Il condominio è un edificio che necessita spesso di interventi di manutenzione indispensabili al fine di preservare la funzionalità delle aree comuni. Affinché ciò sia possibile occorre affidarsi a personale esterno che, sotto retribuzione, esegua lavori di miglioramento della struttura. Ma a chi compete la scelta dei fornitori in condominio? Lo vedremo a breve.
Ecco chi sceglie i fornitori nel condominio
Molti pensano che la scelta dei fornitori in condominio spetti esclusivamente all’assemblea condominiale. In realtà non è così infatti bisogna rammentare che, secondo il Codice civile alcune scelte spettano:
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all’assemblea le decisioni riguardanti i lavori di manutenzione straordinaria e di innovazione;
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all’amministratore invece si riconosce il potere decisionale su tutti gli atti conservativi concernenti le parti comuni della struttura abitativa, oltre agli interventi che rientrano nella manutenzione straordinaria di tipo urgente.
La sentenza del tribunale di Milano
Cosa ha stabilito il Tribunale di Milano con la sentenza numero 2198 del 2020?La causa riguardava il contratto di appalto stipulato per la pulizia dello stabile e altri tipi di servizi a esso connesso come ad esempio la disinfestazione. In tal caso a chi spetta la scelta dei fornitori in condominio? Ecco cosa è stato stabilito.
Il giudice ha dichiarato che l’amministratore condominiale può stipulare da solo i contratti che riguardano la manutenzione ordinaria delle aree comuni. In oltre la sentenza stabilisce che l’amministratore può agire senza previa delibera né successiva approvazione da parte dell’assemblea.
Con questa sentenza il giudice ha voluto evitare l’insorgere di un blocco della gestione del condominio. Si ritiene controproducente appellarsi costantemente alla votazione dei condomini, il rischio sarebbe quello di restare scoperti dai servizi essenziali. Nel caso in cui l’assemblea desideri avere l’ultima parola sulla scelta dei fornitori, è necessario inserire una clausola nel regolamento che limiti il potere decisionale dell’amministratore.
Quale comportamento adottare per la scelta dei fornitori
Partiamo dal presupposto che la cosa migliore da fare è quello di informarsi su quando l’amministratore di condominio può autorizzare lavori urgenti e straordinari. In ogni caso, il modo migliore per evitare conflitti è quello di coinvolgere l’assemblea nella scelta dei fornitori. In questo modo ognuno potrà esprimere la propria opinione e la decisione verrà messa ai voti. In effetti, si tratta di una strategia utile all’amministratore di condominio al fine di evitare:
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pretesti che possano indurre l’assemblea a procedere con la revoca per “eccesso di autonomia”;
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critiche al suo operato, infatti se il fornitore è stato scelto direttamente dall’assemblea, i condomini non potranno poi ribellarsi all’amministratore se la ditta non dovesse possedere le dovute competenze per lo svolgimento dei lavori assegnati.
In conclusione, la scelta dei fornitori per i lavori condominiali può rivelarsi un momento delicato in cui, per certi versi, può generare una serie di scontri tra l’amministratore e i condomini. Per questa ragione si consiglia di agire d’astuzia, ciò nonostante si ricordi che esistono casi in cui l’amministratore di condominio può obbligare ad eseguire i lavori di ristrutturazione.