nome a farlo negli USA.

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
780FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate