Avviso di giacenza: che vuol dire e come capire che contiene

Cos'è l'avviso di giacenza e come capire cosa contiene prima di ritirare la raccomandata. Cosa devi sapere.

Sarà capitato anche a te che di ricevere un avviso di giacenza nella casella di posta. Si tratta di uno scontrino bianco che viene lasciato dal postino quando in casa non c’è nessuno che possa ritirare la raccomandata.

L’avviso di giacenza può spaventare perché potrebbe riferirsi a una multa stradale o, anche peggio, ad atti giudiziari (ad esempio una cartella di Equitalia). Fortunatamente esiste un modo per capire in anticipo di cosa si tratta e arrivare preparati al momento del ritiro.

Il colore e il codice dell’avviso rivelano il motivo della comunicazione. 

In questa guida abbiamo raccolto codici e informazioni utili a conoscerne il contenuto, chi può fare il ritiro al posto del destinatario e come comportarsi se il postino non lascia l’avviso.  

Avviso di giacenza, cosa può essere?

Quando un postino nell’atto di consegnare una lettera raccomandata non trova in casa il destinatario, lascia nella cassetta delle poste un foglio bianco con l’indicazione del giorno e dell’ora e un codice identificativo.

Si tratta dell’avviso di giacenza che spesso comunica la ricezione di una multa o di atti giudiziari inerenti una causa civile, penale o amministrativa (ad esempio problemi con il Fisco).

Considerando l’importanza di questo tipo di comunicazione, il postino non può lasciare la lettera nella buca delle lettere perché potrebbe deteriorarsi o essere rubata.

Invece deve comunicare al destinatario – tramite l’avviso – che può ritirare la raccomandata di persona e scoprirne il contenuto.  

Questo passaggio è fondamentale in quanto  l’avviso di giacenza ha valore legale e prova che l’Amministrazione ha diligentemente provveduto ad avvisare l’interessato. 

Come sapere in anticipo il contenuto

In passato era più facile capire cosa aspettarsi all’interno della raccomandata perché il colore del cartoncino variava in base al tipo di comunicazione. Ad esempio l’avviso di colore verde indicava gli atti giudiziari mentre il bianco diffide, richieste di pagamento e contestazioni di vario genere di tipo privato. 

Le cose sono cambiate: ora l’avviso di giacenza è sempre bianco, a prescindere dal tipo di comunicazione, ma vi è riportato un codice numerico che può svelare il suo contenuto:

  • 668, 786 e 787 per le multe;
  • 788 per atti giudiziari;
  • 613, 615 e 616 per cartelle di pagamento, ad esempio per mancato versamento di IMU e TARI;
  • 648 per notifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate.

In generale ogni volta che si leggono i numeri 75, 76, 77, 78 e 79  potrebbe trattarsi di multe per contravvenzioni stradali e atti giudiziari di citazione da parte del tribunale. 

I codici di cui abbiamo parlato, però, si riferiscono unicamente alle raccomandate a/r gestite da Poste italiane che ad oggi non hanno più l’esclusiva sul servizio. 

Infatti dal 2017, precisamente dall’approvazione del decreto Concorrenza, la notificazione di multe, atti giudiziari e altre comunicazioni importanti può essere affidata anche a servizi di spedizione e corrieri privati

In questi casi, purtroppo, non è possibile conoscere in anticipo il contenuto dell’avviso di giacenza. Bisognerà scoprirlo di persona al momento dell’apertura della raccomandata. 

Chi può ritirare l’avviso di giacenza

Dopo la segnalazione da parte del postino, il destinatario deve recarsi presso l’ufficio postale indicato a ritirare la raccomandata. Deve avere con sé lo scontrino rilasciato nella buca delle lettere e un documento d’identità valido per effettuare il riconoscimento.

Il ritiro può essere delegato a una persona fidata, un familiare o un amico, purché munito di delega scritta in cui scrivere:

  • dati anagrafici di delegante e delegato;
  • firma autografa del delegante.

C’è poi da aggiungere la copia fronte retro del documento d’identità di colui che è stato delegato al ritiro.  

Che succede in caso di mancato ritiro

Dopo la ricezione dell’avviso di giacenza, il destinatario può scegliere se ritirare la raccomandata oppure no. Tuttavia non farlo potrebbe rivelarsi poco saggio.

La lettera o il plico restano in giacenza per un mese, poi vengono etichettati come “compiuta giacenza” e restituiti al mittente. 

Tuttavia, anche in caso di mancato ritiro, la raccomandata si considera sempre come ricevuta e quindi può produrre i suoi effetti legali. Questo è molto rilevante se si tratta di multe e, soprattutto, di atti giudiziari (ex busta verde) perché la Giustizia continuerà ugualmente il suo corso.

Significa che non si può far finta di non aver ricevuto la comunicazione! 

LEGGI ANCHE: Tassazione atti giudiziari: come si paga e chi paga?

Il postino non lascia l’avviso: come dimostrarlo

Può accadere che il postino incaricato della consegna dimentichi od ometta di rilasciare lo scontrino con l’avviso di giacenza. Di conseguenza il destinatario non verrà mai a conoscenza della raccomandata ricevuta e quindi si vedrà ricevere una sanzione salatissima o comunicazioni giudiziarie.

Per tutelarsi e per dimostrare che il postino non ha fatto il suo dovere è necessario rivolgersi ad un avvocato e instaurare un processo civile davanti al tribunale ordinario.

La procedura da seguire viene identificata sotto il nome di “querela di falso” ma non ha nulla a che fare con la querela in ambito penale.

Attraverso questo procedimento l’avvocato deve dimostrare che l’atto pubblico in questione non vale come “piena prova” in giudizio e non fa fede perché il legittimo destinatario non ne era a conoscenza.

Isabella Policarpio
Isabella Policarpio
Copywriting Specialist, classe 1992. Appassionata di linguaggio Seo, scrivo contenuti per il web con focus su attualità, lavoro e diritti. Mi sono laureata in Giurisprudenza all'Università di Teramo e in seguito ho approfondito il Management d'impresa presso La Sapienza a Roma e il Business immigration law durante un periodo di pratica legale all’estero. Nel 2018 ho deciso di dedicarmi a 360° al mondo dell'informazione online. Ho conseguito un master che mi ha insegnato il linguaggio SEO e mi sono specializzata nel “tradurre” i contenuti legali in un linguaggio semplice e diretto. Dicono di me che sono instancabile e curiosa mentre io mi definisco sensibile e battagliera.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
783FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate