Il bonus auto elettriche non funziona in Italia: il perché spiegato dal Ministro Urso

Il bonus auto elettriche non funziona in Italia. I fondi per i veicoli elettrici sono scesi da 190 milioni a soli 173 milioni.

Il bonus auto elettriche non funziona in Italia.

A dimostrarlo è anche l’andamento degli ecobonus: a partire dal 10 gennaio 2023 è stato nuovamente possibile usufruire della piattaforma informatica per effettuare le prenotazioni sugli acquisti effettuati.

E mentre per quelli relativi ad auto ibride, a basse emissioni o ciclomotori e motocicli non elettrici sono stati ampiamente sfruttati dagli italiani, quelli messi a disposizione per le auto elettriche non hanno riscosso lo stesso successo.

Eppure l’Europa punta alle emissioni zero entro il 2050. E uno dei primi passi per raggiungere l’obiettivo è lo stop della vendita di veicoli a benzina e diesel già a partire dal 2035.

L’Italia è pronta per questo passo? A rispondere a questi quesiti è il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per il quale le auto elettriche oggi sono “sostanzialmente ad appannaggio dei ricchi” nel nostro Paese.

Il bonus auto elettriche non funziona in Italia: il punto sugli Ecobonus

Il governo italiano incentiva i cittadini ad acquistare nuove auto meno inquinanti con gli Ecobonus statali per i nuovi acquisti.

La piattaforma, tramite la quale è possibile prenotare i bonus, è stata nuovamente resa disponibile a partire dal 10 gennaio 2023. Ma, ancora una volta, gli italiani dimostrano una preferenza per le auto ibride o benzina e gasolio a basse emissioni.

Per questi veicoli (nella fascia 61-135 grammi di anidride carbonica per chilometro) erano stati stanziati 150 milioni di euro. Gli italiani ne hanno approfittato e, ad oggi, il “semaforo” presente sulla piattaforma dedicata agli incentivi è rosso.

Semaforo rosso anche per i motocicli e i ciclomotori non elettrici, anche questi evidentemente apprezzati.

Ma cosa ne è, invece, dei 190 milioni stanziati per gli ecobonus per l’acquisto di auto elettriche?

Cominciando dalle auto ibride plug-in (fascia 21-60 g/km), 218 milioni sono ancora disponibili. Semaforo verde, poi, per le auto elettriche (0-20 emissioni di anidride carbonica per kilometro) per le quali, dei 190 milioni disponibili, rimangono ancora inutilizzati circa 173 milioni.

Il bonus auto elettriche non funziona in Italia, mentre l’Europa viaggia verso le zero emissioni entro il 2050

Considerando il quadro generale, gli italiani non sembrano così intenzionati ad acquistare auto elettriche.

Eppure, a livello europeo, gli obiettivi sono chiari: si viaggia verso le zero emissioni entro il 2050, con un passaggio intermedio, da raggiungere entro il 2035 quando ci sarà lo stop alla vendita di veicoli alimentati a benzina o diesel.

Ciò non significa che le auto a motore tradizionale non circoleranno più, ma che non saranno più vendute.

Viene, dunque, da chiedersi se l’Italia sia pronta per un tale passo. E la risposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, non è delle più incoraggianti.

Leggi anche: Vendita auto benzina e diesel, stop dal 2035. Quali incentivi ci sono per le elettriche

Perché il bonus auto elettriche non funziona in Italia: le parole del Ministro Urso

L’Italia è in ritardo nella transizione del settore automobilistico, ma per il Ministro Urso, può comunque vincere la sfida nonostante i tempi e i modi che l’Europa ha prefissato non coincidono con la realtà italiana.

In particolare, per Urso, l’Europa dovrebbe muoversi:

nella stessa direzione per concentrare le risorse su quegli investimenti che servono a rafforzare il nostro sistema produttivo nella duplice transizione digitale ed ecologica.

Il Ministro va riferimento a investimenti su chip e semiconduttori, sull’intelligenza artificiale, su tecnologia green e batterie elettriche.

E Urso offre anche una spiegazione in merito al mancato successo dei bonus auto per i veicoli elettrici. Questi, infatti, costerebbero troppo per i lavoratori italiani e le auto elettriche sono:

oggi sostanzialmente ad appannaggio dei ricchi in Italia e noi non possiamo fare una strategia per i ricchi ma dobbiamo fare una strategia per tutti.

Le auto elettriche non decollano in Italia e la colpa non è solo delle colonnine

In passato si era spesso fatto riferimento alla mancanza di punti di ricarica nel nostro Paese, altro fattore che avrebbe potuto spiegare il mancato “interesse” degli italiani verso le auto elettriche.

La verità è che rispetto a paesi come la Svezia (in cui si registra il 29% delle auto elettriche vendute), la Germania (13%) o il Regno Unito (5,9%) l’Italia arranca per quanto riguarda l’acquisto dei veicoli elettrici, nonostante gli ecobonus.

Le parole del Ministro confermano che la presenza (o l’assenza) e la quantità di punti di ricarica non sono gli unici fattori che hanno portato a questo scenario, benché sia vero che la distribuzione delle colonnine elettriche non è ottimale.

Pochi i punti di ricarica sulle autostrade e differenze notevoli tra Nord e Sud Italia: il 58% dei punti di ricarica si trova al Nord, e solo il 22% al Centro e al Sud.

Leggi anche: Contributi a fondo perduto per l’acquisto di colonnine per auto elettriche

 

  

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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