Blocco totale Superbonus, si devono restituire i soldi? Che succede dopo la Manovra

Addio al superbonus per come lo si conosce attualmente: con la manovra 2024 arriva lo stop totale di cessione del credito e sconto in fattura.

Lo sconto in fattura e la cessione del credito relativi al superbonus sono arrivati al capolinea: con le ultime novità sulla Legge di Bilancio 2024, queste due modalità vantaggiose di accesso al superbonus vengono accantonate definitivamente.

Nella Conferenza Stampa sulla manovra 2024, Giancarlo Giorgetti ha dichiarato che non sono stati previsti ulteriori interventi per il superbonus. Questo significa che bisogna terminare i lavori entro la fine di quest’anno per poter beneficiare dello sconto in fattura e della cessione del credito.

Poco alla volta, i vantaggi apportati dal superbonus verranno accantonati, per tornare ai sostegni fiscali originari, ovvero al 50% o al 65%. Ma vediamo nel dettaglio cosa cambierà il prossimo anno.

Superbonus: stop a cessione del credito e sconto in fattura

La cessione del credito e lo sconto in fattura hanno permesso a diversi beneficiari di accedere in modo agevolato e immediato ai vantaggi introdotti con il superbonus 110%.

Questo sostegno è stato uno dei punti cardine, nell’insieme di bonus edilizi previsti dal governo precedente, e disponibile ancora per il 2023, anche se con percentuale ridotta.

Ricordiamo che la cessione del credito ha consentito il trasferimento del vantaggio fiscale attraverso diversi soggetti, ed è stata al centro di numerosi dibattiti e misure correttive nel corso degli ultimi mesi.

Lo sconto in fattura invece ha apportato la possibilità di accesso immediato al beneficio, poiché applicato direttamente dal fornitore. Queste due modalità di accesso al superbonus verranno definitivamente accantonate dal prossimo anno.

Questo bonus, per come lo conosciamo attualmente, quindi scomparirà, e verrà consentito solamente l’assorbimento del credito in un periodo lungo, con detrazione fiscale in 10 anni.

Questa possibilità sarà garantita dal 2024 anche a chi possedendo redditi bassi non ha abbastanza capienza fiscale per assorbire tutto il credito. Si attende quindi l’attuazione definitiva di queste direttive.

Non ci saranno quindi ulteriori proroghe per i condomini, per cui l’aliquota del bonus scenderà nei prossimi anni fino ad avvicinarsi ai bonus edilizi ordinari.

Ricordiamo che questi bonus consentono degli sconti fiscali che normalmente si attestano tra il 50% e il 65%.

Superbonus, cosa cambia dal 2024

Cosa cambierà quindi, dal prossimo anno, sul superbonus? Riassumendo, non sarà più possibile attingere allo sconto in fattura e alla cessione del credito: per farlo bisogna concludere i lavori entro la fine del 2023.

Da gennaio 2024 l’aliquota agevolativa che riguarda i condomini passerà dall’attuale 90% (già sceso rispetto alla misura originaria) al 70%, con una ulteriore discesa nel 2025 al 65%.

Il sostegno rimarrà al 110% solamente fino alla fine di quest’anno, per ciò che riguarda gli edifici unifamiliari e le unità autonome, ma questo è valido solo per i lavori conclusi almeno per il 30% a settembre 2022.

Il superbonus verrà progressivamente accantonato: la volontà del governo è quella infatti di cancellare questo sostegno, lasciando spazio alle agevolazioni tradizionali.

Ma quali sono i motivi dietro a questa decisione? Il governo ha analizzato la spesa sostenuta dallo Stato per garantire questo sostegno, e sarebbe stata superiore a quanto prefissato inizialmente.

Giorgia Meloni aveva dichiarato che il superbonus è costato circa 2.000 euro per ogni italiano, in termini di spesa pubblica. Questo è uno dei motivi per cui l’attuale governo ha deciso di accantonarlo.

Ma non è finita qui: anche l’elevato numero di frodi registrate intorno a questo sostegno ha evidenziato i lati più negativi del sostegno, per cui sono stati poi introdotti diversi correttivi durante l’anno, a partire dal Decreto Antifrode.

Di contro, il superbonus ha garantito una certa ripartenza del settore dell’edilizia nel paese, e ha sostenuto gli interventi di rinnovamento di diversi immobili sul territorio. Questo sostegno dal 2024 non sarà più disponibile come in precedenza, ma questo non vuol dire che i bonus similari scompariranno del tutto.

Sarà infatti ancora possibile accedere a diverse agevolazioni fiscali ordinarie, bonus per la ristrutturazione o per il risparmio energetico.

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