L’Agenzia delle Entrate manderà le multe ai no vax

A mandare le multe direttamente ai no vax ci penserà l'Agenzia delle Entrate. Saranno gli agenti del fisco a notificare le sanzioni di 100 euro agli over 50.

A mandare le multe direttamente ai no vax ci penserà l’Agenzia delle Entrate. Saranno gli agenti del fisco a notificare le sanzioni di 100 euro agli over 50. A finire nel mirino saranno le persone che si renderanno inadempienti con l’obbligo vaccinale, che è stato introdotto tramite un Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 5 gennaio 2022 e che verrà pubblicato il 7 gennaio 2022 sulla Gazzetta Ufficiale.

Le regole entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione del provvedimento, quindi teoricamente dall’8 gennaio 2022. Quanti non siano in regola con le disposizioni relative al vaccino – over 50 anni, indipendentemente se si lavori o meno – avranno tempo fino al 31 gennaio 2022 per mettersi in regola. Dopo questa data potranno partire la sanzioni gestite direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Questo temine dovrà essere preso necessariamente in considerazione anche per poter accedere a tutti i luoghi di lavoro, che dal 15 febbraio 2022 richiedono il green pass rafforzato. È necessario ricordare che, per riuscire ad ottenere il green pass, è necessario attendere 14 giorni dal completamento del ciclo vaccinale. Dal 20 gennaio è previsto l’accesso limitato con il green pass base o super green pass per accedere dal parrucchiere, dal barbiere e nei vari centri estetici.

Agenzia delle Entrate, le multe ai no vax!

Sostanzialmente questo significa che sarà proprio l’Agenzia delle Entrate ad effettuare le multe ai cosiddetti no vax, a quelli che si muoveranno, nel corso dei prossimi giorni senza un green pass valido e senza aver effettuato il vaccino. Per il momento, comunque, deve ancora essere stabilita da quando decorreranno le nuove regole per accedere ad altri tipi di servizi come banche e poste. Si è in attesa di un Decreto da parte del Ministero, che dovrebbe individuare quali siano i servizi da considerare come essenziali e quindi che debbano essere esclusi dai nuovi obblighi. Questo decreto dovrà provvedere a regolamentare oltre ali accessi alle poste e alle banche, anche ai vari uffici della pubblica amministrazione. Capitolo importante sarà quello riservato ai sostegni per le attività che rimarranno penalizzate e che non è stato inserito nel decreto approvato il 5 gennaio 2022. Si starebbe ipotizzando uno scostamento compreso tra i 7 ed i 10 miliardi di euro, che dovrebbe arrivare con un provvedimento che verrà approvato a metà mese. Questa misura dovrebbe servire a tamponare le perdite previste per i settori colpiti, ma anche per arginare il cosiddetto caro bollette.

Un ruolo molto importante in questa partita lo giocherà l’Agenzia delle Entrate. Il Decreto Legge, che è stato approvato lo scorso 5 gennaio 2022, ha subito una serie di limature e revisioni fino all’ultimo minuto. Tra le novità principali che si notano, la più importante coinvolge proprio l’Agenzia delle Entrate, che dovrà gestire la sanzione di 100 euro per quanti decidano di non vaccinarsi. Questa sanzione è una conseguenza dell’inserimento nel Decreto dell’obbligo di effettuare il vaccino a quanti abbiano già o compiano 50 anni entro il 15 giugno 2022.

Agenzia delle Entrate, a quanto ammonta la sanzione!

È prevista una sanzione che varia da un minimo di 400 euro ad un massimo di 1.000 euro per le persone che decidono di accedere senza green pass dove è obbligatorio averlo. Questa stessa sanzione verrà applicata a quanti siano tenuti ad effettuare i controlli, nel caso in cui ometta di farlo. Sarà direttamente l’Agenzia delle Entrate ad individuare quanti non siano in regola, attraverso la tessera sanitaria. L’ente, infatti, è già in possesso del flusso dei dati che sono legati alle prestazioni sanitarie. Ci sarà una comunicazione tra le strutture sanitarie e l’Agenzia delle -Entrate, che in secondo momento provvederà a stilare gli elenchi e ad inviare un avviso bonario contente la sanzione. Quanti lo ricevono potranno avviare la procedura di contestazione, presentando le ragioni mediche che hanno portato all’esenzione.

Ma da quando decorrono questi obblighi? Un primo chiarimento arriva da Andrea Costa, sottosegretario al Ministero della Salute, che ha ricordato che questi nuovi obblighi entreranno in vigore nel momento in cui il decreto verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, cosa che dovrebbe avvenire il 7 gennaio 2022. Ci sarà, comunque una finestra temporale, dal giorno dopo l’entrata in vigore del decreto fino alla fine del mese di gennaio, per quanti non si siano ancora vaccinati e vogliano mettersi in regola con i nuovi obblighi. Anche la decorrenza prevista per i lavoratori che dovranno accedere alla propria azienda con il green pass deve essere letta nel seguente modo: il diretto interessato deve aver completato il ciclo vaccinale entro quella data, non deve aver fissato il primo appuntamento per il vaccino. Dobbiamo, inoltre, ricordare che il certificato di vaccinazione decorre dal 12esimo giorno dopo la prima dose e sarà valido dal 15esimo giorno fino alla seconda dose. Nel caso in cui siano state somministrate delle dosi successive alla prima o dopo la guarigione dal Covid, il super green pass arriverà dopo un paio di giorni e sarà valido a partire dal 14esimo giorno. Le sanzioni previste dall’articolo 4 sono sanzioni preesistenti legate alla violazione dell’accesso ai luoghi di lavoro con la certificazione ai sensi di legge. E si intendono applicate ai lavoratori pubblici, dipendenti privati e liberi professionisti.

Servizi essenziali e quelli alla persona!

Ci saranno delle decorrenze diversificate per i servizi alla persona e per quelli essenziali. Andare dal parrucchiere, dal 20 gennaio 2022, o in un centro estetico richiede il vaccino, l’essere guariti o l’aver effettuato un tampone con risultato negativo. In questi casi è necessario accedere con il green pass base.

Nel caso in cui si debba accedere ai servizi ritenuti essenziali, oltre al supermercato, è necessario attendere l’elenco del ministero che riporti le attività a cui è riconosciuto carattere di essenzialità.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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