NFT approdano nel settore videogiochi! Guadagnare giocando!

Il mondo degli NFT approda sui videogiochi, permettendo agli utenti di guadagnare giocando. Gli NFT, che molti reputano una bolla, continuano a crescere.

Poco più di un anno fa, mentre il resto del mondo continuava a combattere contro la terribile pandemia di Covid-19, uscirono fuori questi nuovi e misteriosi oggetti digitali: gli NFT

Cosa siano esattamente questi NFT è ancora un mistero per molti, in quanto la loro intera esistenza gira intorno alle criptovalute ed ai mercati digitaliambiti che per tanti sono ostici e lontani. E non si può biasimare chi è rimasto “out of the loop” degli NFT, poiché è un’economia estremamente di nicchia e solamente per pochi eletti.

E’ per pochi eletti non solo perché, appunto, sono estremamente difficili da comprendere ed utilizzare, ma perché in quel mercato girano letteralmente milioni di dollari. Sebbene, infatti, sia molto giovane, il mercato degli NFT ha già reso ricco moltissime persone.

Gli NFT vengono venduti a prezzi assurdi, che viaggiano intorno alle decine di milioni di dollari per ognuno di essi. L’NFT più costoso del 2021, per capirci, è costato 91 milioni di dollari.

Visto l’enorme successo in così poco tempo, per molti gli NFT non sono altro che l’ennesima bolla collegata alle criptovalute. Questa visione non ha tutti i torti: come vedremo più avanti, si sta parlando di linee di codice non fisiche e difficilmente tracciabili, e le cifre sono così alte che presto la bolla potrebbe esplodere

William Nonnis, esperto in ambito di Blockchain, ha avvertito i non-esperti a tenersi alla larga dagli NFT, in quanto rischiano di essere solamente uno spreco di denaro:

Penso che così come sono strutturati oggi  non abbiano senso. In primo luogo esiste un problema di credibilità. Chiunque può spacciarsi per artista e creare un non fungible token spacciandolo per un’opera d’arte. Tutto questo rischia di compromettere il vero valore degli NFT che è la loro univocità digitale.

E’ evidente che attorno al fenomeno si stia creando una bolla speculativa. Il mio consiglio è di fare molta attenzione prima di spendere somme ingenti su questi asset.

D’altro canto, però, gli NFT esistono già da un anno e fin’ora non sono esplosi anzi, sono in continua crescita. Sempre più mercati, dallo sport ai videogiochi, si stanno integrando negli NFT, creando sempre più aspettative intorno a questi prodotti. 

Il commercio degli NFT, inoltre, è controllato dalla blockchain. Spiegheremo nel dettaglio cos’è la blockchain più avanti, ma per chi già lo sa è importante far notare che le transazioni su blockchain sono sicure e difficilmente risultano in truffe. 

Anche le criptovalute in generale, inoltre, erano destinate ad essere solo una bolla, secondo molti esperti. Ad oggi, invece, sono un mercato in crescita continua che, in alcuni paesi, hanno addirittura più importanza delle valute tradizionali

Con l’avvento degli NFT nei videogiochi, inoltre, è possibile guadagnare giocando. Vediamo dunque insieme cosa sono e come funzionano i Non-Fungible Token (nome completo degli NFT) e come si integrano nel mondo dei videogiochi.

Cosa sono gli NFT

NFT è la sigla di Non-Fungible Token, ovvero oggetto non fungibile, cioè non sostituibile. 

Per capire gli NFT bisogna pensare ai quadri che vediamo nei musei. Essi sono oggetti unici, che non possono essere sostituiti, copiati o divisi. Una copia di un quadro è essa stessa un oggetto unico, non sostituibile eccetera. 

Gli NFT sono la traduzione “digitale” di questo concetto. Sono oggetti digitali unici, acquistabili con criptovalute e che la blockchain riconosce ad un singolo proprietario. Essendo realizzate su blockchain, come dicevamo, le transazioni degli NFT sono sicure

Per spiegare meglio cos’è la blockchain, potrete leggere il prossimo paragrafo oppure guardare questo video informativo di Mind in Cloud prima di proseguire con l’articolo:

Cos’é la blockchain e cosa c’entrano gli NFT

Cos’è, insomma, la blockchain? Si tratta sostanzialmente di un enorme archivio digitale su cui vengono segnate tutte le transazioni fatte con criptovalute. L’acquisto di un oggetto (o token) digitale viene segnato ed “ufficializzato” sulla blockchain, consegnando la proprietà di tale oggetto a chi l’ha comprato

Oltre ad essere un enorme database, inoltre, la blockchain è anche un algoritmo che riconosce le transazioni fraudolente o i comportamenti illeciti punendo e sanzionando chiunque compia tali azioni

La blockchain è completamente automatica. Non vi è nessun essere umano a controllo delle transazioni o dell’algoritmo. L’algoritmo stesso, inoltre, impara da solo quali sono i comportamenti considerati fraudolenti e quali non lo sono. 

Insomma, acquistando un NFT si diventa il legittimo proprietario di un oggetto digitale, che può essere venduto quando il suo valore risale esattamente come un quadro

Gli NFT, inoltre, non sono semplicemente oggetti d’arte come disegni o sculture digitali. Sono qualunque cosa possa essere associato ad un link, come un video, uno spezzone di film e molto altro. Persino il primo tweet è stato venduto come NFT per 2.9 milioni di dollari. 

Ciò significa che, lì fuori, vi è una persona che possiede il primo tweet mai pubblicato su Twitter, nonostante sia perfettamente possibile andarlo a rivedere sulla piattaforma gratis. 

Capirete, dunque, il motivo per cui molti credono sia una bolla: questi oggetti non fungibili sembrano in realtà molto fungibili, poiché di fatto chiunque può accedervi senza limitazioni di sorta. 

Lo stesso vale per le immagini digitali vendute come NFT: basta fare una foto allo schermo (screenshot) oppure semplicemente scaricare la foto sul proprio dispositivo per averne una copia, senza pagare i milioni di dollari richiesti dal mercato NFT. 

In ogni caso, alcuni mercati come quello dei videogiochi e dello sport hanno iniziato a fare uso degli NFT, forse cementando la loro importanza nelle transazioni digitali. 

Vediamo insieme come nei dettagli.

Videogiochi NFT: oggetti rivendibili

Vi sono due tipi di utilizzo degli NFT nei videogiochi

In primis, il mondo videoludico ha sempre avuto oggetti che si possono acquistare in game, ovvero nel mercato del gioco stesso. Tali oggetti sono utili per l’avanzamento all’interno del gioco, ma possono anche essere solamente caratteristiche estetiche. In ogni caso, si pagano con soldi veri

Un cappellino, un’arma, una pozione per curare le ferite… tutti oggetti che vengono acquistati dai giocatori per proseguire nell’esplorazione del gioco. 

Ebbene, l’idea sarebbe quella di rendere tali oggetti degli NFT nei videogiochi. Nel senso che una volta acquistati diventano proprietà del giocatore, il quale li può rivendere ad altri giocatori usando sempre la logica delle criptovalute. 

Esempi di questo tipo di videogiochi NFT sono Gods Unchained Axie Infinity. Vediamo esattamente come funzionano:

  • Gods Unchained è un gioco di carte, stile Yu-Gi Ho ma tutto online. Lo scopo è quello di sconfiggere il giocatore usando le proprie “carte” e difendersi dagli attacchi dell’avversario. La particolarità è che tali carte sono token non fungibili, ovvero uniche per ogni giocatore. Si possono vendere ed acquistare, ma ogni carta rimane sempre unica;
  • Axie Infinity invece, è completamente diverso: lo scopo è quello di sconfiggere l’avversario con la propria armata di “axie”, ovvero guerrieri fantastici. Ognuno di questi axie può essere cresciuto ed addestrato in maniera unica, rendendolo quindi un NFT. Può dunque essere rivenduto dal proprietario per soldi reali. 

La cosa importante da far notare è che i soldi fatti con questi videogiochi possono essere trasformati in valuta reale, cioè in veri e propri dollari sul proprio conto in banca. 

Questo, però, non è l’unico modo con cui gli NFT si sono inseriti nel mondo dei videogiochi. Vediamo insieme l’altra trovata del mercato per guadagnare giocando

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Videogiochi NFT: guadagnare giocando

Un altro modo ancora con cui è possibile fare soldi con i videogiochi NFT è giocare per ricevere ricompense in token digitali

Alcuni videogiochi, infatti, hanno sviluppato un sistema per cui le ricompense guadagnate giocando sono, di fatto, NFT, e quindi possono essere rivendute sulla blockchain e così via.

Due esempi di questo tipo di videogiochi NFT sono Battle of Guardians Idle Cyber:

  • Battle of Guardians ha un concept molto semplice: combattere e sconfiggere altri players online. Il gioco, sviluppato con Unreal Engine, conferisce ricompense ai vincitori che possono essere rivendute sulla blockchain per soldi reali;
  • Idle Cyber, invece, è un videogioco in cui l’umanità sta per essere distrutta dai cyborg, ed il compito del giocatore è quello di difendersi contro di essi. Anche in questo caso, il gioco elargisce NFT come ricompense. Particolarità di Idle Cyber è che può essere giocato anche sui cellulari. 

Ma il mercato dei videogiochi NFT non si ferma qui: persino EA Sports, una delle aziende di videogiochi più redditizie del mondo, aveva intenzione di sfruttare questo nuovo mercato. D’altronde EA è famose per gli acquisti in game, quindi sembra essere l’azienda perfetta per questo tipo di transazioni. 

Tuttavia, il CEO di EA Andrew Wilson si è detto alquanto scettico degli NFT, dicendo che:

Credo che il collezionismo continuerà a essere una parte importante del nostro settore, dei giochi e delle esperienze che offriamo ai nostri giocatori. Resta da vedere se questo fa parte di NFT o blockchain.

E penso che il modo in cui pensiamo sia quello di fornire la migliore esperienza utente possibile. E quindi, lo valuteremo nel tempo, ma in questo momento non è qualcosa su cui ci stiamo concentrando.

NFT negli sport: come funzionano?

I videogiochi, come dicevamo, non sono affatto l’unico mercato serio che ha iniziato ad usare gli NFT. Persino lo sport, che a prima vista non avrebbe nulla a che vedere con gli NFT, ha iniziato a specularci sopra. 

Il modo in cui lo fanno è creare NFT da momenti memorabili dello sport, nonché creare immagini e disegni digitali che ritraggono i grandi sportivi della storia

Lin Dai, il CEO di OneOf, una piattaforma di NFT sportivi, ha descritto brevemente il funzionamento della loro azienda: 

Penso che in realtà dia molta libertà a diverse piattaforme per creare la propria nicchia. Quello che stiamo cercando di fare corrisponde al nostro modo di essere davvero artist-first o athlete-first. Pensiamo che sia molto appropriato per noi fare accordi diretti con gli atleti e assicurarci che facciano parte di questa rivoluzione, e non solo che le leghe capitalizzino su questo movimento.

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