Non solo bonus trasporti, tutti i bonus “bloccati” dal governo. Ecco perché non arrivano

Non solo il bonus trasporti, tra i bonus “bloccati” dal governo anche bonus psicologo e assegno unico.

Diversi sono i bonus e le agevolazioni che il governo ha deciso di riconfermare, prorogare o modificare per il 2023.

Alcuni di questi, però, risultano oggi essere bonus “bloccati”. In alcuni casi, per esempio per il bonus trasporti o il bonus psicologo, mancano ancora i decreti attuativi. Il governo, da questo punto di vista, è in ritardo e, di conseguenza, non offre la possibilità ai cittadini di richiedere i benefici economici validi anche per quest’anno.

Un intoppo tutto burocratico che va a pesare sulle tasche dei cittadini che, assieme agli enti incaricati a erogare gli incentivi, sono in attesa di notizie da parte dei Ministeri.

Ma quali sono i bonus bloccati e quali sono le ultime notizie in merito? Ecco cosa si sa e cosa potrebbe cambiare.

Bonus trasporti 2023, il decreto interministeriale è in ritardo

Uno dei primi bonus “bloccati” dal governo è quello che permetterebbe a molti pendolari, tra lavoratori e studenti, di beneficiare di un’agevolazione per l’acquisto di abbonamenti per autobus, metro, tram e trasporto ferroviario.

Stiamo parlando del cosiddetto bonus trasporti, la misura che il governo ha rinnovato anche per il 2023 apportando, inoltre, alcune modifiche che ne hanno ampliato la platea beneficiaria.

In particolare, scende da 35.000 euro a 20.000 euro la soglia massima di reddito che dà diritto al bonus. Di fatto, più persone potrebbero godere di uno sconto sul costo dell’abbonamento, mensile o annuale, e risparmiare sulle spese per il trasporto pubblico.

Tutto questo, però, rimane su carta. Perché i cittadini possano godere di benefici statali, infatti, non basta che questi vengano prorogati, come successo grazie alla Legge di Bilancio 2023.

E il problema è, appunto, tutto burocratico, dal momento che per essere reso disponibile ai cittadini, è fondamentale che venga pubblicato il decreto interministeriale tra Ministero dell’Economia, Ministero dei Trasporti e Ministero del Lavoro.

Secondo quanto stabilito, la data di scadenza per la pubblicazione del decreto era stata fissata al 14 febbraio. Al momento, però, non si hanno nemmeno notizie su come e quando è previsto un intervento per arginare il ritardo.

A pagarne maggiormente le spese, in questo caso, sono coloro che avevano previsto di beneficiare del bonus per il pagamento dell’abbonamento annuale.

Bonus psicologo bloccato, manca il decreto attuativo

Ma non c’è solo il bonus trasporti: tra i bonus bloccati dal governo c’è anche un’altra importante misura, anch’essa soggetta a importanti e interessanti modifiche per il 2023.

Con l’ultima Legge di Bilancio, il governo Meloni ha deciso di prorogare anche per il 2023 e per il 2024 il bonus psicologo. Un aiuto ritenuto ormai fondamentale, riconosciuto a tutti i cittadini in condizioni di depressione, stress, ansia e fragilità psicologica (non solo a causa della pandemia) che permette di coprire le spese relative alle sedute di psicoterapia presso un professionista a scelta tra quelli che hanno aderito e sono iscritti all’Albo degli psicologi.

Buone notizie sono arrivate col nuovo anno per questa misura. La Legge di Bilancio aveva, infatti, alzato l’importo massimo da 600 euro a 1.500 euro per ogni beneficiario (questo, nonostante il taglio delle risorse destinate alla misura che, rispetto allo scorso anno, sono scese a 5 milioni di euro).

Ma a poco serve conoscere le buone notizie del 2023 sul bonus psicologo se del decreto attuativo che dovrebbe dare il via alla presentazione delle richieste non se ne vede nemmeno l’ombra.

Ministero della Salute e Ministero dell’Economia dovrebbero varare il decreto contenente tutte le informazioni necessarie per la presentazione delle richieste, ma al momento non sono state stabilite tempistiche chiare su quando queste informazioni saranno rese accessibili.

Dopo il bonus asilo nido, intoppi anche per l’assegno unico e universale

Solo fino a pochi giorni fa, tra i bonus bloccati dal governo rientrava anche il bonus asilo nido, il rimborso per il pagamento delle rette che permette di ottenere un importo massimo di 3.000 euro.

Per fortuna, da questo punto di vista le cose si sono sbloccate: l’INPS ha finalmente aperto la possibilità di presentare richiesta online a partire dal 27 febbraio.

Leggi anche: Bonus asilo nido, domande INPS al via: ecco come avere fino a 3.000€ di rimborso per figli

Per le famiglie, però, si apre un nuovo intoppo che ha sempre a che fare con la burocrazia del nostro Paese. Stavolta, si tratta dell’assegno unico e universale.

Per poter beneficiare del contributo in favore delle famiglie, entro il 28 febbraio era necessario presentare il nuovo modello ISEE. Ma non tutti sono riusciti a rispettare la scadenza, complice anche l’affollamento dei CAF in questo periodo, e per questo motivo potranno ricevere solo l’importo minimo dell’assegno unico.

È però importante ricordare che chi non è riuscito a rispettare la data di scadenza, ha pur sempre la possibilità di recuperare le somme perse presentando la dichiarazione aggiornata entro il 30 giugno 2023.  

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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