Come si assegnano i parcheggi in condominio: limiti e regole da rispettare

I posti auto sono tra le principali cause di liti tra condomini. Ecco come si assegnano i parcheggi condominiali e i comportamenti da evitare.

Nei condomini “più fortunati” possono essere presenti delle aree destinate al parcheggio. Sì sa, i condomini sono avvezzi a litigare tra di loro per i motivi più disparati: musica ad alto volume, panni bagnati che gocciolano e anche per i posti auto.

Le liti per i parcheggi condominiali sono scaturite, spesso, dal non rispetto del posto assegnato, ma anche dal parcheggio selvaggio. Si pensi alle famiglie che dispongono più di un’automobile e occupano il posto o i posti assegnati ad altri condomini. Ma si pensi anche a chi lascia l’auto, anche momentaneamente, nel cortile condominiale.

Insomma, ci sono mille e più motivi che possono portare a discussioni. Come vengono assegnati i parcheggi in condominio? Facciamo chiarezza su questo aspetto non sempre pienamente compreso e spieghiamo anche quali sono i comportamenti che bisogna evitare, ricordando che anche il parcheggio condominiale è un bene comune e tutti i condomini hanno il diritto di utilizzarlo in egual misura.

Come vengono assegnati i parcheggi in condominio

I condomini che dispongono di un’area destinata al parcheggio devono fare i conti con possibili liti per i posti auto non rispettati, per parcheggi selvaggi e per cattiva condotta o comportamenti scorretti.

Quel che bisogna subito sottolineare è che le aree destinate al parcheggio degli autoveicoli sono di proprietà comune. Ciò vuol dire che tutti i condomini possono servirsi delle parti comuni purché non ne alterino la destinazione d’uso. Inoltre, non devono impedire agli altri condomini di farne pari utilizzo.
Parlando di parcheggi, non si può pensare che una famiglia in possesso di più di un’automobile possa occupare più di un posto auto, non permettendo agli altri condomini di farne altrettanto uso. Come abbiamo detto, il parcheggio condominiale fa parte delle parti comuni e tutti i condomini hanno il diritto di utilizzarlo in egual misura.

Dobbiamo parlare, quindi, di come vengono assegnati i posti auto. Iniziamo sottolineando che non c’è nessuna obbligatorietà ad assegnare i posti auto condominiali: nulla toglie infatti di utilizzare il cortile seguendo il principio de “il primo che arriva”. Tuttavia, in casi come questo basta l’opposizione anche di un solo condomino per obbligare l’assemblea a deliberare per l’assegnazione del parcheggio utilizzando criteri e regole da seguire. Ricordiamo sempre che l’area destinata al parcheggio delle automobili è parte comune e nessun condomino può rimanere senza spazio per parcheggiare il proprio mezzo.

I posti auto possono essere assegnati dal costruttore dello stabile, tramite l’inserimento del numero assegnato nell’atto notarile oppure dall’assemblea condominiale. Ci sono due criteri che si possono utilizzare per assegnare i posti auto: fissa o per turnazione.

Nel primo caso, si tratta di un criterio che, nella maggior parte dei casi, viene adottato dal costruttore dell’immobile e inserito nell’atto notarile. Spesso e volentieri, però, si utilizza anche dall’assemblea di condominio, tramite il sorteggio dei posti auto o alla decisione condivisa tra i condomini, sulla base delle esigenze di tutti. Il criterio della turnazione, invece, viene regolato dall’assemblea di condominio, attraverso l’assegnazione dei posti auto disponibili a rotazione, in modo tale che tutti i condomini possono usufruire di tutti gli spazi in egual misura. Questo criterio è molto utilizzato nei condomini che non dispongono di uno spazio sufficiente ad accogliere le auto di tutti i condomini (attenzione, si parla sempre di un’automobile a famiglia).

Parcheggio condominiale, come vietare l’utilizzo agli estranei e i comportamenti da evitare

L’assemblea di condominio può deliberare il divieto di parcheggio nell’area condominiale agli estranei. Per la delibera, è necessario il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti, rappresentanti di almeno la metà dei millesimi. Al contrario, per permettere l’utilizzo del parcheggio anche ai condomini di un altro condominio, è necessario il voto unanime, in quanto, in questo secondo caso, si tratta di sottrarre l’uso del bene comune agli aventi diritto.

Se per l’assegnazione dei posti auto e per la definizione di regole e divieti è tutto chiaro, passiamo ad analizzare una questione ancora più spinosa: le norme comportamentali.

Il parcheggio selvaggio, il mancato rispetto del posto auto assegnato o, in altri casi, della turnazione, il parcheggio di più di un’automobile a famiglia nel cortile sono la causa dei maggiori litigi tra i condomini. Ci sono alcune regole che devono essere rispettate e limiti che non si devono superare. In alcune circostanze, vengono perpetrati veri e propri abusi ai danni degli altri condomini.

Possiamo fare l’esempio più classico e ricorrente: un condomino proprietario di più di un’automobile parcheggiata nel cortile. In questo caso, lasciare all’interno del cortile condominiale più di un’automobile non consente agli altri condomini di fare altrettanto utilizzo della parte comune, andando a costituire un vero e proprio abuso.

Si pensi anche ad un’automobile parcheggiata all’infuori della linea di delimitazione del posto auto. In questo caso, ci troviamo di fronte ad un comportamento che rende difficoltose le manovre di parcheggio o di uscita delle altre automobili e in alcuni casi finanche la circolazione.

Leggi anche: Posto auto in condominio, quali regole bisogna rispettare? Ecco i comportamenti da evitare

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
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