Custodia di criptovalute affidabile? BNP Paribas offre il servizio a 60 milioni di clienti

BNP Paribas entra nel mondo delle criptovalute: ecco i primi servizi di custodia e il progetto per i clienti del gruppo francese che coinvolge anche Metaco.

Da qualche settimana il mercato delle criptovalute sembra essersi destato da un lungo sonno che lo ha trascinato a lungo giù, verso il baratro, ma che adesso sembra cominci ad abbracciare un nuovo trend rialzista.

Nell’ultimo mese Bitcoin, per esempio, ha segnato un rialzo del +18,33% e ancora più straordinario il rialzo di Ethereum con un +74,51% nello stesso periodo!

Ma non solo per i primi due posti del podio, anche Cardano segna un +25,12%, insieme a Polygon che si è ripreso con un +58,8%.

Insomma in generale tutto il settore sembra cominciare a respirare nuovamente e ci si aspettano ulteriori segnali per affermare con certezza un periodo nuovamente positivi, ma sembriamo sulla buona strada.

In questo contesto, perciò, non stupisce più di tanto la notizia di poche settimane fa in cui sembra che il secondo gruppo bancario del continente europeo, BNP Paribas, abbia creato una partnership con Metaco e Fireblocks per offrire ai suoi clienti un servizio di custodia di criptovalute.

Eppure la sorpresa rimane, perché che il colosso francese si sia aperto al Web3 è un ottimo segnale.

Addentriamoci quindi per capire cosa aspetta i 60 milioni di clienti BNP dopo questa grandiosa novità!

Servizio di custodia criptovalute: che cosa vuol dire?

Ad alcuni potrà sembrare una domanda scontata, ma non lo è per tutti.

In generale tutti vogliamo proteggere il nostro portafoglio e gli asset da noi detenuti da eventuali furti, giusto?

Bene, per le criptovalute questo problema diventa basilare e non possiamo evitare di porcelo.

Questa eventualità preoccupa detentori privati di valute digitali, ma diventa insostenibile per un ente istituzionale o per hedge fund che posseggono enormi quantità di questo denaro virtuale!

Così nascono i servizi di custodia, aziende che si preoccupano di assicurare ingenti quantità di crypto e/o NFT in possesso spesso di queste grandi realtà (più che di privati), ovviando a problemi che rischierebbero di mandare intere società al tracollo.

La banca francese di cui abbiamo accennato offrirà proprio questo tipo di servizio, anche grazie ai suoi partner!

Metaco, il partner svizzero esperto del Web3

La Svizzera sta cercando di diventare ormai da diverso tempo il fulcro europeo per il mercato delle criptovalute.

Una delle società di punta che incarna quest’obiettivo è di sicuro Metaco.

La società nasce come un ponte per tutte le istituzioni che vogliono entrare nel mondo crypto in modo sicuro e affidabile, offrendo servizi che vanno dalla custodia e trading di crypto alla tokenizzazione, allo staking e gli smart contracts.

Servizi basati sulla Defi che già hanno raccolto l’interesse di IBM, altra banca legatasi a Metaco, proprio per la capacità di fare legare istituti come questo, e ora anche BNP Paribas, alle criptovalute.

L’alto livello di sicurezza offerto è un must per tutti i clienti che vogliono dormire tranquilli.

BNP Paribas e piattaforma blockchain Fireblocks: sicurezza al primo posto

Affinché un ente come la famosa banca francese entri nel mondo crypto c’è ovviamente bisogno di una piattaforma che ne garantisca l’ingresso alla tecnologia base più nota del Web3.

La blockchain Fireblocks è stata scelta come ulteriore partner proprio a questo scopo.

L’annuncio è seguito a una prova operativa che il team della rete Fireblocks ha dovuto sostenere per dimostrare di essere all’altezza delle richieste e dei servizi di BNP Paribas nel 2021.

Perché? La protezione della blockchain è un requisito fondamentale per la banca francese!

Una piattaforma semplice come Fireblocks, capace di assicurare ai 60 milioni di clienti nel mondo un servizio di custodia criptovalute estremamente sicuro, protetto da furti e hacker, è l’ideale.

Sì, alle criptovalute: ecco cosa sarà a disposizione dei clienti BNP

Ovviamente la notizia ha contribuito a un rialzo del titolo non indifferente: +21,98% nell’ultimo mese.

I clienti della famosa banca avranno accesso solo ai servizi di custodia criptovalute per il momento: possibile cioè solo avere un wallet digitale sicuro in cui conservare i propri asset digitali.

In pratica non sarà possibile usare l’istituto per fare trading, niente scambi di Bitcoin, Ethereum o Solana, ma solo deposito con un altissimo livello di affidabilità.

Lo scopo? Sembra proprio quello di diventare un exchange crypto al pari di Coinbase o Binance, ma con il tempo.

Insomma BNP Paribas vuole procedere in modo prudente, permettendo ai suoi clienti di familiarizzare con le nuove funzionalità, conoscendo poco alla volta anche il complesso mondo delle valute digitali e solo dopo offrire servizi più rischiosi.

Non solo BNP Paribas: banche interessate alle criptovalute

Molte altre realtà sono attualmente interessate al Web3.

BNP Paribas è, infatti, solo l’ultimo gigante bancario che mostra interesse per il settore.

Anche SG-Forge, per esempio, è stata aggiunta ai depositi dell’emittente di stablecoin DeFi MakerDAO: la banca sarà in grado di prendere in prestito fino a $30 milioni in DAI dal protocollo!

Un’altra istituzione, la Huntingdon Valley Bank, regolamentata dagli Stati Uniti, può prelevare fino a $100 milioni dallo stesso emittente!

Insomma molti sono coloro sempre più interessati al mondo blockchain, le banche non sono più un eccezione.

Leggi anche:Criptovaluta Algorand scelta da Banca d’Italia, via all’esperimento titoli su blockchain

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
797FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate