Chi vive in condominio sa molto bene che ci sono alcune spese comuni a tutti i condomini. Nella ripartizione ci sono anche quelle relative alle utenze come luce e acqua.
Parlando di acqua, tra un periodo e un altro, in base, ovviamente, al consumo la bolletta può risultare più alta o più bassa. Se cambia di poco è tutto nella norma. Tuttavia, quando si verifica un consumo eccessivo o anomalo rispetto ai mesi precedenti, allora è bene preoccuparsi.
Le cause, naturalmente, possono essere molte: da una rottura del tubo fino, ad un guasto del contatore, ad una lettura errata o all’ipotesi di un consumo illegittimo da parte di terzi. Ovviamente, soprattutto in quest’ultima ipotesi, potrebbe capitare – a ragione – di non voler pagare l’eccesso. Ma il rifiuto di pagare bollette eccessive può capitare anche in altri casi.
Come bisogna comportarsi allora? In questo caso qual è il compito dell’amministratore di condominio? Analizziamo la questione.
Bolletta dell’acqua eccessiva: cosa fare in caso di consumi anomali in condominio
Vivendo in condominio, ci sono alcune spese da affrontare insieme agli altri coinquilini dello stabile. Si tratta di quelle spese comuni a tutti come quelle di gestione e manutenzione ordinaria, per la cura del giardino e anche quelle relative alle utenze di acqua e luce condominiali.
A seconda dell’uso e del consumo, il valore della bolletta può essere diverso da un mese all’altro. Quando si tratta di modiche differenze, nessuno presta particolare attenzione. Quando capita, però, di trovarsi di fronte ad una bolletta eccessiva, allora sorgono dubbi e anche contestazioni.
Cosa bisogna fare in questi casi? Le cause potrebbero essere molte: si pensi ad una rottura improvvisa, per esempio. La perdita d’acqua potrebbe far lievitare l’importo e, quindi, trovare anomalie sulla fattura.
Innanzitutto, in questo caso, l’amministratore di condominio è tenuto a far verificare l’impianto e il contatore. Di norma, andrebbero fatti controlli periodici al fine di verificare le corrette condizioni del contatore e anche degli impianti, così che se si presentano anomalie si ha la facoltà di interviene tempestivamente.
Se, invece, non sono state effettuate le rilevazioni necessarie per stabilire che l’anomalia nel consumo eccessivo di acqua è dovuto ad una perdita della rete idrica condominiale, la bolletta deve essere comunque pagata, in quanto la responsabilità non può essere attribuita alla società che gestisce l’erogazione del servizio.
Le cause dell’aumento anomalo dell’importo in bolletta possono essere anche altre. Pertanto, in queste circostanze, bisogna sempre effettuare tutte le verifiche necessarie.
Per esempio, può capitare che un condomino faccia un uso spropositato personale della fonte idrica. Ci anche casi, in cui può essere avvenuto un semplice errore nella lettura del contatore. Per risolvere il problema, è necessario scattare una foto del contatore e comunicare all’ente gestore del servizio la lettura esatta.
Un’altra causa che può determinare la non esatta lettura del consumo effettivo può essere un mal funzionamento del contatore. La verifica da fare è volta ad accertare che l’anomalia dipenda o meno da un difetto del contatore. In quest’ultimo caso, il fornitore deve effettuare i controlli e provare che tutto funzioni. D’altro canto, il condominio deve provare che abbia attuato tutte le misure necessarie affinché non sia stato alterato il suo funzionamento. I contatori, infatti, devono essere ben protetti e custoditi.
Contatore acqua condominiale: chi deve leggerlo e qual è il ruolo dell’amministratore
Abbiamo a lungo parlato di contatori d’acqua. Ma qual è il ruolo dell’amministratore di condominio? Come sempre, dobbiamo rifarci al Codice Civile. L’articolo 1130 stabilisce che l’amministratore di condominio deve:
“Disciplinare l’uso delle cose comuni e la fruizione dei servizi nell’interesse comune, in modo che ne sia assicurato il miglior godimento a ciascuno dei condomini”.
E, inoltre, deve:
“Riscuotere i contributi ed erogare le spese occorrenti per la manutenzione ordinaria delle parti comuni dell’edificio e per l’esercizio dei servizi comuni”.
Il condominio è titolare del rapporto contrattuale con l’ente erogatore del servizio idrico. Pertanto, è compito dell’amministratore di condominio pagare gli importi e ripartire i costi tra i condomini. Oltre alla ripartizione delle spese, l’amministratore deve anche accertarsi che i contatori siano protetti e debitamente custoditi in luoghi sicuri e che nessun condomino ne faccia uso personale, all’infuori dei servizi necessari per la pulizia e la cura del giardino.
Generalmente, la lettura dei contatori di acqua e dell’energia elettrica viene effettuata direttamente dalla società erogatrice del servizio. Capita anche che la società erogatrice dia in appalto ad altri soggetti la lettura dei contatori. Ricordiamo, infine, che la lettura dei contatori idrici viene effettuata, generalmente, una volta all’anno. Pertanto, per effettuare il calcolo del consumo si prende in considerazione la lettura precedente.
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